Eventi
Un grido di aiuto contro la violenza sulle donne
Flash-mob per ricordare numeri, nomi e storie delle vittime. Un problema della società, un problema degli uomini
Barletta - domenica 25 novembre 2012
84 nel 2005; 101 nel 2006; 103 nel 2007; 113 nel 2008; 119 nel 2009; 127 nel 2010; 120 nel 2011. Questi i numeri delle donne uccise in Italia per femminicidio, raccolti dalla Casa delle Donne di Bologna. Purtroppo ad oggi, anche in questo anno 2012, le vittime sono ormai già più di 100. Questi i dati, che pesano come un macigno sulla nostra Italia, e che oggi trovano quello spazio, che spesso purtroppo tendono a non avere, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Anche nella nostra provincia, ieri ed oggi, si stanno tenendo varie iniziative a riguardo.
Ieri sera a Barletta, alle spalle della Cattedrale, si è svolto un silenzioso flash-mob, durante il quale sono stati scanditi con forza i numeri di questa violenza, e i nomi e le storie delle donne uccise durante lo scorso anno (elenco che trovato di seguito in allegato, all'interno di una pubblicazione della Casa delle Donne di Bologna). La presenza della cittadinanza sarebbe dovuta essere certamente più numerosa, e con un auspicabile numero consistente anche di uomini. Perché la violenza sulle donne, come spesso si è detto in questi ultimi tempi, è certamente un problema di tutta la società, ma in particolare degli uomini, che devono perciò interrogarsi sul perché, persone del loro stesso sesso possano arrivare a rendersi autori di queste infami atrocità. Ed è il problema di una società, che non riesce ancora ad uscire dalla spirale del maschilismo, e della disparità di genere in tutti i settori che la compongono, dal mondo del lavoro, alle istituzioni.
Nel corso della serata è stato sottolineato l'impegno che viene svolto quotidianamente in Italia dalla rete dei centri antiviolenza, presente a Barletta con l'Osservatorio "Giulia e Rossella" Centro Antiviolenza Onlus, che ha sede in piazza Aldo Moro (piazza Roma) n. 16. Questa mattina, alle 11, si svolgerà, presso la libreria "Penna Blu", la mostra "Quello che le donne non dicono", organizzata assieme al movimento "Se non ora quando", nel corso della quale verrà tracciato un bilancio dell'attività e delle cifre, riguardanti la violenza sulle donne, del Centro Antiviolenza e del Pronto Soccorso di Barletta.
Ieri sera a Barletta, alle spalle della Cattedrale, si è svolto un silenzioso flash-mob, durante il quale sono stati scanditi con forza i numeri di questa violenza, e i nomi e le storie delle donne uccise durante lo scorso anno (elenco che trovato di seguito in allegato, all'interno di una pubblicazione della Casa delle Donne di Bologna). La presenza della cittadinanza sarebbe dovuta essere certamente più numerosa, e con un auspicabile numero consistente anche di uomini. Perché la violenza sulle donne, come spesso si è detto in questi ultimi tempi, è certamente un problema di tutta la società, ma in particolare degli uomini, che devono perciò interrogarsi sul perché, persone del loro stesso sesso possano arrivare a rendersi autori di queste infami atrocità. Ed è il problema di una società, che non riesce ancora ad uscire dalla spirale del maschilismo, e della disparità di genere in tutti i settori che la compongono, dal mondo del lavoro, alle istituzioni.
Nel corso della serata è stato sottolineato l'impegno che viene svolto quotidianamente in Italia dalla rete dei centri antiviolenza, presente a Barletta con l'Osservatorio "Giulia e Rossella" Centro Antiviolenza Onlus, che ha sede in piazza Aldo Moro (piazza Roma) n. 16. Questa mattina, alle 11, si svolgerà, presso la libreria "Penna Blu", la mostra "Quello che le donne non dicono", organizzata assieme al movimento "Se non ora quando", nel corso della quale verrà tracciato un bilancio dell'attività e delle cifre, riguardanti la violenza sulle donne, del Centro Antiviolenza e del Pronto Soccorso di Barletta.