Cara Barletta ti scrivo
Velodromo “Lello Simeone” a rischio?
Una nota del giornalista Nino Vinella
martedì 10 gennaio 2023
7.28 Comunicato Stampa
"Barletta 1959, Fausto Coppi posa prima della gara al velodromo "Lello Simeone". Alla sua destra, il medico sportivo della Società Sportiva Barletta Calcio dott. Ruggero Scommegna. Una foto dall'album dei ricordi diventa icona per esorcizzare i rischi di un progetto milionario dal titolo altisonante ma…"
Così il giornalista Nino Vinella sulla vicenda "Lavori di risanamento e ristrutturazione funzionale degli spazi creativi della struttura sportiva Lello Simeone al servizio delle associazioni sportive e delle scuole". E prosegue citando quanto contenuto nel progetto: "Si precisa che gli interventi di riqualificazione del velodromo non sono contemplati nell'incarico progettuale per il quale si sta operando. Saranno programmate successive azioni per effettuare la necessaria manutenzione straordinaria". Quando non è dato sapere ma intanto si procede…
Oltre all'indimenticabile Fausto Coppi, lo stadio dedicato al dottor Lello Simeone, medico appassionato di sport spentosi prematuramente nel 1949, oltre che essere stato teatro di centinaia di partite di calcio giocate sul suo fondo campo in terra battuta, ha collezionato nel tempo numerose presenze sportive eccellenti come quella di Abdon Pamich in preparazione alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 (quando fu salutato in pista a conclusione della gara quella domenica 7 ottobre dal due volte campione italiano di marcia sui cinquanta chilometri Cosimo Puttilli, di cui proprio quest'anno ricorreranno a giugno i 110 anni dalla nascita) ed è divenuto anche un set cinematografico per le riprese della fiction Rai dedicata a Pietro Mennea "La Freccia del Sud" con protagonista Michele Riondino nella staffetta 4x100 con la maglia del Gruppo Sportivo Avis...
La sua costruzione, iniziata durante il ventennio fascista, terminò negli Anni Trenta: inaugurazione col nome di "Littorio» e poi negli anni Cinquanta il definitivo lancio nel mondo del ciclismo nazionale, quando la città della Disfida era sede del Comitato regionale pugliese-lucano dell'U.V.I. (Unione Velocipedistica Italiana) visto che con i suoi 333,33 metri quella di Barletta è sempre stata l'unica pista omologata dalla Federazione ciclistica in Puglia".
Aggiunge Vinella: "In una rara pubblicazione curata dal dottor Oronzo Pedico e stampata dalla Tipografia Rizzi & Del Re, si fa il bilancio dell'annata ciclistica 1953 (giusto settant'anni fa…) in sessanta pagine dense di notizie, statistiche, benemerenze e dove vengono citati uno per uno quei personaggi che popolavano quella irripetibile stagione sportiva, dove lo Sport era fenomeno di massa, e dove ha trovato spazio anche Raffaello Del Rosso, prolifico corrispondente di vai giornali e testate sportive che, quantunque mutilato, produsse una valanga di servizi e di articoli… Tornando al piano prima presentato in pompa magna, con sgradevole codazzo di rivendicazioni fra varie parti politiche, e poi cantierizzato nei giorni scorsi risulta finanziato con fondi europei Por Fesr-Fse 2014-20 asse XII Sviluppo Urbano Sostenibile per 1 milione 830mila euro e cofinanziato dal Comune con 552mila 280 euro per un totale di poco più di 2 milioni 382mila euro. La conclusione dei lavori è prevista per il 2 luglio 2023. Chissà…"
Altri dettagli: "L'area esistente, come indica nel progetto, è divisa sostanzialmente in tre zone differenti e autonome, con accessi separati. La scelta attuata è stata quella di eliminare tali delimitazioni, rendendola unica, al fine di interessare e coinvolgere anche la parte del quartiere cittadino che si affaccia su via Chieffi. L'intervento, così come progettato, è sicuramente più aderente agli obiettivi del finanziamento".
Ancora: "Il progetto di riqualificazione si configura con una serie di lavorazioni che prevedono la riconfigurazione delle pertinenze per l'alloggio custode e relativi nuovi accessi; la rimozione di tutti i volumi esistenti non adeguati alle norme vigenti, la realizzazione di sottoservizi idrici e di scarico, la realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione e la realizzazione del nuovo parco sportivo (comprensivo di aree attrezzate all'aperto, aree coperte, campo di calcio con supporto sintetico e relativi nuovi spogliatoi. Previste aree per il basket, jogging e roller con dedica a Pietro Mennea, cardio, workout, stay fit, verdi, relax, giardino delle essenze. E poi, "al fine di evitare interferenze tra le varie aree, con l'uso di cancellate di ripartizione e delimitazioni richieste dalle vigenti normative, lo spazio sportivo del calcio non prevede aree destinate allo stazionamenti del pubblico".
Conclude Vinella: "Come riportato anche da altri colleghi sulla stampa cittadina, resta pure un mistero la sorte della richiesta di finanziamento di 700mila euro inviata dalla Giunta Cannito (primo mandato) il 19 agosto 2020 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio per lo Sport "per la rigenerazione e l'adeguamento del velodromo Lello Simeone" anche e soprattutto "per le importanti ricadute sul territorio a livello turistico e di attrattività sportiva. Non se ne è saputo più nulla. Intanto il velodromo stesso fra qualche tempo rischia di appartenere soltanto all'album dei ricordi"
Così il giornalista Nino Vinella sulla vicenda "Lavori di risanamento e ristrutturazione funzionale degli spazi creativi della struttura sportiva Lello Simeone al servizio delle associazioni sportive e delle scuole". E prosegue citando quanto contenuto nel progetto: "Si precisa che gli interventi di riqualificazione del velodromo non sono contemplati nell'incarico progettuale per il quale si sta operando. Saranno programmate successive azioni per effettuare la necessaria manutenzione straordinaria". Quando non è dato sapere ma intanto si procede…
Oltre all'indimenticabile Fausto Coppi, lo stadio dedicato al dottor Lello Simeone, medico appassionato di sport spentosi prematuramente nel 1949, oltre che essere stato teatro di centinaia di partite di calcio giocate sul suo fondo campo in terra battuta, ha collezionato nel tempo numerose presenze sportive eccellenti come quella di Abdon Pamich in preparazione alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 (quando fu salutato in pista a conclusione della gara quella domenica 7 ottobre dal due volte campione italiano di marcia sui cinquanta chilometri Cosimo Puttilli, di cui proprio quest'anno ricorreranno a giugno i 110 anni dalla nascita) ed è divenuto anche un set cinematografico per le riprese della fiction Rai dedicata a Pietro Mennea "La Freccia del Sud" con protagonista Michele Riondino nella staffetta 4x100 con la maglia del Gruppo Sportivo Avis...
La sua costruzione, iniziata durante il ventennio fascista, terminò negli Anni Trenta: inaugurazione col nome di "Littorio» e poi negli anni Cinquanta il definitivo lancio nel mondo del ciclismo nazionale, quando la città della Disfida era sede del Comitato regionale pugliese-lucano dell'U.V.I. (Unione Velocipedistica Italiana) visto che con i suoi 333,33 metri quella di Barletta è sempre stata l'unica pista omologata dalla Federazione ciclistica in Puglia".
Aggiunge Vinella: "In una rara pubblicazione curata dal dottor Oronzo Pedico e stampata dalla Tipografia Rizzi & Del Re, si fa il bilancio dell'annata ciclistica 1953 (giusto settant'anni fa…) in sessanta pagine dense di notizie, statistiche, benemerenze e dove vengono citati uno per uno quei personaggi che popolavano quella irripetibile stagione sportiva, dove lo Sport era fenomeno di massa, e dove ha trovato spazio anche Raffaello Del Rosso, prolifico corrispondente di vai giornali e testate sportive che, quantunque mutilato, produsse una valanga di servizi e di articoli… Tornando al piano prima presentato in pompa magna, con sgradevole codazzo di rivendicazioni fra varie parti politiche, e poi cantierizzato nei giorni scorsi risulta finanziato con fondi europei Por Fesr-Fse 2014-20 asse XII Sviluppo Urbano Sostenibile per 1 milione 830mila euro e cofinanziato dal Comune con 552mila 280 euro per un totale di poco più di 2 milioni 382mila euro. La conclusione dei lavori è prevista per il 2 luglio 2023. Chissà…"
Altri dettagli: "L'area esistente, come indica nel progetto, è divisa sostanzialmente in tre zone differenti e autonome, con accessi separati. La scelta attuata è stata quella di eliminare tali delimitazioni, rendendola unica, al fine di interessare e coinvolgere anche la parte del quartiere cittadino che si affaccia su via Chieffi. L'intervento, così come progettato, è sicuramente più aderente agli obiettivi del finanziamento".
Ancora: "Il progetto di riqualificazione si configura con una serie di lavorazioni che prevedono la riconfigurazione delle pertinenze per l'alloggio custode e relativi nuovi accessi; la rimozione di tutti i volumi esistenti non adeguati alle norme vigenti, la realizzazione di sottoservizi idrici e di scarico, la realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione e la realizzazione del nuovo parco sportivo (comprensivo di aree attrezzate all'aperto, aree coperte, campo di calcio con supporto sintetico e relativi nuovi spogliatoi. Previste aree per il basket, jogging e roller con dedica a Pietro Mennea, cardio, workout, stay fit, verdi, relax, giardino delle essenze. E poi, "al fine di evitare interferenze tra le varie aree, con l'uso di cancellate di ripartizione e delimitazioni richieste dalle vigenti normative, lo spazio sportivo del calcio non prevede aree destinate allo stazionamenti del pubblico".
Conclude Vinella: "Come riportato anche da altri colleghi sulla stampa cittadina, resta pure un mistero la sorte della richiesta di finanziamento di 700mila euro inviata dalla Giunta Cannito (primo mandato) il 19 agosto 2020 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio per lo Sport "per la rigenerazione e l'adeguamento del velodromo Lello Simeone" anche e soprattutto "per le importanti ricadute sul territorio a livello turistico e di attrattività sportiva. Non se ne è saputo più nulla. Intanto il velodromo stesso fra qualche tempo rischia di appartenere soltanto all'album dei ricordi"