Il Trovatore
Partitura 13
Roslyn, luci e ombre rock
mercoledì 20 luglio 2011
Il gruppo Roslyn è nato a Trani nel 2001 per partecipare alla 2^ edizione del TRANI MUSIC LIVE come gruppo supporter ai BLONDE REDHEAD.
Il progetto, che inizialmente era caratterizzato da un suono più dark e rock per via di una line up costituita dal classico voce-chitarra-basso-batteria, si è col tempo arricchito della componente elettronica che ha reso le sonorità più avvolgenti, per arrivare all'attuale indirizzo indie della band che molto si rifà alla scena new wave britannica.
4 demo-cd all'attivo: Roslyn (2001), Dove gli angeli esitano (2002), Seta (2005) e Ruggine (2009).
Diverse le performance live nel corso di questi anni e i riconoscimenti, tra i quali:
- la partecipazione alla FINALE SUD ITALIA della XXII edizione di ROCK TARGATO ITALIA (Cava de' Tirreni),
- il superamento della prima fase del concorso CONTAMINAZIONI 2010 (Bisceglie)
- la selezione da parte dell'entourage di MUSIC VILLAGE per la partecipazione all'edizione 2010 della rassegna omonima che si tiene ogni anno a Simeri (CZ),
- selezionati per ROCK AGAINST CONTEST 2011 (Barletta)
Alcuni brani dei Roslyn sono stati scelti per la colonna sonora del cortometraggio RIFLESSI di Nicolò Scarano
Enzo de Gennaro – voce
Nazario Vigilante - chitarra e programmazioni
Eleonora Russo – basso
Carmine Sansaro - batteria
Perchè avete scelto il nome Roslyn?
Roslyn è il nome di un luogo. Dell'unico bar della cittadina di Cicely (Alaska). Un luogo di incontri. Vite che si incrociano e si raccontano. Esperienze che si sfiorano appena prima di riprendere il proprio percorso o che procedono insieme per tratti più lunghi. Brevi o lunghi gli incontri che si fanno al Roslyn Café sono intensi. Ci piaceva questo di Roslyn, di questo luogo della serie TV Northern Exposure, questo incrocio di nomi, sguardi, emozioni.
Cosa vi ha spinti a scegliere la musica per esprimervi?
Non credo ci sia un motivo sensato quando si decide di cominciare ad esprimersi artisticamente. Evidentemente non lo si decide nemmeno. Lo si fa e basta. È qualcosa che viene naturalmente. L'arte non va costretta. Se vogliamo, l'arte (la musica in questo caso) è un'esigenza. Qualcosa che ti cresce dentro e che non puoi contenere. Che devi mettere a disposizione di tutti.
Ricordate il vostro primo concerto?Quali furono le vostre sensazioni?
Il nostro primo concerto. Era l'estate del 2001. Ma Roslyn in quel momento non aveva l'attuale line up. Era il palco del Trani Music Live e quella sera suonavamo come gruppo spalla dei Blonde Redhead. Davanti a noi avevamo tremila persone. Non male per un "primo concerto". Tanta emozione (come sempre), i soliti timori pre concerto un po' come accade ancora oggi e poi come per ogni esibizione la voglia di non scendere più dal palco.
Come nascono le vostre canzoni?
Le nostre canzoni nascono in maniera un po' complicata. Di solito si parte da una linea musicale proposta da Nazario sulla quale si costruisce il pezzo. La melodia vocale inizialmente è in falso inglese. Le parole in italiano arrivano dopo. Molto dopo. Perchè devono coincidere con la metrica, con il suono, con l'atmosfera del pezzo. E questa la si può comprendere solo quando è ormai definitivo. Altre volte una canzone può nascere dalla voce, da un giro di basso, da una ritmica particolare proposta da Carmine. Ultimamente ci sta aiutando molto la possibilità di lavorare ognuno per conto suo da casa e condividere le proprie idee tramite email per lavorarci ulteriormente e per arrivare in sala prove sapendo già cosa fare.
Vi capita di litigare per sostenere le vostre idee musicali?
Litigare no. Ci si confronta. Si cerca di cogliere il punto di vista dell'altro. Di valutarlo, promuoverlo o bocciarlo. È anche vero che tra noi c'è un detto: "Fai come vuoi ma fai come dico io". In sostanza come afferma Eleonora è quello che dice Nazario quando cerca di far valere una sua proposta! Noi fingiamo di assecondarlo!
Di cosa parlano le vostre canzoni?
Le nostre canzoni parlano di esperienze. Emozioni. Di vite, con i loro sentimenti. Di luci e di ombre. Di abbracci e di perdite. Accanto a testi d'amore si trovano altri che parlano di ambiente (eolico), del dramma del gioco d'azzardo (ruggine), del bisogno di rallentare e di scendere per un attimo dal frenetico correre della modernità (meridiana).
Più importante di suonare è..?
Vivere. Se non vivessimo non potremmo suonare. Almeno per il modo in cui lo intendiamo da vivi!
A livello locale, vi sentite stimati e compresi?
Non ci sono molti spazi nei quali farsi ascoltare. È questo il vero limite. Abbiamo il nostro seguito di fan. Un numero sempre in crescita. E ne siamo orgogliosi. Tra gli estimatori possiamo vantare associazioni come Legambiente e Amnesty che ci hanno invitato ad esibirci in occasione di loro iniziative.
Cosa minaccia oggi la cultura musicale?
Non apprezziamo chi vuole rendere l'arte solo un'occasione di audience, di litigi ad alta voce dove tutti parlano e nessuno ascolta. Quello che ci viene proposto dalle tv è spettacolo. Non crediamo che quello che va in onda sia la realtà nonostante li chiamino reality show.
Quali saranno i vostri progetti futuri?
Stiamo lavorando al quinto cd. Abbiamo in cantiere già due pezzi. Probabilmente cominceremo a proporli nei prossimi live. Per recepirne l'impatto da parte del pubblico. In estate ci dedicheremo alla composizione. Potrebbe essere il disco d'esordio, nel senso che si sta pensando alla pubblicazione e alla distribuzione su scala nazionale.
Il progetto, che inizialmente era caratterizzato da un suono più dark e rock per via di una line up costituita dal classico voce-chitarra-basso-batteria, si è col tempo arricchito della componente elettronica che ha reso le sonorità più avvolgenti, per arrivare all'attuale indirizzo indie della band che molto si rifà alla scena new wave britannica.
4 demo-cd all'attivo: Roslyn (2001), Dove gli angeli esitano (2002), Seta (2005) e Ruggine (2009).
Diverse le performance live nel corso di questi anni e i riconoscimenti, tra i quali:
- la partecipazione alla FINALE SUD ITALIA della XXII edizione di ROCK TARGATO ITALIA (Cava de' Tirreni),
- il superamento della prima fase del concorso CONTAMINAZIONI 2010 (Bisceglie)
- la selezione da parte dell'entourage di MUSIC VILLAGE per la partecipazione all'edizione 2010 della rassegna omonima che si tiene ogni anno a Simeri (CZ),
- selezionati per ROCK AGAINST CONTEST 2011 (Barletta)
Alcuni brani dei Roslyn sono stati scelti per la colonna sonora del cortometraggio RIFLESSI di Nicolò Scarano
Enzo de Gennaro – voce
Nazario Vigilante - chitarra e programmazioni
Eleonora Russo – basso
Carmine Sansaro - batteria
Perchè avete scelto il nome Roslyn?
Roslyn è il nome di un luogo. Dell'unico bar della cittadina di Cicely (Alaska). Un luogo di incontri. Vite che si incrociano e si raccontano. Esperienze che si sfiorano appena prima di riprendere il proprio percorso o che procedono insieme per tratti più lunghi. Brevi o lunghi gli incontri che si fanno al Roslyn Café sono intensi. Ci piaceva questo di Roslyn, di questo luogo della serie TV Northern Exposure, questo incrocio di nomi, sguardi, emozioni.
Cosa vi ha spinti a scegliere la musica per esprimervi?
Non credo ci sia un motivo sensato quando si decide di cominciare ad esprimersi artisticamente. Evidentemente non lo si decide nemmeno. Lo si fa e basta. È qualcosa che viene naturalmente. L'arte non va costretta. Se vogliamo, l'arte (la musica in questo caso) è un'esigenza. Qualcosa che ti cresce dentro e che non puoi contenere. Che devi mettere a disposizione di tutti.
Ricordate il vostro primo concerto?Quali furono le vostre sensazioni?
Il nostro primo concerto. Era l'estate del 2001. Ma Roslyn in quel momento non aveva l'attuale line up. Era il palco del Trani Music Live e quella sera suonavamo come gruppo spalla dei Blonde Redhead. Davanti a noi avevamo tremila persone. Non male per un "primo concerto". Tanta emozione (come sempre), i soliti timori pre concerto un po' come accade ancora oggi e poi come per ogni esibizione la voglia di non scendere più dal palco.
Come nascono le vostre canzoni?
Le nostre canzoni nascono in maniera un po' complicata. Di solito si parte da una linea musicale proposta da Nazario sulla quale si costruisce il pezzo. La melodia vocale inizialmente è in falso inglese. Le parole in italiano arrivano dopo. Molto dopo. Perchè devono coincidere con la metrica, con il suono, con l'atmosfera del pezzo. E questa la si può comprendere solo quando è ormai definitivo. Altre volte una canzone può nascere dalla voce, da un giro di basso, da una ritmica particolare proposta da Carmine. Ultimamente ci sta aiutando molto la possibilità di lavorare ognuno per conto suo da casa e condividere le proprie idee tramite email per lavorarci ulteriormente e per arrivare in sala prove sapendo già cosa fare.
Vi capita di litigare per sostenere le vostre idee musicali?
Litigare no. Ci si confronta. Si cerca di cogliere il punto di vista dell'altro. Di valutarlo, promuoverlo o bocciarlo. È anche vero che tra noi c'è un detto: "Fai come vuoi ma fai come dico io". In sostanza come afferma Eleonora è quello che dice Nazario quando cerca di far valere una sua proposta! Noi fingiamo di assecondarlo!
Di cosa parlano le vostre canzoni?
Le nostre canzoni parlano di esperienze. Emozioni. Di vite, con i loro sentimenti. Di luci e di ombre. Di abbracci e di perdite. Accanto a testi d'amore si trovano altri che parlano di ambiente (eolico), del dramma del gioco d'azzardo (ruggine), del bisogno di rallentare e di scendere per un attimo dal frenetico correre della modernità (meridiana).
Più importante di suonare è..?
Vivere. Se non vivessimo non potremmo suonare. Almeno per il modo in cui lo intendiamo da vivi!
A livello locale, vi sentite stimati e compresi?
Non ci sono molti spazi nei quali farsi ascoltare. È questo il vero limite. Abbiamo il nostro seguito di fan. Un numero sempre in crescita. E ne siamo orgogliosi. Tra gli estimatori possiamo vantare associazioni come Legambiente e Amnesty che ci hanno invitato ad esibirci in occasione di loro iniziative.
Cosa minaccia oggi la cultura musicale?
Non apprezziamo chi vuole rendere l'arte solo un'occasione di audience, di litigi ad alta voce dove tutti parlano e nessuno ascolta. Quello che ci viene proposto dalle tv è spettacolo. Non crediamo che quello che va in onda sia la realtà nonostante li chiamino reality show.
Quali saranno i vostri progetti futuri?
Stiamo lavorando al quinto cd. Abbiamo in cantiere già due pezzi. Probabilmente cominceremo a proporli nei prossimi live. Per recepirne l'impatto da parte del pubblico. In estate ci dedicheremo alla composizione. Potrebbe essere il disco d'esordio, nel senso che si sta pensando alla pubblicazione e alla distribuzione su scala nazionale.