Sapori & Saperi
Favetta con sivoni
Un potere genuino che placa gli appetiti
domenica 16 marzo 2014
Quando a Barletta si parla di favetta con i sivoni, si pensa subito all'odore forte che inebria la casa e alla sostanzialità di questo cibo così gustoso e caratteristico. La favetta è il frutto tanto proibito dal filosofo Pitagora ai suoi discepoli, perché molto rassomiglianti agli organi genitali maschili. La coercizione pitagorica, evidentemente, a noi barlettani non scandalizza; al contrario, la favetta con i sivoni è ritenuto il piatto da re, il giusto compromesso tra potere saziante e potere benefico. Di seguito distinguiamo le preparazioni (molto semplici) dei due ingredienti.
Per la favetta:
Per i sivoni (verdura raccolta d'inverno nelle lande più pungenti) basta portare a ebollizione dell'acqua in una pentola, salarla e versare i sivoni lavati e ben puliti. Una volta che la favetta si è raffermata e i sivoni si son lessati, unirli in un piatto, mantenendo la giusta distanza. Quelli con una fame alla Pantagrüel usano la favetta e i sivoni come condimento della pasta (solitamente corta). Regolate il vostro appetito, riscaldate il vostro inverno.
Per la favetta:
- 400gr di favetta (fave secche acquistabili presso un fruttivendolo)
- Cipolla rossa
- Prezzemolo
- Sale
- 3 pomodori
Per i sivoni (verdura raccolta d'inverno nelle lande più pungenti) basta portare a ebollizione dell'acqua in una pentola, salarla e versare i sivoni lavati e ben puliti. Una volta che la favetta si è raffermata e i sivoni si son lessati, unirli in un piatto, mantenendo la giusta distanza. Quelli con una fame alla Pantagrüel usano la favetta e i sivoni come condimento della pasta (solitamente corta). Regolate il vostro appetito, riscaldate il vostro inverno.