La città
Uso improprio della piscina al Parco dell'Umanità, le scuse dell'impresa
«Non erano rom ma i familiari del custode»
Barletta - lunedì 6 luglio 2015
18.29
Oggi non si parlava d'altro sui social network: tantissimi cittadini indignati hanno condiviso e commentato la fotografia che immortalava un'intera famiglia nella piscina del Parco dell'Umanità non ancora inaugurato. Il cittadino che ha lanciato il "caso" ha inviato la segnalazione a BarlettaViva, e dopo innumerevoli prese di posizione da parte di consiglieri comunali e assessori, è arrivato poco fa un comunicato stampa ufficialmente diramato dal Comune di Barletta, in cui si legge: "Scuse alla città sono state presentate dai rappresentanti della società COGER – Costruzioni Generali e Restauri, impresa appaltatrice dei lavori del Parco dell'Umanità dell'asse attrezzato della 167 a Barletta, a seguito di quanto accaduto domenica pomeriggio nello specchio d'acqua all'interno del cantiere dell'area in cui si stanno ultimando i lavori per dotare la zona di verde e punti di incontro e socialità.
In una lettera inviata al sindaco Pasquale Cascella e all'assessore Azzurra Pelle, che avevano chiesto conto di quanto accaduto nell'area di cantiere, segnalato su alcuni social network, e richiamato al rispetto dei disciplinari contrattuali, il responsabile del cantiere ha precisato che «non vi è stato in alcun modo accesso da parte di estranei» e, in particolare, che «non si trattava assolutamente di una famiglia Rom», bensì di familiari del custode il quale ha ritenuto «erroneamente» di poter passare la calda giornata della domenica in compagnia dei propri familiari. Il «comportamento assolutamente inadeguato e rispettoso» è stato censurato dall'azienda che ha richiamato il proprio dipendente ai suoi doveri e ha assicurato all'Amministrazione comunale che «comportamenti inappropriati e lesivi» dell'immagine della città di Barletta «non si verificheranno più»".
In una lettera inviata al sindaco Pasquale Cascella e all'assessore Azzurra Pelle, che avevano chiesto conto di quanto accaduto nell'area di cantiere, segnalato su alcuni social network, e richiamato al rispetto dei disciplinari contrattuali, il responsabile del cantiere ha precisato che «non vi è stato in alcun modo accesso da parte di estranei» e, in particolare, che «non si trattava assolutamente di una famiglia Rom», bensì di familiari del custode il quale ha ritenuto «erroneamente» di poter passare la calda giornata della domenica in compagnia dei propri familiari. Il «comportamento assolutamente inadeguato e rispettoso» è stato censurato dall'azienda che ha richiamato il proprio dipendente ai suoi doveri e ha assicurato all'Amministrazione comunale che «comportamenti inappropriati e lesivi» dell'immagine della città di Barletta «non si verificheranno più»".