Territorio
Un nuovo spazio verde sboccia nel grigio centro di Barletta
Vivi Barletta dona un “green corner” alla città. Un’iniziativa positiva per il nostro ambiente bisognoso di ossigeno
Barletta - lunedì 7 gennaio 2013
11.35
Un' idea maturata nel dicembre 2011, quella di donare un angolo verde alla città di Barletta per soddisfare il suo bisogno di ossigeno, ma anche di speranza. Ed è il caso di dire che le rose son fiorite nella prima e soleggiata domenica del 2013 quando, con l'architetto Stefania Patella, con la responsabile di "Vivi Barletta" Raffaella Porreca Salerno e la partecipazione dell'assessore provinciale all'ambiente Gennaro Cefola, è stata messa in atto una piccola cerimonia per festeggiare la traduzione effettiva di questa bella idea dai risvolti ambientalisti. Grande proposito che si presenta sotto forma di una modesta struttura di acciaio anodizzato, rivestita di acciaio corten e arricchita da conifere e gelsomini.
Il piccolo angolo di verde è localizzato presso il cavalcavia di via Imbriani, all'uscita del sottovia che collega via Monte Grappa con via Vittorio Veneto: un punto centrico per chi passeggia, transita in auto o viaggia in treno, per tutti coloro che, con occhio vivificatore, vorranno apprezzare questo spazio esiguo ma non insignificante per la propria città. Si erge così, sotto la benedizione di Don Michele, il primo progetto di questo tipo nella sesta provincia, non senza polemiche popolari e contese politiche. Dopotutto, è stato fatto un dono alla nostra polis, una parola che identifica un principio che ogni princeps-amministratore e ogni cittadino dovrebbe tenere sempre bene a mente. Una spinta verso l'alto per il territorio di Barletta ormai under ground, non a caso il giardino ha una impostazione verticale, bramosa di raggiungere la vetta con la cooperazione di tutti noi scalatori.
Una valle dai colori promettenti e speranzosi come il verde e il glicine, un fondamento dal quale partire per epurare la nostra città dal grigiore in cui è sommersa ormai da troppo tempo, un terreno fertile in cui poter coltivare i semi dei nostri auspici. Ed è con un forte auspicio che Raffaella Porreca Salerno conclude l'inaugurazione: «Che ciò che pensiamo buono per noi sia utile per tutti». Un nuovo angolo verde è nato: i barlettani sapranno rispettarlo?
Il piccolo angolo di verde è localizzato presso il cavalcavia di via Imbriani, all'uscita del sottovia che collega via Monte Grappa con via Vittorio Veneto: un punto centrico per chi passeggia, transita in auto o viaggia in treno, per tutti coloro che, con occhio vivificatore, vorranno apprezzare questo spazio esiguo ma non insignificante per la propria città. Si erge così, sotto la benedizione di Don Michele, il primo progetto di questo tipo nella sesta provincia, non senza polemiche popolari e contese politiche. Dopotutto, è stato fatto un dono alla nostra polis, una parola che identifica un principio che ogni princeps-amministratore e ogni cittadino dovrebbe tenere sempre bene a mente. Una spinta verso l'alto per il territorio di Barletta ormai under ground, non a caso il giardino ha una impostazione verticale, bramosa di raggiungere la vetta con la cooperazione di tutti noi scalatori.
Una valle dai colori promettenti e speranzosi come il verde e il glicine, un fondamento dal quale partire per epurare la nostra città dal grigiore in cui è sommersa ormai da troppo tempo, un terreno fertile in cui poter coltivare i semi dei nostri auspici. Ed è con un forte auspicio che Raffaella Porreca Salerno conclude l'inaugurazione: «Che ciò che pensiamo buono per noi sia utile per tutti». Un nuovo angolo verde è nato: i barlettani sapranno rispettarlo?