
Cara Barletta ti scrivo
Collegamento ferroviario al "Dimiccoli", unire l'ospedale alla città
Una lettera del perito agrario Giuseppe Dargenio
lunedì 25 maggio 2020
10.54 Comunicato Stampa
«Approfitto della cortese ospitalità dei liberi giornali telematici per ritornare sull'argomento della fermata ferroviaria dirimpetto all'ospedale Dimiccoli perché c'è una novità che voglio mettere a disposizione sia dalla pubblica opinione e sia di una classe politica barlettana un po' "addormentata"!
Ho scoperto, attraverso un interessante articolo giornalistico della Gazzetta del Mezzogiorno datato 1-02 -2003, a firma Michele Piazzolla, che presso il nostro assessorato dei lavori pubblici esiste un grosso progetto generale che ricomprende varie arterie stradali cittadine a realizzarsi.
A titolo esemplificativo il sottovia Pertini è frutto di tale basilare progetto che, ripeto, contiene multiple iniziative viarie messe nero su bianco ma tenute lontane dai occhi indiscreti. Su questo progetto generale, manco a dirlo, vi troviamo una strada che parte dall'area della nuova Stazione Ferroviaria, dirimpetto al Dimiccoli, taglia le cosiddette AREE PUBBLICHE OSPEDALIERE, laterali al Nosocomio, quindi va ad innestarsi utilmente sullo svincolo della vicina 16 Bis.
Perché nessuno da Palazzo di Città ne parla? Gli autorevoli personaggi che, ultimamente, sono intervenuti sulla stampa magnificando la iniziativa della Fermata Ferroviaria presso il Dimiccoli sono al corrente che oltre alla deliberata fattibilità della stazione esiste anche, fin dal 2003, una fattibilità di area prodromica alla riqualificazione e rigenerazione socio-sanitaria dell' importante comprensorio intorno al Dimiccoli?
A tale proposito voglio precisare che sia Google che Il Sole 24 Ore ci riportano l'esempio, nel territorio di Teramo, del progetto proprio di un Polo Sanitario, essendo apripista, chiamato EDILIZIA SOCIALE DELLA SALUTE a cura di ATHENA COSTRUZIONI e finanziato in buona parte dalla BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI e sappiamo che in tempi di "Coronavirus" l' Europa non ci lesinerà finanziamenti in campo sanitario e socio – sanitari con riferimento agli ultimi decreti governativi.
Quindi se è vero che l' Europa è pronta a scucire fior di miliardi per finanziamenti per la sanità in questi tempi critici; non possiamo che puntare subito i riflettori sull'aspetto urbanistico e socio – sanitario di questa parte del nostro territorio e di cui la fermata ferroviaria e l' arteria di collegamento con la 16 bis ne sono un' importante volano.
Consiglieri Regionali e Comunali di Barletta, meno "Marte" e più "Terra"... grazie!».
Giuseppe Dargenio, perito agrario
Ho scoperto, attraverso un interessante articolo giornalistico della Gazzetta del Mezzogiorno datato 1-02 -2003, a firma Michele Piazzolla, che presso il nostro assessorato dei lavori pubblici esiste un grosso progetto generale che ricomprende varie arterie stradali cittadine a realizzarsi.
A titolo esemplificativo il sottovia Pertini è frutto di tale basilare progetto che, ripeto, contiene multiple iniziative viarie messe nero su bianco ma tenute lontane dai occhi indiscreti. Su questo progetto generale, manco a dirlo, vi troviamo una strada che parte dall'area della nuova Stazione Ferroviaria, dirimpetto al Dimiccoli, taglia le cosiddette AREE PUBBLICHE OSPEDALIERE, laterali al Nosocomio, quindi va ad innestarsi utilmente sullo svincolo della vicina 16 Bis.
Perché nessuno da Palazzo di Città ne parla? Gli autorevoli personaggi che, ultimamente, sono intervenuti sulla stampa magnificando la iniziativa della Fermata Ferroviaria presso il Dimiccoli sono al corrente che oltre alla deliberata fattibilità della stazione esiste anche, fin dal 2003, una fattibilità di area prodromica alla riqualificazione e rigenerazione socio-sanitaria dell' importante comprensorio intorno al Dimiccoli?
A tale proposito voglio precisare che sia Google che Il Sole 24 Ore ci riportano l'esempio, nel territorio di Teramo, del progetto proprio di un Polo Sanitario, essendo apripista, chiamato EDILIZIA SOCIALE DELLA SALUTE a cura di ATHENA COSTRUZIONI e finanziato in buona parte dalla BANCA EUROPEA DEGLI INVESTIMENTI e sappiamo che in tempi di "Coronavirus" l' Europa non ci lesinerà finanziamenti in campo sanitario e socio – sanitari con riferimento agli ultimi decreti governativi.
Quindi se è vero che l' Europa è pronta a scucire fior di miliardi per finanziamenti per la sanità in questi tempi critici; non possiamo che puntare subito i riflettori sull'aspetto urbanistico e socio – sanitario di questa parte del nostro territorio e di cui la fermata ferroviaria e l' arteria di collegamento con la 16 bis ne sono un' importante volano.
Consiglieri Regionali e Comunali di Barletta, meno "Marte" e più "Terra"... grazie!».
Giuseppe Dargenio, perito agrario