Il Trovatore
Partitura 6
I Modi Diversi e i diversi modi di intendere la musica
martedì 14 settembre 2010
I Modi Diversi si sono formati nell'aprile del 2010. Un gruppo nuovo quindi, ma formato da musicisti di lungo corso. La loro peculiarità è quella di reinterpretare i classici della canzone italiana con nuovi arrangiamenti, consentendo anche al pubblico di scoprire canzoni meno note, ma non meno gloriose. Il loro repertorio spazia da Donatella Rettore a Lucio Dalla, da Giorgio Gaber a Vinicio Capossela.
Line up:
Paola Durante ( voce e chitarra )
Patrizia Adamo ( basso )
Cosimo Dipalma ( batteria )
Cosimo Matteucci ( chitarra )
Ho incontrato Paola Durante, e sono trascorsi momenti di domande e risposte:
Perché avete scelto il nome Modi Diversi?
Perché, quando abbiamo recuperato i brani storici della musica italiana, li abbiamo reinterpretati appunto in modo «diverso» dai loro arrangiamenti originari. Lo abbiamo fatto anche per avvicinare più generazioni di ascoltatori. Infatti utilizzando arrangiamenti reggae, soul, country, rock, bossa nova,abbiamo la possibilità di farci ascoltare da più persone.
Quali criteri utilizzate nella scelta dei brani e degli arrangiamenti?
Ognuno di noi propone un pezzo, e democraticamente si sceglie anche il nuovo arrangiamento.
Qualche canzone che avete reinterpretato in «modo diverso»?
Ad esempio «Futura» di Lucio Dalla, che parte con un mio vocalizzo, per svilupparsi è in stile bossa–nova, per poi proseguire con un assolo spagnoleggiante di Cosimo Matteucci. Poi c'è «la ballata del Cerutti» di Giorgio Gaber, completamente reinterpretata in stile country . Oppure «la stagione dell'amore» di Battiato, suonata in un tempo dispari in 5/4.
Il pubblico gradisce questo stravolgimento musicale?
Per il momento si, anche perché rendiamo le cover orecchiabili e ballabili.
Più importante di suonare è?
Per me, non c'è niente di più importante della musica. La musica è la mia vita e il mio lavoro. Per la musica ho abbandonato un'altra mia passione, la pallavolo.
Cosa non faresti per promuovere l' immagine del tuo gruppo?
Svendere la nostra personalità!
Un parere sulla scena musicale barlettana?
C'è poco spazio per le novità. All'inizio, abbiamo dovuto sgomitare per suonare a Barletta. In questa città, se i proprietari dei locali non ti conoscono, non ti fanno suonare.
Il vostro gruppo è per metà femminile, come mai?
È stato un caso aver trovato una donna al basso, come è anche un caso il fatto che io suoni la chitarra nel gruppo, pur essendo diplomata al conservatorio in chitarra. Ma nonostante ciò, non è facile suonare, cantare e leggere gli spartiti contemporaneamente.
Avete un fan club?
C'è un gruppo di amici che ci seguono e ci supportano durante i concerti, tra cui i miei genitori.
Progetti futuri?
Innanzitutto, vogliamo ampliare il repertorio, inoltre stiamo lavorando ad una demo con canzoni nostre. Poi, a ottobre suoneremo nel Salento, e probabilmente anche a Bari e Ostuni.
Line up:
Paola Durante ( voce e chitarra )
Patrizia Adamo ( basso )
Cosimo Dipalma ( batteria )
Cosimo Matteucci ( chitarra )
Ho incontrato Paola Durante, e sono trascorsi momenti di domande e risposte:
Perché avete scelto il nome Modi Diversi?
Perché, quando abbiamo recuperato i brani storici della musica italiana, li abbiamo reinterpretati appunto in modo «diverso» dai loro arrangiamenti originari. Lo abbiamo fatto anche per avvicinare più generazioni di ascoltatori. Infatti utilizzando arrangiamenti reggae, soul, country, rock, bossa nova,abbiamo la possibilità di farci ascoltare da più persone.
Quali criteri utilizzate nella scelta dei brani e degli arrangiamenti?
Ognuno di noi propone un pezzo, e democraticamente si sceglie anche il nuovo arrangiamento.
Qualche canzone che avete reinterpretato in «modo diverso»?
Ad esempio «Futura» di Lucio Dalla, che parte con un mio vocalizzo, per svilupparsi è in stile bossa–nova, per poi proseguire con un assolo spagnoleggiante di Cosimo Matteucci. Poi c'è «la ballata del Cerutti» di Giorgio Gaber, completamente reinterpretata in stile country . Oppure «la stagione dell'amore» di Battiato, suonata in un tempo dispari in 5/4.
Il pubblico gradisce questo stravolgimento musicale?
Per il momento si, anche perché rendiamo le cover orecchiabili e ballabili.
Più importante di suonare è?
Per me, non c'è niente di più importante della musica. La musica è la mia vita e il mio lavoro. Per la musica ho abbandonato un'altra mia passione, la pallavolo.
Cosa non faresti per promuovere l' immagine del tuo gruppo?
Svendere la nostra personalità!
Un parere sulla scena musicale barlettana?
C'è poco spazio per le novità. All'inizio, abbiamo dovuto sgomitare per suonare a Barletta. In questa città, se i proprietari dei locali non ti conoscono, non ti fanno suonare.
Il vostro gruppo è per metà femminile, come mai?
È stato un caso aver trovato una donna al basso, come è anche un caso il fatto che io suoni la chitarra nel gruppo, pur essendo diplomata al conservatorio in chitarra. Ma nonostante ciò, non è facile suonare, cantare e leggere gli spartiti contemporaneamente.
Avete un fan club?
C'è un gruppo di amici che ci seguono e ci supportano durante i concerti, tra cui i miei genitori.
Progetti futuri?
Innanzitutto, vogliamo ampliare il repertorio, inoltre stiamo lavorando ad una demo con canzoni nostre. Poi, a ottobre suoneremo nel Salento, e probabilmente anche a Bari e Ostuni.