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Calcio
Barletta 1922, si riparte
Il presidente Pollidori: «Daremo tutto per costruire un grande progetto»
Barletta - mercoledì 2 dicembre 2015
19.22
È la serata della ripartenza, è la serata della presentazione del nuovo corso del Barletta 1922. In un "Ipanema club" gremito per l'occasione la nuova società biancorossa si è presentata alla tifoseria illustrando il nuovo progetto nei dettagli.
Il direttore sportivo Gianluca Frascati ha introdotto la serata ringraziando la dirigenza uscente e le istituzioni per la presenza rimarcando l'importanza di un giorno che sicuramente può rappresentare tanto per questa squadra e per questa città. Subito dopo Frascati la parola è passata al nuovo presidente, l'immobiliarista Giuseppe Pollidori: «Da sempre- ha esordito- Pollidori seguo le vicende del Barletta calcio, vicende che ho a cuore anche per via della carriera di mio figlio. Da sempre sono vicino al mondo del calcio, ho contribuito a metter su una piccola società come il Real Bat e ho partecipato al gruppo storico del presidente Checco Sfrecola. Appena ho sentito che c'era bisogno di un nuovo presidente, di una nuova società mi sono subito messo a disposizione e con gli amici De Nicolo e Cristallo oltre che con il supporto di molti amici e dei tifosi, ci siamo messi in moto. Ora, insieme al direttore e al mister mi prodigherò per rinforzare questo gruppo bellissimo, contestualmente ribadisco la mia volontà di apertura verso tutto il mondo imprenditoriale sull'esempio di progetti come quello del Gravina. Sono davvero molto emozionato e darò tutto. Mi rendo conto che avvicinarsi al Barletta ora è un atto di cuore, perchè senza stadio è difficile lavorare ed allora mi rivolto all'assessore e all'amministrazione chiedendogli di restituirci il nostro stadio. Dobbiamo ritornare a Barletta a giocare, questo disagio deve finire». Nel corso della serata il presidente ha poi invitato l'imprenditoria ad avvicinarsi a questo progetto e ha ringraziato i tifosi, in particolare il Gruppo Erotico, per la straordinaria vicinanza.
Il secondo a prender la parole è stato il vice-presidente Giuseppe De Nicolo: «Non vi nascondo che quando mi hanno interpellato ero un po' titubante, ma sono stato convinto dalla forza di questo gruppo, di questi tifosi e di questa squadra. Inoltre, vedo anche un'amministrazione comunale molto motivata ed allora, mi sono detto perchè non mettermi a disposizione di un sodalizio storico come quello del Barletta? Io sono stato presidente del Molfetta, conosco il mondo del calcio e metto a disposizione le mie conoscenze».
Successivamente è la volta di Antonio Divincenzo: «Voglio innanzitutto doverosamente ringraziare il Barletta club "I biancorossi" per aver costruito quello che definisco un bellissimo giocattolo e poi voglio ringraziare il mister che ben si è calato nei panni del condottiero pur non essendo barlettano. Un forte grazie va anche al presidente di Assoimprese Ruggiero Cristallo, per l'impegno profuso. Ora però voglio venire alle note dolenti. Come sappiamo questa amministrazione ha fatto partire i lavori allo stadio ma come sappiamo ci sono problemi di stabilità, una questione normativa che cambia spesso e che ora ci sta rendendo la vita difficile. Stiamo ora studiando la possibilità di avere un'agibilità parziale, risolvendo contestualmente il problema dello spostamento del corpo spogliatoi. Ora, per ottenere l'agibilità parziale ci vogliono degli investimenti così come per il "Manzi-Chiapulin". Ora, è bene che si sappia che non ottenere l'agibilità parziale significherebbe riavere il "Puttilli" tra 2-3 anni ed andare a Canosa per tutto questo tempo sarebbe un danno incalcolabile. Investendo quindi i 250mila euro del "Manzi-Chiapulin" andremmo a risparmiare in termini economici e di disagio. In ogni caso proveremo con tutte le nostre forze a tornare a Barletta il prima possibile».
Dello stadio ha parlato anche il delegato CONI BAT Isidoro Alvisi il quale ha rimarcato come il progetto iniziale dello stadio "Puttili" stia andando avanti e come con buon senso si possa superare il problema dell'inagibilità. Allo stesso tempo in attesa di risolvere questi problemi l'auspicio di Alvisi che ha lodato l'opera dell'azionariato popolare è che la nuova società possa imbastire un business plan che punti sul settore giovanile e su una crescita che ci riporti in Lega Pro in 2-3 anni.
Ruggiero Cristallo, presidente di Assinpro ha invece spiegato come pur non comprendendo di calcio abbia sempre lavorato come consulente di presidenti come Matarrese o Dicosola facendo così una grande esperienza. Esperienza che, ha spiegato Cristallo: «Mi ha portato a comprendere come la maggior parte dei presidenti si faccia trascinare dall'idea che salendo di categoria si possano avere grossi introiti in realtà per fare strada serve un progetto serve avere un'idea chiara, serve avere lungimiranza, serve che il Barletta calcio diventi un valore ed uno stile di vita. Investire 30mila euro in un progetto senza lungimiranza non serve davvero a nulla. Dobbiamo capire che ormai l'associazione sportiva è un'azienda e come tale va trattata per avvicinare il mondo imprenditoriale come avviene in altre realtà».
Dopo Cristallo, la parola è passata ad Alessandro Ferrigni, che con grande emozione ha rimesso il suo ruolo di "reggente" come era comunemente stato ribattezzato dal mondo biancorosso, ringraziando il Gruppo Erotico, il Barletta club "I Biancorossi" e tutti coloro che amano il Barletta e poi a Sabino Falco che con altrettanta emozione ha salutato la platea auspicando la crescita del nuovo progetto. In chiusura, ha portato i suoi saluti anche mister Pizzulli, sottolineando come la squadra darà sempre il massimo per regalare alla città quel che si merita, cosa che ha sempre fatto in questi mesi e che ora farà con al fianco un gruppo di imprenditori che ha voluto prendere l'onore e l'onere di questo incarico.
Il direttore sportivo Gianluca Frascati ha introdotto la serata ringraziando la dirigenza uscente e le istituzioni per la presenza rimarcando l'importanza di un giorno che sicuramente può rappresentare tanto per questa squadra e per questa città. Subito dopo Frascati la parola è passata al nuovo presidente, l'immobiliarista Giuseppe Pollidori: «Da sempre- ha esordito- Pollidori seguo le vicende del Barletta calcio, vicende che ho a cuore anche per via della carriera di mio figlio. Da sempre sono vicino al mondo del calcio, ho contribuito a metter su una piccola società come il Real Bat e ho partecipato al gruppo storico del presidente Checco Sfrecola. Appena ho sentito che c'era bisogno di un nuovo presidente, di una nuova società mi sono subito messo a disposizione e con gli amici De Nicolo e Cristallo oltre che con il supporto di molti amici e dei tifosi, ci siamo messi in moto. Ora, insieme al direttore e al mister mi prodigherò per rinforzare questo gruppo bellissimo, contestualmente ribadisco la mia volontà di apertura verso tutto il mondo imprenditoriale sull'esempio di progetti come quello del Gravina. Sono davvero molto emozionato e darò tutto. Mi rendo conto che avvicinarsi al Barletta ora è un atto di cuore, perchè senza stadio è difficile lavorare ed allora mi rivolto all'assessore e all'amministrazione chiedendogli di restituirci il nostro stadio. Dobbiamo ritornare a Barletta a giocare, questo disagio deve finire». Nel corso della serata il presidente ha poi invitato l'imprenditoria ad avvicinarsi a questo progetto e ha ringraziato i tifosi, in particolare il Gruppo Erotico, per la straordinaria vicinanza.
Il secondo a prender la parole è stato il vice-presidente Giuseppe De Nicolo: «Non vi nascondo che quando mi hanno interpellato ero un po' titubante, ma sono stato convinto dalla forza di questo gruppo, di questi tifosi e di questa squadra. Inoltre, vedo anche un'amministrazione comunale molto motivata ed allora, mi sono detto perchè non mettermi a disposizione di un sodalizio storico come quello del Barletta? Io sono stato presidente del Molfetta, conosco il mondo del calcio e metto a disposizione le mie conoscenze».
Successivamente è la volta di Antonio Divincenzo: «Voglio innanzitutto doverosamente ringraziare il Barletta club "I biancorossi" per aver costruito quello che definisco un bellissimo giocattolo e poi voglio ringraziare il mister che ben si è calato nei panni del condottiero pur non essendo barlettano. Un forte grazie va anche al presidente di Assoimprese Ruggiero Cristallo, per l'impegno profuso. Ora però voglio venire alle note dolenti. Come sappiamo questa amministrazione ha fatto partire i lavori allo stadio ma come sappiamo ci sono problemi di stabilità, una questione normativa che cambia spesso e che ora ci sta rendendo la vita difficile. Stiamo ora studiando la possibilità di avere un'agibilità parziale, risolvendo contestualmente il problema dello spostamento del corpo spogliatoi. Ora, per ottenere l'agibilità parziale ci vogliono degli investimenti così come per il "Manzi-Chiapulin". Ora, è bene che si sappia che non ottenere l'agibilità parziale significherebbe riavere il "Puttilli" tra 2-3 anni ed andare a Canosa per tutto questo tempo sarebbe un danno incalcolabile. Investendo quindi i 250mila euro del "Manzi-Chiapulin" andremmo a risparmiare in termini economici e di disagio. In ogni caso proveremo con tutte le nostre forze a tornare a Barletta il prima possibile».
Dello stadio ha parlato anche il delegato CONI BAT Isidoro Alvisi il quale ha rimarcato come il progetto iniziale dello stadio "Puttili" stia andando avanti e come con buon senso si possa superare il problema dell'inagibilità. Allo stesso tempo in attesa di risolvere questi problemi l'auspicio di Alvisi che ha lodato l'opera dell'azionariato popolare è che la nuova società possa imbastire un business plan che punti sul settore giovanile e su una crescita che ci riporti in Lega Pro in 2-3 anni.
Ruggiero Cristallo, presidente di Assinpro ha invece spiegato come pur non comprendendo di calcio abbia sempre lavorato come consulente di presidenti come Matarrese o Dicosola facendo così una grande esperienza. Esperienza che, ha spiegato Cristallo: «Mi ha portato a comprendere come la maggior parte dei presidenti si faccia trascinare dall'idea che salendo di categoria si possano avere grossi introiti in realtà per fare strada serve un progetto serve avere un'idea chiara, serve avere lungimiranza, serve che il Barletta calcio diventi un valore ed uno stile di vita. Investire 30mila euro in un progetto senza lungimiranza non serve davvero a nulla. Dobbiamo capire che ormai l'associazione sportiva è un'azienda e come tale va trattata per avvicinare il mondo imprenditoriale come avviene in altre realtà».
Dopo Cristallo, la parola è passata ad Alessandro Ferrigni, che con grande emozione ha rimesso il suo ruolo di "reggente" come era comunemente stato ribattezzato dal mondo biancorosso, ringraziando il Gruppo Erotico, il Barletta club "I Biancorossi" e tutti coloro che amano il Barletta e poi a Sabino Falco che con altrettanta emozione ha salutato la platea auspicando la crescita del nuovo progetto. In chiusura, ha portato i suoi saluti anche mister Pizzulli, sottolineando come la squadra darà sempre il massimo per regalare alla città quel che si merita, cosa che ha sempre fatto in questi mesi e che ora farà con al fianco un gruppo di imprenditori che ha voluto prendere l'onore e l'onere di questo incarico.

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