Cara Barletta ti scrivo
"Smart Graduation Day" a Barletta, dopo 8 mesi incuria ed erbacce
Il piccolo bosco sembrerebbe essere lasciato a se stesso
martedì 11 maggio 2021
17.40
«Era il 4 ottobre 2020 quando si svolse, con l'enfasi tipica di questi eventi, la cerimonia per dedicare ai 137 ragazzi laureatisi in quel triste periodo altrettanti alberi, con annessa targa-ricordo, piantumati su un'area a ridosso dell'uscita Patalini della 16 bis, nell'ambito dell'iniziativa denominata Smart Graduation Day promossa dalla Regione e sostenuta dall'ANCI Puglia, cui aveva aderito il Comune di Barletta. Un intervento che, secondo il Sindaco, avrebbe dovuto trasformare quell'area di confine tra la 16 bis e la nuova 167 in un "piccolo bosco di memoria e fiducia nel futuro"». Inizia così il ricordo di Franco Caputo, che ha voluto ricordare la nascita del piccolo bosco inaugurato a ottobre 2020.
«Invero il "bosco" si è formato, anche con una certa rapidità. Peccato che sia costituito in prevalenza da paletti di sostegno e da erbacce che ormai sovrastano di gran lunga le già minuscole piantine di roverelle e lecci. Un obbrobrio dovuto al fatto che, nel corso di questi 8 mesi trascorsi dal lontano ottobre 2020, solo di recente è stato eseguito un intervento molto sommario di sfalcio erba che ha lasciato tuttavia le povere piantine soffocate tra le sterpaglie.
Taluni penseranno che in fondo si tratta di poca roba rispetto alle ben più gravi recenti "sciagure" politiche e amministrative in materia urbanistica o in tema di rifiuti; obiezione in parte condivisibile. Tuttavia, la vicenda del "piccolo bosco alla memoria", pur nella sua modesta portata rende chiara l'incuria e l'approssimazione che caratterizza da tempo la gestione del territorio comunale, tra inefficienze dei servizi e inefficace utilizzo delle risorse.
Sta di fatto che nel giro di pochi mesi sembra tutto cancellato, tutto rimosso e dimenticato. Lo "Smart Graduation Day" (giorno della laurea intelligente) oggi appare più che altro come l'ennesimo pretesto per "comunicare", per fare un po' di ammuina. Quasi un "prendersi gioco" dei 137 giovani cittadini neolaureati cui era stato promesso banalmente di piantare e custodire tanti piccoli alberi, con l'augurio che essi potessero rafforzare, come per gli alberi, le proprie radici nella nostra Puglia.
Risultato: tradita la fiducia richiesta ai giovani nonché abbandonate al proprio destino le incolpevoli piantine che avrebbero dovuto simboleggiarne la memoria».
«Invero il "bosco" si è formato, anche con una certa rapidità. Peccato che sia costituito in prevalenza da paletti di sostegno e da erbacce che ormai sovrastano di gran lunga le già minuscole piantine di roverelle e lecci. Un obbrobrio dovuto al fatto che, nel corso di questi 8 mesi trascorsi dal lontano ottobre 2020, solo di recente è stato eseguito un intervento molto sommario di sfalcio erba che ha lasciato tuttavia le povere piantine soffocate tra le sterpaglie.
Taluni penseranno che in fondo si tratta di poca roba rispetto alle ben più gravi recenti "sciagure" politiche e amministrative in materia urbanistica o in tema di rifiuti; obiezione in parte condivisibile. Tuttavia, la vicenda del "piccolo bosco alla memoria", pur nella sua modesta portata rende chiara l'incuria e l'approssimazione che caratterizza da tempo la gestione del territorio comunale, tra inefficienze dei servizi e inefficace utilizzo delle risorse.
Sta di fatto che nel giro di pochi mesi sembra tutto cancellato, tutto rimosso e dimenticato. Lo "Smart Graduation Day" (giorno della laurea intelligente) oggi appare più che altro come l'ennesimo pretesto per "comunicare", per fare un po' di ammuina. Quasi un "prendersi gioco" dei 137 giovani cittadini neolaureati cui era stato promesso banalmente di piantare e custodire tanti piccoli alberi, con l'augurio che essi potessero rafforzare, come per gli alberi, le proprie radici nella nostra Puglia.
Risultato: tradita la fiducia richiesta ai giovani nonché abbandonate al proprio destino le incolpevoli piantine che avrebbero dovuto simboleggiarne la memoria».