La città
Via Romanelli, dove i residenti fanno "giustizia" (e pulizia) da sè
La spazzatura degli scorsi giorni rimossa dagli abitanti della zona. "La situazione resta insostenibile, aiutateci"
Barletta - lunedì 20 maggio 2013
20.48
Dove non arriva la prontezza della locale amministrazione e la civiltà degli abitanti di una parte della città, arrivano le forze dei comuni cittadini. Sembra questo il messaggio che arriva da via Luigi Romanelli, nuova Zona 167, periferia ovest di Barletta, distretto popoloso e ricco di palazzi freschi di costruzione (e spesso in attesa di completamento), ma altrettanto colmo di disagi, a più riprese segnalati dagli stessi residenti attraverso la sezione iReport del nostro portale. Fino a qualche giorno fa gli abitanti della strada intitolata al medico barlettano, già direttore dell'ospedale civile di Barletta, erano costretti a convivere con una vera e propria discarica a cielo aperto. I cassonetti si trovano in Via Lattanzio, a discreta distanza, e spesso con questa giustificazione alcuni "benpensanti" residenti lasciavano i rifiuti a terra pur di non fare 300 metri, gli stessi cittadini che hanno comprato la casa con tanti sacrifici e regolarmente pagheranno la tassa sui rifiuti solidi urbani.
Camminare per questa via del quartiere Patalini fino ai giorni scorsi risultava impresa praticamente impossibile: oltre all'asfalto ancora inesistente e alle conseguenti intemperie affrontate dagli pneumatici dei malcapitati guidatori, una abnorme presenza di rifiuti caratterizzava via Romanelli. Una situazione insostenibile alla quale negli scorsi giorni di pioggia, la mancata collocazione dei tombini aveva facilitato lo scorrere dell'acqua che, già piuttosto sporca, ha poi stagnato lungo i bordi delle strade.
Il primo passo, in attesa di provvedimenti da parte di chi sarà legittimato a governare la città, è arrivato per mano (ed è il caso di dirlo) di alcuni abitanti di buon animo: evidentemente esasperati dalla situazione, sabato pomeriggio una decina di residenti ha prima apposto cartelli per palazzi e strade, invitando tutti a osservare le minime norme di igiene e pulizia. A seguire gli stessi hanno raccolto tutta la sporcizia, ripulendo la via e portando tutto negli appositi cassonetti, laddove le minime norme di convivenza civile imporrebbero. Ma così non basta, non può bastare: "La situazione resta paradossale, non possiamo lottare per un diritto che è già nostro, aiutateci" ci dice un residente in una apparentemente placida domenica pomeriggio. Un urlo di aiuto per l'igiene urbana: inaccettabile nel 2013.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Camminare per questa via del quartiere Patalini fino ai giorni scorsi risultava impresa praticamente impossibile: oltre all'asfalto ancora inesistente e alle conseguenti intemperie affrontate dagli pneumatici dei malcapitati guidatori, una abnorme presenza di rifiuti caratterizzava via Romanelli. Una situazione insostenibile alla quale negli scorsi giorni di pioggia, la mancata collocazione dei tombini aveva facilitato lo scorrere dell'acqua che, già piuttosto sporca, ha poi stagnato lungo i bordi delle strade.
Il primo passo, in attesa di provvedimenti da parte di chi sarà legittimato a governare la città, è arrivato per mano (ed è il caso di dirlo) di alcuni abitanti di buon animo: evidentemente esasperati dalla situazione, sabato pomeriggio una decina di residenti ha prima apposto cartelli per palazzi e strade, invitando tutti a osservare le minime norme di igiene e pulizia. A seguire gli stessi hanno raccolto tutta la sporcizia, ripulendo la via e portando tutto negli appositi cassonetti, laddove le minime norme di convivenza civile imporrebbero. Ma così non basta, non può bastare: "La situazione resta paradossale, non possiamo lottare per un diritto che è già nostro, aiutateci" ci dice un residente in una apparentemente placida domenica pomeriggio. Un urlo di aiuto per l'igiene urbana: inaccettabile nel 2013.
(Twitter: @GuerraLuca88)