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Arcamone carica i Mad Bulls: «La preparazione è dura, ma ci alleniamo per dare il massimo»
Il defender numero 93 carica l’ambiente in vista dell’esordio di campionato
Barletta - sabato 8 febbraio 2014
2.12
Il battesimo di fuoco sta per arrivare. Dopo tanti mesi di sudore e fatica, i Mad Bulls stanno per tuffarsi nel secondo campionato consecutivo di football americano. I tori in questa pre-season hanno rimpinguato le fila con diversi nuovi arrivi, e si stanno preparando al meglio per l'esordio in campionato, previsto per sabato 22 febbraio al "Manzi-Chiapulin" davanti al pubblico amico. Non sarà certo una montagna facile da scalare, visto che gli uomini allenati da coach Grieco affronteranno i temibili Patriots di Bari, formazione candidata alla vittoria del girone che ha già battuto i tori in una recente amichevole. A caricare l'ambiente in vista del match contro i baresi e a spronare i suoi compagni ci pensa uno degli uomini più esperti, il defender numero 93 Antonio Arcamone:
Antonio, tu sei uno dei più "esperti" nonostante tu sia ancora giovane: come vedi questo gruppo che si sta formando?
«Il gruppo è sempre molto affiatato. A noi vecchi Green hawks e ai ragazzi che si sono uniti a noi l'anno scorso, si sono aggiunti ragazzi provenienti da Trani, Andria, Bisceglie e altre città limitrofe! Il gruppo è molto affiatato e siamo tutti determinati e volenterosi a dare tutto per questo splendido sport. Ogni allenamento lavoriamo come se fosse l'ultimo a disposizione».
Sei alla terza esperienza con il football americano: come sta reagendo la città di Barletta a questa nuova disciplina sportiva?
«Finalmente, l'anno scorso abbiamo visto che la cittadinanza si avvicinava sempre più a questo nostro sport: questo si evince dalla grandissima affluenza di pubblico a tutte le nostre partite casalinghe dell'anno scorso e dal grande numero di ragazzi di tutte le età che si sono aggregati a noi i questi ultimi due anni! Tutto questo è possibile grazie agli sforzi di tutta la dirigenza, che si fa in quattro ogni giorno per farci giocare. Fanno tutto questo per amore del football».
Che obiettivi vi siete prefissati per questa stagione?
«Come ogni anno non ci siamo posti degli obiettivi predefiniti: ci stiamo allenando per dare il massimo e per arrivare il più avanti possibile! Tutti gli insegnamenti che ogni coach ci trasmette, ci consentono di migliorare giorno dopo giorno e il nostro obiettivo come team è quello di ringraziarli portando a casa delle vittorie! Nel match amichevole del 22 dicembre, in cui abbiamo giocato con i Patriots Bari, abbiamo dato filo da torcere ai favoriti del nostro girone, anche se alla fine siamo usciti dal campo sconfitti. Vogliamo continuare a giocare come ci viene insegnato da tutti i coach»
Che effetto fa essere allenati da uno staff che può vantare l'esperienza di Spencer e di coach Grieco?
«Spencer Banks e coach Grieco sono due capisaldi per noi. Sono figure fondamentali e molte squadre ci invidiano due allenatori di questo calibro, così come tutti gli altri membri del coaching staff senza i quali il lavoro non sarebbe completo. Cercano di trasmetterci in tutti modi non solo la loro esperienza e qualità del gioco, ma anche e soprattutto la passione per questo sport».
Il primo impegno è alle porte, come vi state preparando?
«Ci stiamo preparando molto duramente, tra scrimmage, drills e allenamenti individuali. Il nostro programma prevede tre allenamenti a settimana, per arrivare nella miglior forma fisica possibile al primo incontro».
Parliamo anche di strutture: ancora una volta il Manzi sarà la vostra "arena": una sistemazione ideale per poter assistere alle partite e per poter giocare senza i problemi che solitamente riscontrate al Simeone.
«Noi andiamo al Manzi una volta a settimana per allenarci e sinceramente la differenza tra questo campo e il Simeone è sentita da tutti. Non solo cambia la qualità di gioco, ma soprattutto la sicurezza. Al Simeone siamo più soggetti ad infortuni a causa del terreno. Tra l'altro il Manzi può accogliere molto più pubblico, quindi anche questo è un vantaggio da non sottovalutare».
In chiusura di intervista, ti chiedo di rivolgere un appello al popolo del football che tra qualche giorno accorrerà al Manzi per assistere al vostro debutto.
«Saluto i lettori di Barlettalife e invito tutti, tifosi e non, a venire a vederci. Ogni partita non manca di entusiasmo ed emozioni».
Antonio, tu sei uno dei più "esperti" nonostante tu sia ancora giovane: come vedi questo gruppo che si sta formando?
«Il gruppo è sempre molto affiatato. A noi vecchi Green hawks e ai ragazzi che si sono uniti a noi l'anno scorso, si sono aggiunti ragazzi provenienti da Trani, Andria, Bisceglie e altre città limitrofe! Il gruppo è molto affiatato e siamo tutti determinati e volenterosi a dare tutto per questo splendido sport. Ogni allenamento lavoriamo come se fosse l'ultimo a disposizione».
Sei alla terza esperienza con il football americano: come sta reagendo la città di Barletta a questa nuova disciplina sportiva?
«Finalmente, l'anno scorso abbiamo visto che la cittadinanza si avvicinava sempre più a questo nostro sport: questo si evince dalla grandissima affluenza di pubblico a tutte le nostre partite casalinghe dell'anno scorso e dal grande numero di ragazzi di tutte le età che si sono aggregati a noi i questi ultimi due anni! Tutto questo è possibile grazie agli sforzi di tutta la dirigenza, che si fa in quattro ogni giorno per farci giocare. Fanno tutto questo per amore del football».
Che obiettivi vi siete prefissati per questa stagione?
«Come ogni anno non ci siamo posti degli obiettivi predefiniti: ci stiamo allenando per dare il massimo e per arrivare il più avanti possibile! Tutti gli insegnamenti che ogni coach ci trasmette, ci consentono di migliorare giorno dopo giorno e il nostro obiettivo come team è quello di ringraziarli portando a casa delle vittorie! Nel match amichevole del 22 dicembre, in cui abbiamo giocato con i Patriots Bari, abbiamo dato filo da torcere ai favoriti del nostro girone, anche se alla fine siamo usciti dal campo sconfitti. Vogliamo continuare a giocare come ci viene insegnato da tutti i coach»
Che effetto fa essere allenati da uno staff che può vantare l'esperienza di Spencer e di coach Grieco?
«Spencer Banks e coach Grieco sono due capisaldi per noi. Sono figure fondamentali e molte squadre ci invidiano due allenatori di questo calibro, così come tutti gli altri membri del coaching staff senza i quali il lavoro non sarebbe completo. Cercano di trasmetterci in tutti modi non solo la loro esperienza e qualità del gioco, ma anche e soprattutto la passione per questo sport».
Il primo impegno è alle porte, come vi state preparando?
«Ci stiamo preparando molto duramente, tra scrimmage, drills e allenamenti individuali. Il nostro programma prevede tre allenamenti a settimana, per arrivare nella miglior forma fisica possibile al primo incontro».
Parliamo anche di strutture: ancora una volta il Manzi sarà la vostra "arena": una sistemazione ideale per poter assistere alle partite e per poter giocare senza i problemi che solitamente riscontrate al Simeone.
«Noi andiamo al Manzi una volta a settimana per allenarci e sinceramente la differenza tra questo campo e il Simeone è sentita da tutti. Non solo cambia la qualità di gioco, ma soprattutto la sicurezza. Al Simeone siamo più soggetti ad infortuni a causa del terreno. Tra l'altro il Manzi può accogliere molto più pubblico, quindi anche questo è un vantaggio da non sottovalutare».
In chiusura di intervista, ti chiedo di rivolgere un appello al popolo del football che tra qualche giorno accorrerà al Manzi per assistere al vostro debutto.
«Saluto i lettori di Barlettalife e invito tutti, tifosi e non, a venire a vederci. Ogni partita non manca di entusiasmo ed emozioni».