Beach Soccer
Antonio Dazzaro: «Barletta Beach Soccer poco umile, qualificazione ancora alla portata»
Il presidente biancorosso commenta le prime uscite in campionato
Barletta - mercoledì 24 giugno 2015
2.39
Non è cominciata con il piede giusto l'avventura del Barletta Beach Soccer nel campionato di serie A. I biancorossi guidati in panchina da mister Antonio Dibenedetto non hanno raccolto punti nella tappa di San Benedetto, scivolando sul fondo della classifica dopo i primi tre turni. In questo inizio di stagione, il team barlettano non ha mai vinto, ma a dare la carica giusta ci pensa il presidente Antonio Dazzaro:
Presidente, tracciamo un primo bilancio dopo la prima tappa. La squadra c'è, ma il bottino conquistato a San Benedetto del Tronto è di 0 punti. Cosa è mancato?
«C'è da dire che sicuramente i ragazzi hanno sbagliato la prima partita. Forse l'approccio con il campionato o il fatto di aver sottovalutato la manifestazione, oppure la convinzione, sulla scorta della passata stagione, di essersi già qualificati senza giocare. Poi nelle altre due partite la squadra ha giocato decisamente meglio, perdendo contro due ottime squadre. C'è anche da dire che la tappa di San Benedetto del Tronto ci ha posto di fronte a tre squadre che nella passata stagione si erano qualificate ai playoff. Questo vuol dire che le speranze di fare bene nella seconda tappa ci sono tutte».
A farvi partire con il piede sbagliato è però stata anche qualche decisione arbitrale abbastanza discutibile
«Non ci vogliamo attaccare agli episodi. Gli arbitri hanno fatto la loro parte, ma noi abbiamo anche contribuito con l'inesperienza e una leggerezza nell'affrontare gli impegni a condizionare il risultato finale».
Come valuta l'apporto dei nuovi? Si è distinto Colella, che al suo esordio ha già segnato 3 gol…
«Colella viene già da diversi anni in cui ha disputato campionati importanti. Sapevamo che era un giocatore che si poteva adattare e su cui puntare. Ma in genere tutti i nuovi stanno crescendo. Digiorgio sta migliorando partita dopo partita, come anche Sguera, che ha preso confidenza con questo sport. Sicuramente questi ragazzi nella prossima tappa daranno un contributo maggiore».
Ora vi aspettano diversi giorni di allenamenti. In cosa bisogna migliorare in vista dei prossimi impegni?
«Devono innanzitutto essere più umili, perché questo aspetto li ha penalizzati molto. Non siamo partiti per vincere il campionato. Le aspettative attorno a questi calciatori sono tante, soprattutto dopo l'esperienza dello scorso anno. Però un ulteriore bagno d'umiltà ci servirà nella prossima tappa per raggiungere risultati positivi».
Alla luce dei risultati della prima tappa, la qualificazione resta un obiettivo alla portata del BBS?
«La qualificazione è sempre alla portata. Ai playoff accedono le prime quattro, e abbiamo potuto notare che, tranne le prime due squadre che sono a punteggio pieno, la terza e la quarta sono alla portata, l'ultimo posto utile per la qualificazione è a tre punti. Visto che dobbiamo affrontare quattro squadre di profilo inferiore a quelle già incontrate, ci possono essere buone chance. Ma la cosa importante è affrontare ogni partita con un approccio differente rispetto a quello della prima tappa».
Presidente, tracciamo un primo bilancio dopo la prima tappa. La squadra c'è, ma il bottino conquistato a San Benedetto del Tronto è di 0 punti. Cosa è mancato?
«C'è da dire che sicuramente i ragazzi hanno sbagliato la prima partita. Forse l'approccio con il campionato o il fatto di aver sottovalutato la manifestazione, oppure la convinzione, sulla scorta della passata stagione, di essersi già qualificati senza giocare. Poi nelle altre due partite la squadra ha giocato decisamente meglio, perdendo contro due ottime squadre. C'è anche da dire che la tappa di San Benedetto del Tronto ci ha posto di fronte a tre squadre che nella passata stagione si erano qualificate ai playoff. Questo vuol dire che le speranze di fare bene nella seconda tappa ci sono tutte».
A farvi partire con il piede sbagliato è però stata anche qualche decisione arbitrale abbastanza discutibile
«Non ci vogliamo attaccare agli episodi. Gli arbitri hanno fatto la loro parte, ma noi abbiamo anche contribuito con l'inesperienza e una leggerezza nell'affrontare gli impegni a condizionare il risultato finale».
Come valuta l'apporto dei nuovi? Si è distinto Colella, che al suo esordio ha già segnato 3 gol…
«Colella viene già da diversi anni in cui ha disputato campionati importanti. Sapevamo che era un giocatore che si poteva adattare e su cui puntare. Ma in genere tutti i nuovi stanno crescendo. Digiorgio sta migliorando partita dopo partita, come anche Sguera, che ha preso confidenza con questo sport. Sicuramente questi ragazzi nella prossima tappa daranno un contributo maggiore».
Ora vi aspettano diversi giorni di allenamenti. In cosa bisogna migliorare in vista dei prossimi impegni?
«Devono innanzitutto essere più umili, perché questo aspetto li ha penalizzati molto. Non siamo partiti per vincere il campionato. Le aspettative attorno a questi calciatori sono tante, soprattutto dopo l'esperienza dello scorso anno. Però un ulteriore bagno d'umiltà ci servirà nella prossima tappa per raggiungere risultati positivi».
Alla luce dei risultati della prima tappa, la qualificazione resta un obiettivo alla portata del BBS?
«La qualificazione è sempre alla portata. Ai playoff accedono le prime quattro, e abbiamo potuto notare che, tranne le prime due squadre che sono a punteggio pieno, la terza e la quarta sono alla portata, l'ultimo posto utile per la qualificazione è a tre punti. Visto che dobbiamo affrontare quattro squadre di profilo inferiore a quelle già incontrate, ci possono essere buone chance. Ma la cosa importante è affrontare ogni partita con un approccio differente rispetto a quello della prima tappa».