Via Andria, accolto ricorso per l'accesso agli atti del comitato della zona 167
«Una storia che si trascina oramai stancamente da oltre 4 anni, gravando sulle tasche e sulla pazienza dei cittadini»
E' notizia delle ultime ore di un ulteriore atto di insensato "scaricabarile" del Sindaco che tenta di riversare ogni responsabilità del nuovo, ma ampiamente prevedibile ritardo della consegna dei lavori, su RFI (Rete Ferroviaria Italiana), titolare del progetto, a poche ore da un altro deprecabile "scaricabarile" ad opera, questa volta, della presidente della commissione istituita ad hoc in seno al consiglio comunale, la quale ha rimandato la responsabilità della assoluta mancanza di efficacia della stessa commissione ai componenti espressione della maggioranza del consiglio comunale.
Noi del Comitato di zona della 167 l'avevamo definito un vero e proprio "psicodramma", una sceneggiata che ha indotto i cittadini a voler capire meglio le criticità, provvedendo per proprio conto, dopo aver riscontrato una totale mancanza di capacità, forse volontà, inerzie varie e bassissimo interesse reale all'interesse collettivo, chiedendo un "accesso agli atti" al Comune di Barletta che, per mezzo di una nota del dirigente del settore edilizia, ing. Lomoro con prot.76122 del 06/10/2023, si premurava di respingere con debolissime motivazioni, costringendo i cittadini liberi, rappresentati dal Comitato di zona 167, a ricorrere alla competente Commissione per l'Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che con nota DICA 0034797 P-4.8.1.8.3 del 28/11/2023 accoglieva il ricorso invitando l'Amministrazione del Comune di Barletta ad adempiere considerando fondato il ricorso proposto dal ricorrente Comitato.
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – Commissione per l'Accesso ai documenti amministrativi
"Il ricorso è fondato e meritevole di essere accolto poiché l'Associazione vanta un interesse qualificato all'accesso richiesto apparendo rientrare nella fattispecie del "cittadini residente" – al quale l'Associazione avente sede nel medesimo Comune viene equiparata. Tale accesso è regolato dalla disciplina speciale di cui a art.10 comma 1 del Dlgs 267/200 che sancisce espressamente il diritto dei cittadini ad accedere a tutti gli atti dell'amministrazione comunale e provinciale (ad eccezione di quelli riservati per espresso indicazione di legge o per effetto di una temporanea e motivata dichiarazione del sindaco o del presidente della provincia che ne vieti l'esibizione) senza alcuna indicazione delle motivazioni della richiesta."
Avevamo, altresì già dichiarato a mezzo stampa che avremmo atteso l'esito del ricorso a cui ci saremmo in ogni caso attenuti, così come avrebbe fatto anche il Comune di Barletta che invitiamo a mettere a disposizione dei cittadini ogni documento oggetto della richiesta in suo possesso.
E' certamente costato fatica, in qualità di cittadini barlettani, fare ricorso ad una autorità sovraordinata perché vi era contemplata la possibilità, affatto remota, che l'intera città avrebbe rischiato una figuraccia in quanto l'esito favorevole al ricorso di semplici cittadini organizzati avrebbe certificato tutta la incapacità della classe dirigente della Città di Barletta che ha assuefatto, altresì, la cittadinanza ad un teatrino che si vuole definire della politica, anche se con la politica, intesa nell'accezione più nobile, non ha proprio nulla a che spartire».