La città
Vigili del Fuoco sotto sfratto, il Ministero non paga il fitto
Tante promesse, nessun risultato
Barletta - venerdì 27 marzo 2015
Nel mese di dicembre 2013, era ripartito l'iter del progetto di realizzazione del nuovo Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, presso l'ex mattatoio comunale di Barletta, ed era stata espressa la disponibilità dell'Amministrazione Comunale alla ripresa dell'iter del progetto preliminare, istruito nel 2005 e trasmesso dal Ministero dell'Interno al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa al Comune di Barletta, in data 20.12.2008. Il riavvio della procedura era stato concordato nel mese di dicembre 2013 in un incontro a Palazzo di Città tra il Sindaco, il Prefetto, il Direttore dell'Ispettorato Regionale dei Vigili del Fuoco della Regione Puglia, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari e il Delegato del Ministero dell'Interno, trovando conferma in un successivo incontro pubblico proprio alla presenza dell'onorevole Gianpiero Bocci.
A distanza di circa un anno dalle dichiarazioni del sottosegretario al Ministero dell'Interno, on. Gianpiero Bocci (Pd), sulla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco presso l'area dell'ex mattatoio della città di Barletta, il 15 dicembre 2014 lo stesso on. Bocci, dopo un incontro in Prefettura, ha effettuato una visita presso la caserma accompagnato dal Prefetto della Bat, Clara Minerva, dal Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, dal Consigliere Regionale Ruggiero Mennea, dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari Ciani e da altre istituzioni locali e provinciali.
Nell'occasione, la CGIL portò all'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica le problematiche relative all'inadeguatezza dell'attuale struttura adibita a caserma dei Vigili del Fuoco a Barletta che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori ed il servizio ai cittadini.
Pur avendo le istituzioni sempre mostrato, insieme ai rappresentanti locali e regionali del territorio, sensibilità a voler risolvere la problematica è necessario che si concretizzino prima possibile gli impegni assunti rispetto alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco presso l'area pubblica dell'ex mattatoio della città di Barletta, anche in virtù delle delibere di Giunta e di Consiglio Comunale che si sono espresse in tal senso. Il proprietario dell'immobile, che non percepisce i canoni di locazione dal Ministero dell'Interno da più di due anni, assistito dall'avv. Carmen Craca, ha proposto dinanzi al Tribunale di Trani una intimazione di sfratto per morosità e richiesta di emissione di decreto ingiuntivo per il pagamento dei canoni di locazione maturati e non pagati dal Ministero. Il Giudice del Tribunale di Trani, dott. Mario Avenia, ha accolto la domanda e ha emesso l'ordinanza per il rilascio dell'immobile fissando per la esecuzione la data del 30 maggio prossimo, emettendo contemporaneamente decreto ingiuntivo per il recupero dei canoni di locazione non pagati.
Il proprietario si è visto costretto a ricorrere alla magistratura civile, perché risulta creditore di una somma pari a 170.000 euro e contemporaneamente privato della disponibilità dell'immobile. Il 30 maggio, il distaccamento dovrà lasciare l'immobile con tutti gli uomini e i mezzi, in un momento in cui l'intero territorio provinciale ha necessità di questo importante presidio di sicurezza per i cittadini, visto anche il notevole impegno e la mole di lavoro che il distaccamento di Barletta con tutte le risorse assegnate (seppur carenti) svolge con dedizione, responsabilità e senso di appartenenza al servizio della collettività.
A distanza di circa un anno dalle dichiarazioni del sottosegretario al Ministero dell'Interno, on. Gianpiero Bocci (Pd), sulla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco presso l'area dell'ex mattatoio della città di Barletta, il 15 dicembre 2014 lo stesso on. Bocci, dopo un incontro in Prefettura, ha effettuato una visita presso la caserma accompagnato dal Prefetto della Bat, Clara Minerva, dal Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, dal Consigliere Regionale Ruggiero Mennea, dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari Ciani e da altre istituzioni locali e provinciali.
Nell'occasione, la CGIL portò all'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica le problematiche relative all'inadeguatezza dell'attuale struttura adibita a caserma dei Vigili del Fuoco a Barletta che mette a rischio la sicurezza dei lavoratori ed il servizio ai cittadini.
Pur avendo le istituzioni sempre mostrato, insieme ai rappresentanti locali e regionali del territorio, sensibilità a voler risolvere la problematica è necessario che si concretizzino prima possibile gli impegni assunti rispetto alla costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco presso l'area pubblica dell'ex mattatoio della città di Barletta, anche in virtù delle delibere di Giunta e di Consiglio Comunale che si sono espresse in tal senso. Il proprietario dell'immobile, che non percepisce i canoni di locazione dal Ministero dell'Interno da più di due anni, assistito dall'avv. Carmen Craca, ha proposto dinanzi al Tribunale di Trani una intimazione di sfratto per morosità e richiesta di emissione di decreto ingiuntivo per il pagamento dei canoni di locazione maturati e non pagati dal Ministero. Il Giudice del Tribunale di Trani, dott. Mario Avenia, ha accolto la domanda e ha emesso l'ordinanza per il rilascio dell'immobile fissando per la esecuzione la data del 30 maggio prossimo, emettendo contemporaneamente decreto ingiuntivo per il recupero dei canoni di locazione non pagati.
Il proprietario si è visto costretto a ricorrere alla magistratura civile, perché risulta creditore di una somma pari a 170.000 euro e contemporaneamente privato della disponibilità dell'immobile. Il 30 maggio, il distaccamento dovrà lasciare l'immobile con tutti gli uomini e i mezzi, in un momento in cui l'intero territorio provinciale ha necessità di questo importante presidio di sicurezza per i cittadini, visto anche il notevole impegno e la mole di lavoro che il distaccamento di Barletta con tutte le risorse assegnate (seppur carenti) svolge con dedizione, responsabilità e senso di appartenenza al servizio della collettività.