Scuola e Lavoro
«Una legge a difesa del crocifisso nelle aule scolastiche»
Il consiglio provinciale approva all'unanimità il documento. Interventi di Francesco Di Feo e Pompeo Camero
BAT - sabato 9 ottobre 2010
Un ordine del giorno per l'apposizione del crocifisso nelle aule scolastiche, con il quale si chiede ai presidenti di Camera e Senato di indire una legge a difesa del simbolo delle radici cristiane, è stato approvato stamani in consiglio provinciale su richiesta del Consigliere Francesco Di Feo.
«Lo Stato italiano e uno stato laico e non confessionale - si legge nel documento approvato -, le cui radici giudaico - cristiane sono parte integrante della sua storia ed il crocifisso, che è il simbolo per eccellenza di tali radici, incarna tutti i valori sociologici, umani, storici e culturali». In Italia, tuttavia, non esistono fonti legislative che impongano l'esposizione del crocifisso. Inoltre, dopo la recente udienza della Corte di Strasburgo, la Grande Camera della Corte Europea dei diritti dell'uomo deciderà nei prossimi mesi la legittimità o meno di esporre il simbolo della cristianità nei luoghi pubblici, al punto che la presenza del crocifisso nella aule, negli ospedali, nei tribunali ed in tutte le istituzioni è posta a serio rischio e con essa anche le radici dello Stato Italiano e dell'Europa.
Pertanto, il consiglio provinciale ha unanimemente impegnato il presidente della provincia di Barletta, Andria, Trani Francesco Ventola a farsi promotore presso il Governo ed il Parlamento, richiedendo al Ministro degli Esteri, al Ministro delle Politiche Europee ed ai Presidenti di Camera e Senato di promuovere una legge che salvaguardi il crocifisso, simbolo di primaria importanza per l'intero Paese in quanto portatore di valori inestimabili».
Sull'ordine del giorno presentato dal consigliere Di Feo ed approvato dal consiglio provinciale, è intervenuto in aula l'assessore provinciale alla pubblica istruzione Pompeo Camero. «Il crocifisso è simbolo della nostra storia e della cultura italiana e di conseguenza dell'identità del Paese - ha affermato Camero -. E' il simbolo dei principi di eguaglianza, libertà e tolleranza e del secolarismo dello Stato, nonché dell'identità cristiana dell'Italia e dell'Europa».
«Lo Stato italiano e uno stato laico e non confessionale - si legge nel documento approvato -, le cui radici giudaico - cristiane sono parte integrante della sua storia ed il crocifisso, che è il simbolo per eccellenza di tali radici, incarna tutti i valori sociologici, umani, storici e culturali». In Italia, tuttavia, non esistono fonti legislative che impongano l'esposizione del crocifisso. Inoltre, dopo la recente udienza della Corte di Strasburgo, la Grande Camera della Corte Europea dei diritti dell'uomo deciderà nei prossimi mesi la legittimità o meno di esporre il simbolo della cristianità nei luoghi pubblici, al punto che la presenza del crocifisso nella aule, negli ospedali, nei tribunali ed in tutte le istituzioni è posta a serio rischio e con essa anche le radici dello Stato Italiano e dell'Europa.
Pertanto, il consiglio provinciale ha unanimemente impegnato il presidente della provincia di Barletta, Andria, Trani Francesco Ventola a farsi promotore presso il Governo ed il Parlamento, richiedendo al Ministro degli Esteri, al Ministro delle Politiche Europee ed ai Presidenti di Camera e Senato di promuovere una legge che salvaguardi il crocifisso, simbolo di primaria importanza per l'intero Paese in quanto portatore di valori inestimabili».
Sull'ordine del giorno presentato dal consigliere Di Feo ed approvato dal consiglio provinciale, è intervenuto in aula l'assessore provinciale alla pubblica istruzione Pompeo Camero. «Il crocifisso è simbolo della nostra storia e della cultura italiana e di conseguenza dell'identità del Paese - ha affermato Camero -. E' il simbolo dei principi di eguaglianza, libertà e tolleranza e del secolarismo dello Stato, nonché dell'identità cristiana dell'Italia e dell'Europa».