Il Trovatore
Partitura 14
Broken Cords, le corde tese del rock
martedì 18 ottobre 2011
La voglia di espressione che pian piano cresce porta i Broken Cords a lavorare sin dal 2009 alla preparazione di un repertorio inedito in grado di essere presentato in numerosi concorsi nazionali ( fondamentali per riscontrare pareri ,critiche e soddisfazioni) .
Tra i concorsi vinti ricordiamo : il premio critica al "Diva festival" ( Napoli ) ; il primo premio al " Krimisa's got talent " (Cirò marina ) ; la fondamentale partecipazione, nonché vittoria , del "Muddy Contest " (Chiavari) ; la vittoria del RockAgainstContest (barletta) ; il primo premio al concorso "teatro e musica " ( Terlizzi )..in quest'ultimo i Broken Cords lavorano ad un progetto basato su : danza , cinema , recitazione e musica con la partecipazione e collaborazione di Nicolò Giangaspero (autore anche di diversi testi della band) .
La visibilità ottenuta dai concorsi e la voglia di investire sul proprio progetto , credendo fino in fondo alla possibilità di emersione, spinge la band fuori dai propri limiti e confini .
L'auto- promozione di un anno ricco di live e di soddisfazioni regala alla band la possibilità di registrare un doppio singolo e un video ufficiale, in collaborazione con la "friends of music" di Chiavari (GE) .
L'uscita di "Febbraio" segna una svolta nel percorso del gruppo dal punto di vista della risposta del pubblico : 16.500 visualizzazioni del videoclip, girato da Alessio Rupalti; 1600 solo nel giorno di uscita che porta la band al sesto posto dei canali youtube italia con la concorrenza sanremese.
Dopo dei mesi di intensa attività live, la band ha registrato il primo album ufficiale dal titolo "TU LO SAI?" negli studi Friends of music e ZeroDieciStudio di Roberto Vigo e ha girato i videoclip dei due primi singoli: "Noi e me" (in uscita il 15 ottobre) e "34km a nord" (in uscita il 25 novembre in concomitanza con la presentazione del disco al MEI)
I Broken Cords hanno suonato con : Alex Britti , Almamegretta , Ministri , Perturbazione , 24 Grana , Andy (Bluvertigo) , Zibba & Almalibre , The bastards sons of Dioniso , Amor Fou, Erica Mou .
LINE UP:
Giovanni Todisco
Michelangelo Volpe
Luca Tomasicchio
Fabio Gesmundo
Perché avete scelto il nome "Broken Cords"?
Il nome "broken cords" nasce con le nostre prime inesperienze musicali che ci portavano a rompere un numero incalcolabile di corde. In realtà abbiamo poi deciso di tenerlo perché l'idea di una corda che vibra e si tende fino a spezzarci si avvicina alla nostra idea di musica: cercare di portare all'estremo, alla massima forza espressiva un particolare, una sensazione fino a quando possa arrivare a spezzare qualcosa dentro di noi e in chi ci ascolta. Le corde però continuiamo a romperle…
Cosa vi ha spinto a scegliere la musica per esprimervi?
Per tutti è venuto naturale . Non potremmo farne a meno. Ci sono tante sensazioni che non puoi ritrovare e non puoi trasmettere senza il tuo strumento, senza i live. È come se imbracciando uno strumento o salendo su un palco ci si senta più liberi, legittimati e pronti a tirare fuori ciò che in altri momenti le nostre personalità ci portano a trattenere. È anche la sensazione di avere qualcosa da dire per trasmettere un pensiero, un modo di vivere, una sensazione che magari può aiutare a cambiare i punti di vista.
Ricordate ancora il vostro primo concerto? Quali furono le vostre sensazioni?
Sicuramente quando abbiamo iniziato c'era minore consapevolezza e più ingenuità nell'affrontare i live. A prevalere era la sensazione di fare esattamente quello che avremmo desiderato. Con il tempo è diventata un esigenza, una sfida, un esperienza più intima e più coinvolgente, abbiamo imparato a donare di più di noi stessi.
Qual è il filo conduttore che attraversa il vostro nuovo disco?
Il nuovo disco si intitola "TU LO SAI?" . E' un titolo emblematico per un album che non vuole dare risposte e neanche creare interrogativi , ma solo ripercorrere, attraverso i brani, la ricerca di sensazioni perdute che solo la curiosità e la voglia di porsi nuove domande possono far riaffiorare. Vuole solo indurre l'ascoltatore a non fermarsi a ciò che gli occhi guardano superficialmente ma cercare nuovi sensi e i colori più nascosti.
Il sound di questo album è diretto e deciso, più crudo e incisivo. È ispirato a sonorità più cupe e dal sapore internazionale. Tutto ciò non dimenticando la cura del particolare e di testi ricercati ma con una spiccata volontà di essere facilmente comunicativi.
Come e dove nascono le vostre canzoni? Scrivete prima il testo o la melodia?
Ogni canzone ha il proprio percorso è la propria storie, alcune sono più studiate, altre nascono in maniera quasi naturale. A volte prima l'arrangiamento per il quale cerchiamo di scrivere testi che riprendano le atmosfere create dalla musica. A volte cerchiamo di dare suono a un testo. E' un processo sempre nuovo e sempre diverso.
Avete registrato il vostro album a Genova, quanto tempo avete vissuto laggiù e come avete vissuto?
Abbiamo passato le giornate e le notti di un intera estate in studio di registrazione tra pre-produzioni, riprese e mix. È stata un esperienza intensa che ci ha portato a svuotarci di tutto, a studiare la nostra musica e a ricercare una nuova identità musicale che ci rispecchiasse. È stato un lavoro lungo e impegnativo ma di forte crescita e insegnamento.
Più importante di suonare è…..?
Portiamo avanti anche altre strade , altri percorsi e altri obiettivi nelle nostre vite. Ma le scale di valori e di importanza delle cose, la valutazione sulle possibilità di riuscita nei vari ambiti, gli schemi scanditi razionalmente spesso devono piegarsi alla necessità di darsi a quello in cui credi e speri.
Cosa NON fareste per promuovere il vostro disco?
Abbiamo sempre dato tutto ciò che era nelle nostre forze anche al di là delle nostre possibilità pur di portare una nota fuori dai confini di casa per arrivare a un nuovo pubblico, per confrontarci con realtà nuove, per esprimere sempre noi stessi in nuovi contesti. Quello che non faremmo è cambiare la nostra identità, il nostro modo di essere e il nostro credo musicale pur di raggiungere nuovi traguardi.
Vi sentite stimati e compresi a livello locale?
Abbiamo lasciato i live in Puglia con la vittoria del Rockagainst e con una bellissima risposta della giuria e del pubblico che ci ha supportato durante le varie fasi del concorso. La risposta del pubblico durante i live, la possibilità di leggere riflessione o stupore o semplicemente attenzione nelle facce della gente, la sensazione di riuscire a trasmettere qualcosa agli occhi degli altri è stato sempre uno degli stimoli maggiori a continuare.
Dopo l'uscita del disco, quali saranno i vostri progetti futuri?
Il progetto futuro è il nuovo disco! Cercheremo i mezzi giusti per veicolarlo e promuoverlo soprattutto con un intensa attività live che è quella con quale riusciamo ad esprimerci in maniera più vera. Speriamo in buoni feedback. C'è in programma un tour in tutta Italia a partire a dicembre nel quale presenteremo i nuovi brani, il nuovo spettacolo, un nuovo suono.
Tra i concorsi vinti ricordiamo : il premio critica al "Diva festival" ( Napoli ) ; il primo premio al " Krimisa's got talent " (Cirò marina ) ; la fondamentale partecipazione, nonché vittoria , del "Muddy Contest " (Chiavari) ; la vittoria del RockAgainstContest (barletta) ; il primo premio al concorso "teatro e musica " ( Terlizzi )..in quest'ultimo i Broken Cords lavorano ad un progetto basato su : danza , cinema , recitazione e musica con la partecipazione e collaborazione di Nicolò Giangaspero (autore anche di diversi testi della band) .
La visibilità ottenuta dai concorsi e la voglia di investire sul proprio progetto , credendo fino in fondo alla possibilità di emersione, spinge la band fuori dai propri limiti e confini .
L'auto- promozione di un anno ricco di live e di soddisfazioni regala alla band la possibilità di registrare un doppio singolo e un video ufficiale, in collaborazione con la "friends of music" di Chiavari (GE) .
L'uscita di "Febbraio" segna una svolta nel percorso del gruppo dal punto di vista della risposta del pubblico : 16.500 visualizzazioni del videoclip, girato da Alessio Rupalti; 1600 solo nel giorno di uscita che porta la band al sesto posto dei canali youtube italia con la concorrenza sanremese.
Dopo dei mesi di intensa attività live, la band ha registrato il primo album ufficiale dal titolo "TU LO SAI?" negli studi Friends of music e ZeroDieciStudio di Roberto Vigo e ha girato i videoclip dei due primi singoli: "Noi e me" (in uscita il 15 ottobre) e "34km a nord" (in uscita il 25 novembre in concomitanza con la presentazione del disco al MEI)
I Broken Cords hanno suonato con : Alex Britti , Almamegretta , Ministri , Perturbazione , 24 Grana , Andy (Bluvertigo) , Zibba & Almalibre , The bastards sons of Dioniso , Amor Fou, Erica Mou .
LINE UP:
Giovanni Todisco
Michelangelo Volpe
Luca Tomasicchio
Fabio Gesmundo
Perché avete scelto il nome "Broken Cords"?
Il nome "broken cords" nasce con le nostre prime inesperienze musicali che ci portavano a rompere un numero incalcolabile di corde. In realtà abbiamo poi deciso di tenerlo perché l'idea di una corda che vibra e si tende fino a spezzarci si avvicina alla nostra idea di musica: cercare di portare all'estremo, alla massima forza espressiva un particolare, una sensazione fino a quando possa arrivare a spezzare qualcosa dentro di noi e in chi ci ascolta. Le corde però continuiamo a romperle…
Cosa vi ha spinto a scegliere la musica per esprimervi?
Per tutti è venuto naturale . Non potremmo farne a meno. Ci sono tante sensazioni che non puoi ritrovare e non puoi trasmettere senza il tuo strumento, senza i live. È come se imbracciando uno strumento o salendo su un palco ci si senta più liberi, legittimati e pronti a tirare fuori ciò che in altri momenti le nostre personalità ci portano a trattenere. È anche la sensazione di avere qualcosa da dire per trasmettere un pensiero, un modo di vivere, una sensazione che magari può aiutare a cambiare i punti di vista.
Ricordate ancora il vostro primo concerto? Quali furono le vostre sensazioni?
Sicuramente quando abbiamo iniziato c'era minore consapevolezza e più ingenuità nell'affrontare i live. A prevalere era la sensazione di fare esattamente quello che avremmo desiderato. Con il tempo è diventata un esigenza, una sfida, un esperienza più intima e più coinvolgente, abbiamo imparato a donare di più di noi stessi.
Qual è il filo conduttore che attraversa il vostro nuovo disco?
Il nuovo disco si intitola "TU LO SAI?" . E' un titolo emblematico per un album che non vuole dare risposte e neanche creare interrogativi , ma solo ripercorrere, attraverso i brani, la ricerca di sensazioni perdute che solo la curiosità e la voglia di porsi nuove domande possono far riaffiorare. Vuole solo indurre l'ascoltatore a non fermarsi a ciò che gli occhi guardano superficialmente ma cercare nuovi sensi e i colori più nascosti.
Il sound di questo album è diretto e deciso, più crudo e incisivo. È ispirato a sonorità più cupe e dal sapore internazionale. Tutto ciò non dimenticando la cura del particolare e di testi ricercati ma con una spiccata volontà di essere facilmente comunicativi.
Come e dove nascono le vostre canzoni? Scrivete prima il testo o la melodia?
Ogni canzone ha il proprio percorso è la propria storie, alcune sono più studiate, altre nascono in maniera quasi naturale. A volte prima l'arrangiamento per il quale cerchiamo di scrivere testi che riprendano le atmosfere create dalla musica. A volte cerchiamo di dare suono a un testo. E' un processo sempre nuovo e sempre diverso.
Avete registrato il vostro album a Genova, quanto tempo avete vissuto laggiù e come avete vissuto?
Abbiamo passato le giornate e le notti di un intera estate in studio di registrazione tra pre-produzioni, riprese e mix. È stata un esperienza intensa che ci ha portato a svuotarci di tutto, a studiare la nostra musica e a ricercare una nuova identità musicale che ci rispecchiasse. È stato un lavoro lungo e impegnativo ma di forte crescita e insegnamento.
Più importante di suonare è…..?
Portiamo avanti anche altre strade , altri percorsi e altri obiettivi nelle nostre vite. Ma le scale di valori e di importanza delle cose, la valutazione sulle possibilità di riuscita nei vari ambiti, gli schemi scanditi razionalmente spesso devono piegarsi alla necessità di darsi a quello in cui credi e speri.
Cosa NON fareste per promuovere il vostro disco?
Abbiamo sempre dato tutto ciò che era nelle nostre forze anche al di là delle nostre possibilità pur di portare una nota fuori dai confini di casa per arrivare a un nuovo pubblico, per confrontarci con realtà nuove, per esprimere sempre noi stessi in nuovi contesti. Quello che non faremmo è cambiare la nostra identità, il nostro modo di essere e il nostro credo musicale pur di raggiungere nuovi traguardi.
Vi sentite stimati e compresi a livello locale?
Abbiamo lasciato i live in Puglia con la vittoria del Rockagainst e con una bellissima risposta della giuria e del pubblico che ci ha supportato durante le varie fasi del concorso. La risposta del pubblico durante i live, la possibilità di leggere riflessione o stupore o semplicemente attenzione nelle facce della gente, la sensazione di riuscire a trasmettere qualcosa agli occhi degli altri è stato sempre uno degli stimoli maggiori a continuare.
Dopo l'uscita del disco, quali saranno i vostri progetti futuri?
Il progetto futuro è il nuovo disco! Cercheremo i mezzi giusti per veicolarlo e promuoverlo soprattutto con un intensa attività live che è quella con quale riusciamo ad esprimerci in maniera più vera. Speriamo in buoni feedback. C'è in programma un tour in tutta Italia a partire a dicembre nel quale presenteremo i nuovi brani, il nuovo spettacolo, un nuovo suono.