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Atletica leggera, tante soddisfazioni da giornata-2 dei Campionati italiani Juniores e Promesse
La barlettana Veronica Inglese campionessa italiana nei 5000 metri "Promesse"
Barletta - domenica 17 giugno 2012
13.57
Giornata nel segno dello sprint, quella vissuta ieri ai Campionati Nazionale juniores e promesse di atletica leggera in quel di Misano Adriatico. Sulle barriere il vento concede una tregua per il minimo dei Mondiali juniores di Maria Paniz (14"12/+0.4) e per il nuovo personale della "promessa" bergamasca Hassane Fofana 13"91 (+1.9), mentre Alessandra Feudatari sfiora il PB con 13"77 (+1.2). Con limiti oltre il consentito (+3.0) scendono sotto il muro dei 14" altre due promesse: l'italo-americano Claudio Delli Carpini (13"97) e Samuele De Varti (13"98). Attesa per il confronto decisivo in campo juniores tra Lorenzo Vergani (13"94/+2.1) e il primatista italiano Lorenzo Perini (14"05/+2.4). Nel pomeriggio di Misano danno spettacolo anche i ragazzi d'oro della staffetta di Tallinn: gran duello che esalta non solo Michele Tricca e Marco Lorenzi (46"77 e 46"95), ma riporta ai vertici anche Davide Re (personale a 46"96) e conferma Vito Incantalupo (47"26) nella prospettiva di un quartetto azzurro in grado di fare grandi cose in chiave mondiale. Nei concorsi le cose migliori arrivano dal triplo, la promessa Andrea Chiari salta 16.83 (+2.0) – misura superiore all'entry standard per gli Europei di Helsinki (aveva anche 16.85 indoor), mentre tra le juniores Dariya Derkach (ucraina in attesa della cittadinanza) si migliora nel vento a 13.64 (+2.7) con la salentina Francesca Lancianoa 13.20 (+2.0, 6^ junior di sempre). Vivace l'alto promesse con Chiara Vitobello ed ElenaVallortigara oltre quota 1.86. Sugli ostacoli si migliora l'italo-ivoriano Hassane Fofana (13"91), bel duello nella finale juniores tra Perini e Vergani (13"85 a 13"94): in campo femminile bene Feudatari e Zuin tra le promesse (13"65 e 13"71) e le 18enni Paniz e Carmassi tra le juniores (13"84 e 13"99, pur ventosi). Andiamo a vedere come si sono comportati i barlettani impegnati ieri in gara, con Veronica Inglese che ha acquisito il titolo di Campionessa Italiana nei 5000 metri femminili, categoria "Promesse".
JUNIORES MASCHILI
400m (finale) – E' una delle finali più attese e la ragione c'è: tutta la tribuna del "Comunale" assiste con il fiato sospeso al duello tra Michele Tricca e Marco Lorenzi, che partono rispettivamente in terza e quarta corsia. Il trentino prova a sorprendere l'amico-rivale e parte più deciso con la sua maggior frequenza, alla quale il segusino risponde con l'elegante ampiezza della falcata: 22"7 e 34"3 i passaggi di Lorenzi, in un anello che nasconde insidie nella distribuzione dello sforzo a causa del vento contrario sul rettilineo opposto e parzialmente in curva: poi, ai 350, Tricca cambia marcia e passa con decisione all'attacco. Considerate le condizioni ambientali, il "crono" è di grande nobiltà: 46"77 e 46"95, ma l'unico personale lo segna l'imperiese Davide Re con un grandissimo ritorno alla ribalta nazionale dopo un periodo d'incertezza (46"96, 7^ prestazione juniores di sempre per il portacolori della Maurina). Il quartetto azzurro per i Mondiali è completato, come previsto, dal barlettano Vito Incantalupo (47"26);
PROMESSE MASCHILI
Triplo (finale) – Gara interessante, perché Andrea Chiari mantiene le promesse: con 16.83 (+2.0) stabilisce il suo personale all'aperto (ha pure un 16.85 indoor) e conferma il minimo europeo giù ottenuto in inverno. Poi, su consiglio del suo tecnico Paolo Camossi, il bergamasco della Riccardi rinuncia agli altri tentativi per salvaguardare il ginocchio sempre un po' in pericolo. Ma gli altri interpreti della prova si dimostrano comunque ben disposti e si fa leggere con soddisfazione il 15.85 del barlettano Antonio Napoletano, che ricordiamo azzurro in un'edizione dei Mondiali allievi. Secondo posto per lui;
Marcia 10km (finale) – Nonostante la presenza di Filippo Girardi, il livornese già azzurro nella passata stagione agli Eurojuniores di Tallinn, la prova promesse soffre per la mancanza di altri protagonisti come Riccardo Macchia (atteso al via del Challenge Iaaf di Sesto San Giovanni sulla 20km) o di Vito Di Bari, reduce dalla Coppa del Mondo di Saransk. Il vincitore della categoria, appunto Girardi, resta vittima del ritmo imposto dallo scatenato Francesco Fortunato nella contemporanea prova juniores e finisce doppiato, sorte comune a tutti i partecipanti al via. Scatenerà polemiche la squalifica, per motivi tecnici ancora da chiarire, del barlettano Giuseppe Marchiselli, la cui gara stava procedendo con ottimi risultati;
PROMESSE FEMMINILI
Peso (finale) – Il motivo d'interesse, oltre all'ennesima maglia tricolore indossata da FrancescaStevanato (14.49 il miglior lancio dell'allieva di Claudio Solone), è ovviamente la presenza di Chiara Rosa: la primatista italiana si conferma al di là dei 18 metri, come in tutte le uscite più recenti, grazie al 18.02 ottenuto nell'ultimo turno.Quarto posto per la barlettana Deborah Spadaro;
5000m (finale) – Sulla spinta di Veronica Inglese il gruppo dà fondo alle energie più riposte: ritmi discreti, grandi rimonte e contrattacchi portati con la forza della disperazione. Veramente brave queste ragazze: l'ex bronzo europeo juniores di Novi Sad chiude in 16'02"72, in scia Alessia Pistilli e poi un gran duello per il bronzo tra Sara Brogiato e Valeria Roffino. Si chiude con un primo posto storico per l'atleta barlettana, che conquista così il titolo di campionessa italiana;
(Twitter: @GuerraLuca88)
JUNIORES MASCHILI
400m (finale) – E' una delle finali più attese e la ragione c'è: tutta la tribuna del "Comunale" assiste con il fiato sospeso al duello tra Michele Tricca e Marco Lorenzi, che partono rispettivamente in terza e quarta corsia. Il trentino prova a sorprendere l'amico-rivale e parte più deciso con la sua maggior frequenza, alla quale il segusino risponde con l'elegante ampiezza della falcata: 22"7 e 34"3 i passaggi di Lorenzi, in un anello che nasconde insidie nella distribuzione dello sforzo a causa del vento contrario sul rettilineo opposto e parzialmente in curva: poi, ai 350, Tricca cambia marcia e passa con decisione all'attacco. Considerate le condizioni ambientali, il "crono" è di grande nobiltà: 46"77 e 46"95, ma l'unico personale lo segna l'imperiese Davide Re con un grandissimo ritorno alla ribalta nazionale dopo un periodo d'incertezza (46"96, 7^ prestazione juniores di sempre per il portacolori della Maurina). Il quartetto azzurro per i Mondiali è completato, come previsto, dal barlettano Vito Incantalupo (47"26);
PROMESSE MASCHILI
Triplo (finale) – Gara interessante, perché Andrea Chiari mantiene le promesse: con 16.83 (+2.0) stabilisce il suo personale all'aperto (ha pure un 16.85 indoor) e conferma il minimo europeo giù ottenuto in inverno. Poi, su consiglio del suo tecnico Paolo Camossi, il bergamasco della Riccardi rinuncia agli altri tentativi per salvaguardare il ginocchio sempre un po' in pericolo. Ma gli altri interpreti della prova si dimostrano comunque ben disposti e si fa leggere con soddisfazione il 15.85 del barlettano Antonio Napoletano, che ricordiamo azzurro in un'edizione dei Mondiali allievi. Secondo posto per lui;
Marcia 10km (finale) – Nonostante la presenza di Filippo Girardi, il livornese già azzurro nella passata stagione agli Eurojuniores di Tallinn, la prova promesse soffre per la mancanza di altri protagonisti come Riccardo Macchia (atteso al via del Challenge Iaaf di Sesto San Giovanni sulla 20km) o di Vito Di Bari, reduce dalla Coppa del Mondo di Saransk. Il vincitore della categoria, appunto Girardi, resta vittima del ritmo imposto dallo scatenato Francesco Fortunato nella contemporanea prova juniores e finisce doppiato, sorte comune a tutti i partecipanti al via. Scatenerà polemiche la squalifica, per motivi tecnici ancora da chiarire, del barlettano Giuseppe Marchiselli, la cui gara stava procedendo con ottimi risultati;
PROMESSE FEMMINILI
Peso (finale) – Il motivo d'interesse, oltre all'ennesima maglia tricolore indossata da FrancescaStevanato (14.49 il miglior lancio dell'allieva di Claudio Solone), è ovviamente la presenza di Chiara Rosa: la primatista italiana si conferma al di là dei 18 metri, come in tutte le uscite più recenti, grazie al 18.02 ottenuto nell'ultimo turno.Quarto posto per la barlettana Deborah Spadaro;
5000m (finale) – Sulla spinta di Veronica Inglese il gruppo dà fondo alle energie più riposte: ritmi discreti, grandi rimonte e contrattacchi portati con la forza della disperazione. Veramente brave queste ragazze: l'ex bronzo europeo juniores di Novi Sad chiude in 16'02"72, in scia Alessia Pistilli e poi un gran duello per il bronzo tra Sara Brogiato e Valeria Roffino. Si chiude con un primo posto storico per l'atleta barlettana, che conquista così il titolo di campionessa italiana;
(Twitter: @GuerraLuca88)