Il Trovatore
Partitura 25
Satt’ Arèggae, la Giamaica incontra Eraclio
lunedì 14 gennaio 2013
19.39
Il progetto musicale Satt' Arèggae nasce a Barletta e, nel corso degli anni si sono avvicendati diversi musicisti sino alla formazione attuale. La forza del gruppo è l'unione tra i membri della band, e lo spirito di festa e allegria che si trasmette tanto negli spettacoli dal vivo che nelle interminabili ore passate in studio. Il gruppo suona reggae, rock steady; il repertorio connsiste sia brani riarrangiati (cover) sia stranieri che italiani, a cui si aggiungono brani inediti scritti dal maestro Enzo Russo.
Componenti:
Domenico - voce
Enzo - chitarra
Nicola - batteria
Callisto - chitarra
Massimo - basso
Alle domande hanno risposto Domenico e Nicola.
Cosa significa Satt' Arèggae?
Domenico: «Il nome deriva da satt' Arè (sotto Eraclio) e Satta Reggae, preghiera della religione rasta».
Cosa vi accomuna?
Nicola: «Ci accomuna la passione per la musica e per il ritmo "in levare", col quale interpretiamo i brani della tradizione giamaicana, rock-steady, ska e musica italiana, oltre ai brani inediti scritti da Vincenzo Russo. Siamo accomunati anche dalla voglia di trascorrere il tempo insieme, nella nostra sala prove, dove trascorriamo le nostre serate».
Di cosa parlano le vostre canzoni?
Domenico: «Libertà, voglia di vivere e stare bene con gli altri, assenza di pregiudizi».
Cosa vi piace della dimensione "live" e cosa non vi piace?
Nicola: «Ci piace il contatto col pubblico, l'atmosfera di festa, non ci piace trasportare la strumentazione, montare il palco è la parte più complicata».
Domenico: «Bisogna adattarsi, i locali hanno budget ridotti per la musica dal vivo».
Suonare con questi disagi tecnici può essere faticoso?
Nicola: «Si, perché suoniamo per passione, la stessa passione che ci spinge a montare e smontare apparecchiature e strumenti. Però, il contatto col pubblico, l'atmosfera di festa dopo il concerto, che noi chiamiamo "terzo tempo", sono gratificanti».
Quale pubblico vi piace vedere sotto il palco?
Domenico: «Pubblico che si diverta ad ascoltarci e che partecipi. Il pubblico è sempre bello, anche se ci ascolta soltanto, senza ballare».
Cosa NON fareste per promuover il vostro disco?
Nicola: «Non andremmo a Mediaset!!».
Perché??
Nicola: «Scherzavo! In realtà, faremmo di tutto per promuovere il disco!».
Dove volete arrivare coi Satt' Arèggae?
Domenico: «Non ci poniamo limiti. Fino a quando ci divertiremo, continueremo. Ognuno di noi ha una propria vita e impegni».
Vi sentite stimati a Barletta?
Nicola: «Credo di si, perlomeno ci divertiamo e facciamo divertire».
Domenico:« C'è gente che ci ferma per strada, chiedendoci le date dei concerti. Anche Caparezza ha apprezzato le nostre esibizioni».
Cosa c'è nel vostro futuro musicale?
Nicola: «Il nostro disco di inediti, grazie all'apporto del nuovo bassista Massimo, stiamo ricreando l'atmosfera di festa dello studio di prova».
Volete anticipare i titoli?
Domenico: «Tra i pezzi inediti, scritti da Vincenzo Russo, ci saranno "Fiore di terra", "Libero e selvaggio", "Apriti Sesamo", "Scarantè". Probabilmente, il disco si intitolerà "Apriti Sesamo"».
Componenti:
Domenico - voce
Enzo - chitarra
Nicola - batteria
Callisto - chitarra
Massimo - basso
Alle domande hanno risposto Domenico e Nicola.
Cosa significa Satt' Arèggae?
Domenico: «Il nome deriva da satt' Arè (sotto Eraclio) e Satta Reggae, preghiera della religione rasta».
Cosa vi accomuna?
Nicola: «Ci accomuna la passione per la musica e per il ritmo "in levare", col quale interpretiamo i brani della tradizione giamaicana, rock-steady, ska e musica italiana, oltre ai brani inediti scritti da Vincenzo Russo. Siamo accomunati anche dalla voglia di trascorrere il tempo insieme, nella nostra sala prove, dove trascorriamo le nostre serate».
Di cosa parlano le vostre canzoni?
Domenico: «Libertà, voglia di vivere e stare bene con gli altri, assenza di pregiudizi».
Cosa vi piace della dimensione "live" e cosa non vi piace?
Nicola: «Ci piace il contatto col pubblico, l'atmosfera di festa, non ci piace trasportare la strumentazione, montare il palco è la parte più complicata».
Domenico: «Bisogna adattarsi, i locali hanno budget ridotti per la musica dal vivo».
Suonare con questi disagi tecnici può essere faticoso?
Nicola: «Si, perché suoniamo per passione, la stessa passione che ci spinge a montare e smontare apparecchiature e strumenti. Però, il contatto col pubblico, l'atmosfera di festa dopo il concerto, che noi chiamiamo "terzo tempo", sono gratificanti».
Quale pubblico vi piace vedere sotto il palco?
Domenico: «Pubblico che si diverta ad ascoltarci e che partecipi. Il pubblico è sempre bello, anche se ci ascolta soltanto, senza ballare».
Cosa NON fareste per promuover il vostro disco?
Nicola: «Non andremmo a Mediaset!!».
Perché??
Nicola: «Scherzavo! In realtà, faremmo di tutto per promuovere il disco!».
Dove volete arrivare coi Satt' Arèggae?
Domenico: «Non ci poniamo limiti. Fino a quando ci divertiremo, continueremo. Ognuno di noi ha una propria vita e impegni».
Vi sentite stimati a Barletta?
Nicola: «Credo di si, perlomeno ci divertiamo e facciamo divertire».
Domenico:« C'è gente che ci ferma per strada, chiedendoci le date dei concerti. Anche Caparezza ha apprezzato le nostre esibizioni».
Cosa c'è nel vostro futuro musicale?
Nicola: «Il nostro disco di inediti, grazie all'apporto del nuovo bassista Massimo, stiamo ricreando l'atmosfera di festa dello studio di prova».
Volete anticipare i titoli?
Domenico: «Tra i pezzi inediti, scritti da Vincenzo Russo, ci saranno "Fiore di terra", "Libero e selvaggio", "Apriti Sesamo", "Scarantè". Probabilmente, il disco si intitolerà "Apriti Sesamo"».