Calcio
Barletta 1922: tra importanti novità di mercato e speranze di riavere il proprio stadio
La squadra si allena al Puttilli aspettando ulteriori rinforzi
Barletta - venerdì 13 agosto 2021
Continua la marcia di avvicinamento del Barletta 1922 al nuovo campionato di Eccellenza, e continua la campagna di rafforzamento in vista di quella che sarà la stagione del centenario. L'ultimo colpo di mercato dei biancorossi - quello più importante fino a questo momento – è il ritorno nella città della Disfida, dopo un anno trascorso fra Corato e Martina Franca, dell'attaccante Antonio Pignataro: bomber amatissimo dalla tifoseria barlettana, non solo per lo spettacolare goal in rovesciata contro l'Otranto realizzato due stagioni fa (e che sta facendo in questi giorni il giro dei social) , ma anche per la grinta e la determinazione messa in mostra in quella tormentata annata.
Pignataro andrà a sostituire l'argentino Nicolas Di Rito (destinazione Corato) ed affiancherà Vito Morra al centro dell'attacco biancorosso, per un reparto offensivo tutto grinta, potenza e sostanza. Termini che, al momento, paiono costituire il concetto base del nuovo Barletta di mister Farina che in questa finestra di mercato ha salutato anche il fantasista Alfredo Varsi che ha appena firmato per l'Angri (Eccellenza campana). La stessa conferma del giovane ma promettentissimo laterale difensivo Marangi pare essere volta a dare quante più certezze ad una rosa che, ripetiamo, nelle intenzioni della società dovrebbe essere improntata alla massima concretezza.
Nessun colpo di mercato a effetto quindi. Niente botti, ma tanta, tanta sostanza a differenza delle ultime campagne acquisti. Fatte le dovute e debite proporzioni, fu così anche nell'estate 1986, quando il Barletta di Franco Di Cosola si privò in un colpo solo di Romiti e Di Maria - cioè del capocannoniere e del miglior giocatore del campionato di Serie C/1 1985/86 – per ingaggiare i meno spettacolari e fantasiosi, ma certamente più esperti, cinici e concreti Salvatore Pesce e Nicola D'Ottavio. Naturalmente conosciamo benissimo quale fu lo splendido risultato di quella campagna acquisti e non possiamo fare altro che augurarci i medesimi risultati: ripetiamo, fatte le debite e dovute proporzioni.
Naturalmente non dimentichiamo la questione stadio, e a tal proposito hanno fatto particolarmente bene al cuore di tifosi e addetti ai lavori le immagini del Barletta che dopo sei anni è tornato ad allenarsi al Puttilli, oltre che quelle del sopralluogo del sindaco Cannito e dell'assessore Gennaro Calabrese all'impianto di Via Vittorio Veneto. È vero, gennaio (?) è ancora lontano, ma questi sono pur sempre segnali importanti, nella speranza che il countdown per il ritorno dei tifosi al Puttilli questa volta sia davvero partito.
Pignataro andrà a sostituire l'argentino Nicolas Di Rito (destinazione Corato) ed affiancherà Vito Morra al centro dell'attacco biancorosso, per un reparto offensivo tutto grinta, potenza e sostanza. Termini che, al momento, paiono costituire il concetto base del nuovo Barletta di mister Farina che in questa finestra di mercato ha salutato anche il fantasista Alfredo Varsi che ha appena firmato per l'Angri (Eccellenza campana). La stessa conferma del giovane ma promettentissimo laterale difensivo Marangi pare essere volta a dare quante più certezze ad una rosa che, ripetiamo, nelle intenzioni della società dovrebbe essere improntata alla massima concretezza.
Nessun colpo di mercato a effetto quindi. Niente botti, ma tanta, tanta sostanza a differenza delle ultime campagne acquisti. Fatte le dovute e debite proporzioni, fu così anche nell'estate 1986, quando il Barletta di Franco Di Cosola si privò in un colpo solo di Romiti e Di Maria - cioè del capocannoniere e del miglior giocatore del campionato di Serie C/1 1985/86 – per ingaggiare i meno spettacolari e fantasiosi, ma certamente più esperti, cinici e concreti Salvatore Pesce e Nicola D'Ottavio. Naturalmente conosciamo benissimo quale fu lo splendido risultato di quella campagna acquisti e non possiamo fare altro che augurarci i medesimi risultati: ripetiamo, fatte le debite e dovute proporzioni.
Naturalmente non dimentichiamo la questione stadio, e a tal proposito hanno fatto particolarmente bene al cuore di tifosi e addetti ai lavori le immagini del Barletta che dopo sei anni è tornato ad allenarsi al Puttilli, oltre che quelle del sopralluogo del sindaco Cannito e dell'assessore Gennaro Calabrese all'impianto di Via Vittorio Veneto. È vero, gennaio (?) è ancora lontano, ma questi sono pur sempre segnali importanti, nella speranza che il countdown per il ritorno dei tifosi al Puttilli questa volta sia davvero partito.