La città
Villa Bonelli: patrimonio in decadenza oppure opportunità da far rifiorire?
Un piccolo scrigno di bellezza alla periferia di Barletta da tutelare e valorizzare
Barletta - venerdì 1 settembre 2023
9.27
Ci chiediamo spesso, come cittadini, quali possano essere le nuove attrazioni da introdurre per godere al meglio delle possibilità offerte dalla nostra città; o ancora, quali i vecchi punti nevralgici che varrebbe la pena recuperare per valorizzare un patrimonio che vanta una storia lunga secoli. Passeggiando per via Canosa, i verdi cancelli di Villa Bonelli conferiscono ai giardini quella capacità attrattiva che solo le antiche dimore possono suscitare. Ed è lì che abbiamo deciso di addentrarci, anche alla luce del recente crollo che ha interessato una porzione del belvedere sul tetto del palazzo, riaccendendo i riflettori sullo stato dell'immobile e sulla preziosa (ma trascurata) villa che lo circonda.
Datata XVIII secolo, Villa Bonelli possiede un potenziale invidiabile che, tuttavia, non viene sfruttato al massimo della sua offerta. Passeggiando tra i suoi vicoli, costeggiati da folti alberi, ci si imbatte in qualche anziano signore, intento a godere della frescura, o in qualche genitore, che desidera far respirare al suo piccolo l'aria della natura invece che dargli tra le mani qualsiasi strumento tecnologico. Ma, in sostanza, come può Villa Bonelli ritornare al suo antico splendore e trasformarsi da luogo semi-periferico in uno dei punti simbolici di cui la città possa farsi vanto?
Entrando, ci si trova subito catapultati in un'area verde in cui la natura domina incontrastata. Forse anche troppo, se si contano le erbacce che hanno assalito le ormai diroccate fontane. Il palazzo della Villa risulta in condizioni rovinose, con intonaco che rischia di cadere al minimo soffio di vento e colori devitalizzati. Un piccolo parco con qualche giostra per i più piccoli, rinnovate nel 2019, ma che fa subito pensare che si potrebbe fare molto di più con i 22.500 metri quadri a disposizione.
Insomma, la fatiscenza odierna non ha nulla a che vedere con quello che la Villa rappresentava qualche secolo addietro, e sembra che sia caduto nel vuoto il progetto di riqualificazione presentato da Italia Nostra. In passato la villa è stata cornice di eventi pubblici, come la gara di Orienteering ospitata nell'ottobre 2022, o "R-estate all'infanzia" nel settembre 2021; o ancora, volgendo lo sguardo all'ormai lontano 2015, il presepe realizzato dall'Amministrazione comunale in collaborazione con diverse associazioni e con la Bar.S.A. Sarebbe forse il momento di ripristinare queste iniziative, o affidare la promozione della Villa a nuove associazioni e nuove organizzazioni?
Alcune idee che potrebbero renderla più accattivante? Ad esempio un'area riservata agli amici a quattro zampe, oppure uno spazio per allestire picnic in buona compagnia; mercatini nel periodo natalizio, spettacoli durante l'estate. Tante le possibilità da poter sfruttare. E la ristrutturazione del secolare palazzo permetterebbe di realizzare visite guidate, in nome della cultura di cui la nostra città è ricca.
Ma la parola ai lettori. Quali sono le vostre proposte per far germogliare nuovamente questo fiore ormai quasi appassito? Quale la linfa che possa salvare uno dei tanti gioielli dei quali potremmo disporre per il nostro tempo libero? Le vostre idee potrebbero essere la scintilla che accenderà un grande fuoco; e forse Villa Bonelli potrà essere salvata anche grazie all'attenzione e alla premura che le rivolgiamo noi come cittadini.
Datata XVIII secolo, Villa Bonelli possiede un potenziale invidiabile che, tuttavia, non viene sfruttato al massimo della sua offerta. Passeggiando tra i suoi vicoli, costeggiati da folti alberi, ci si imbatte in qualche anziano signore, intento a godere della frescura, o in qualche genitore, che desidera far respirare al suo piccolo l'aria della natura invece che dargli tra le mani qualsiasi strumento tecnologico. Ma, in sostanza, come può Villa Bonelli ritornare al suo antico splendore e trasformarsi da luogo semi-periferico in uno dei punti simbolici di cui la città possa farsi vanto?
Entrando, ci si trova subito catapultati in un'area verde in cui la natura domina incontrastata. Forse anche troppo, se si contano le erbacce che hanno assalito le ormai diroccate fontane. Il palazzo della Villa risulta in condizioni rovinose, con intonaco che rischia di cadere al minimo soffio di vento e colori devitalizzati. Un piccolo parco con qualche giostra per i più piccoli, rinnovate nel 2019, ma che fa subito pensare che si potrebbe fare molto di più con i 22.500 metri quadri a disposizione.
Insomma, la fatiscenza odierna non ha nulla a che vedere con quello che la Villa rappresentava qualche secolo addietro, e sembra che sia caduto nel vuoto il progetto di riqualificazione presentato da Italia Nostra. In passato la villa è stata cornice di eventi pubblici, come la gara di Orienteering ospitata nell'ottobre 2022, o "R-estate all'infanzia" nel settembre 2021; o ancora, volgendo lo sguardo all'ormai lontano 2015, il presepe realizzato dall'Amministrazione comunale in collaborazione con diverse associazioni e con la Bar.S.A. Sarebbe forse il momento di ripristinare queste iniziative, o affidare la promozione della Villa a nuove associazioni e nuove organizzazioni?
Alcune idee che potrebbero renderla più accattivante? Ad esempio un'area riservata agli amici a quattro zampe, oppure uno spazio per allestire picnic in buona compagnia; mercatini nel periodo natalizio, spettacoli durante l'estate. Tante le possibilità da poter sfruttare. E la ristrutturazione del secolare palazzo permetterebbe di realizzare visite guidate, in nome della cultura di cui la nostra città è ricca.
Ma la parola ai lettori. Quali sono le vostre proposte per far germogliare nuovamente questo fiore ormai quasi appassito? Quale la linfa che possa salvare uno dei tanti gioielli dei quali potremmo disporre per il nostro tempo libero? Le vostre idee potrebbero essere la scintilla che accenderà un grande fuoco; e forse Villa Bonelli potrà essere salvata anche grazie all'attenzione e alla premura che le rivolgiamo noi come cittadini.