La città
Un viaggio tra gli stemmi araldici di Barletta
Francesco Pinto scrive un nuovo libro: "Barletta, le pietre nobili"
Barletta - mercoledì 16 marzo 2016
Attraverso la stesura del volume "Barletta, le pietre nobili", lo storico e scrittore Francesco Pinto ha realizzato un nobile elogio alla città di Barletta. Il sentiero tracciato dall'agile penna dello scrittore non ha tuttavia la pretesa di raccontare la storia della città, piuttosto – come ha sottolineato Victor Rivera Magos all'interno della presentazione del libro – «esso si configura come un percorso guidato attraverso gli stemmi araldici conservati in città».
Sfogliando le pagine del volume, si ha come l'impressione di compiere personalmente questo viaggio tra le viuzze e i cortili della città. Ogni stemma, riscoperto dall'autore sulle facciate dei palazzi storici, nel lapidario del castello o nei chiostri delle chiese e dei conventi, è stato fotografato e attentamente studiato. Ci sono stemmi in cui appaiono animali fantastici come grifoni, draghi e sirene dai lunghi capelli. Altri rappresentano corpi naturali quali stelle, luna e sole. Tutti i profili realizzati da Francesco Pinto non sono altro che brevi descrizioni dello stemma e della famiglia a cui apparteneva, seguiti da una piccola ma cospicua nota storica. Data la sua semplicità, il libro può essere letto e apprezzato da chiunque. La studio mostra al cittadino barlettano «l'identità che la città si è data nel tempo; quella che resta impressa sulla "pietra nobile"» sono queste le parole adoperate dal primo cittadino Pasquale Cascella per raccontare il suddetto lavoro. Tuttavia, nonostante si creda che "le nobili pietre" siano da associare alle sole famiglie facoltose della città della Disfida, il lettore presto si accorgerà come gli stemmi possano appartenere anche a famiglie del ceto mercantile e dunque borghese.
«Mancava sino a oggi – scrive lo stesso Francesco Pinto - una rassegna così cospicua che racchiudesse un vastissimo ed esauriente campionario di armi gentilizie, segno distintivo delle numerose famiglie che hanno dato lustro alla città di Barletta». Il libro è acquistabile nelle librerie di Barletta, mentre i precedenti testi scritti da Pinto sono sempre consultabili gratuitamente alla biblioteca comunale "Loffredo".
Sfogliando le pagine del volume, si ha come l'impressione di compiere personalmente questo viaggio tra le viuzze e i cortili della città. Ogni stemma, riscoperto dall'autore sulle facciate dei palazzi storici, nel lapidario del castello o nei chiostri delle chiese e dei conventi, è stato fotografato e attentamente studiato. Ci sono stemmi in cui appaiono animali fantastici come grifoni, draghi e sirene dai lunghi capelli. Altri rappresentano corpi naturali quali stelle, luna e sole. Tutti i profili realizzati da Francesco Pinto non sono altro che brevi descrizioni dello stemma e della famiglia a cui apparteneva, seguiti da una piccola ma cospicua nota storica. Data la sua semplicità, il libro può essere letto e apprezzato da chiunque. La studio mostra al cittadino barlettano «l'identità che la città si è data nel tempo; quella che resta impressa sulla "pietra nobile"» sono queste le parole adoperate dal primo cittadino Pasquale Cascella per raccontare il suddetto lavoro. Tuttavia, nonostante si creda che "le nobili pietre" siano da associare alle sole famiglie facoltose della città della Disfida, il lettore presto si accorgerà come gli stemmi possano appartenere anche a famiglie del ceto mercantile e dunque borghese.
«Mancava sino a oggi – scrive lo stesso Francesco Pinto - una rassegna così cospicua che racchiudesse un vastissimo ed esauriente campionario di armi gentilizie, segno distintivo delle numerose famiglie che hanno dato lustro alla città di Barletta». Il libro è acquistabile nelle librerie di Barletta, mentre i precedenti testi scritti da Pinto sono sempre consultabili gratuitamente alla biblioteca comunale "Loffredo".