Cara Barletta ti scrivo
Continua il caso del supermercato ai piedi del castello di Barletta
La lettera del perito agrario Giuseppe Dargenio
mercoledì 7 aprile 2021
«Se possibile - scrive il perito agrario Giuseppe Dargenio - gradirei partecipare al vivace dibattito che qui a Barletta è in corso su tutti i media locali in riferimento alla costruzione di un Supermercato a ridosso dello spettacolare Castello Svevo e del relativo antico fossato.
È evidente che la realizzazione dell'incriminato Supermercato in quel punto violenterebbe il paesaggio e l'identità culturale di quei luoghi, anche un perito agrario lo capirebbe, non c'è bisogno di scienziati.
Comunque bene ha fatto Desario, politica di professione, ad incaricarsi di raccogliere una marea di firme di cittadini decisi a impedire il proseguimento dei lavori di costruzione di quel Supermercato ed in alternativa proporre quel suolo, ove bonificato, a meraviglioso Parco fin sotto le Mura del Carmine e Ponente.
Quest'ultima iniziativa è esaltante ma mi invita ad una considerazione, magari anche un po' ruvida, non certo da eccelso urbanista ma da ex-alunno scuola media superiore ovvero: "… e poi?... ripeto e poi?"
A questo punto vorrei chiarire meglio il mio pensiero.
Lo dico in maniera grossolana: si presume che la realizzazione del Supermercato, vista castello, sia sponsorizzata dai "cattivi" mentre il verde ed il Parco Urbano, fin sotto le Mura del Carmine, farebbe parte del progetto dei "buoni"; ma il progetto del Supermercato è praticamente l' ultimo di una lunga serie che la politichetta cittadina va avvallando da un bel po' di tempo. In ordine le ville di Montaltino poi abbiamo la vicenda del Palazzo delle Poste (cattivucci), vicenda Palazzo Storico di Via Imbriani a rischio abbattimento (cattivi), vicenda Palazzo della Cantina Disfida (cattivucci), plesso scolastico al posto del Verde In Largo Tatò (cattivi), vicenda del Centro Raccolta adiacente Chiesa in 167 (cattivucci) ed ora vicenda Supermercato (cattivissimi senza appello).
Ma ecco spuntare, in contrapposizione a tutti questi progetti sfigati e iellati, non essendo mai andati in porto, un meraviglioso Parco Urbano verdeggiante (finanziato) giusto per salvaguardare l'area Castello, Mura del Carmine fino a Ponente e vabbè, ma tutto il resto di Barletta e del suo territorio: dalle Masserie di Canne al mare, da Montaltino alla Costa passando per il Centro Storico e la 167 con uno sguardo alla Zona Industriale incasinata e alla Zona Merciologica, quella Ospedaliera e le varie Aree Periurbane le lasciamo nella "cacca" dell'improvvisazione e dei "cattivi" di professione? Purtroppo (lo dico da Perito Agrario) neanche un Parco Urbano, vicinanze castello, se orfano di visione e di lungimiranza e non è calato in un più ampio Piano Urbanistico perequativo può essere considerato "buono"! Qualche ingegnere o architetto, che fa parte dei "buoni" ha mai sentito parlare, anche per sbaglio, del nuovo Piano Urbanistico da completare al più presto? Tutti zitti?».
È evidente che la realizzazione dell'incriminato Supermercato in quel punto violenterebbe il paesaggio e l'identità culturale di quei luoghi, anche un perito agrario lo capirebbe, non c'è bisogno di scienziati.
Comunque bene ha fatto Desario, politica di professione, ad incaricarsi di raccogliere una marea di firme di cittadini decisi a impedire il proseguimento dei lavori di costruzione di quel Supermercato ed in alternativa proporre quel suolo, ove bonificato, a meraviglioso Parco fin sotto le Mura del Carmine e Ponente.
Quest'ultima iniziativa è esaltante ma mi invita ad una considerazione, magari anche un po' ruvida, non certo da eccelso urbanista ma da ex-alunno scuola media superiore ovvero: "… e poi?... ripeto e poi?"
A questo punto vorrei chiarire meglio il mio pensiero.
Lo dico in maniera grossolana: si presume che la realizzazione del Supermercato, vista castello, sia sponsorizzata dai "cattivi" mentre il verde ed il Parco Urbano, fin sotto le Mura del Carmine, farebbe parte del progetto dei "buoni"; ma il progetto del Supermercato è praticamente l' ultimo di una lunga serie che la politichetta cittadina va avvallando da un bel po' di tempo. In ordine le ville di Montaltino poi abbiamo la vicenda del Palazzo delle Poste (cattivucci), vicenda Palazzo Storico di Via Imbriani a rischio abbattimento (cattivi), vicenda Palazzo della Cantina Disfida (cattivucci), plesso scolastico al posto del Verde In Largo Tatò (cattivi), vicenda del Centro Raccolta adiacente Chiesa in 167 (cattivucci) ed ora vicenda Supermercato (cattivissimi senza appello).
Ma ecco spuntare, in contrapposizione a tutti questi progetti sfigati e iellati, non essendo mai andati in porto, un meraviglioso Parco Urbano verdeggiante (finanziato) giusto per salvaguardare l'area Castello, Mura del Carmine fino a Ponente e vabbè, ma tutto il resto di Barletta e del suo territorio: dalle Masserie di Canne al mare, da Montaltino alla Costa passando per il Centro Storico e la 167 con uno sguardo alla Zona Industriale incasinata e alla Zona Merciologica, quella Ospedaliera e le varie Aree Periurbane le lasciamo nella "cacca" dell'improvvisazione e dei "cattivi" di professione? Purtroppo (lo dico da Perito Agrario) neanche un Parco Urbano, vicinanze castello, se orfano di visione e di lungimiranza e non è calato in un più ampio Piano Urbanistico perequativo può essere considerato "buono"! Qualche ingegnere o architetto, che fa parte dei "buoni" ha mai sentito parlare, anche per sbaglio, del nuovo Piano Urbanistico da completare al più presto? Tutti zitti?».