Cronaca
Uccise una 73enne a Vasto, arrestato a Barletta
Si tratta del 36enne marocchino Maataoui Hamid. Bloccato nella nostra città nella notte tra il 26 e il 27 febbraio
Barletta - venerdì 1 marzo 2013
E' stato fermato nella notte tra il 26 e il 27 febbraio a Barletta con le accuse di omicidio e rapina aggravata: per questa ragione i Carabinieri del Comando Provinciale di Vasto hanno arrestato un uomo di nazionalità marocchina, Maataoui Hamid, 36 anni, residente nel vastese dal 2006. Sul 36enne pende l'accusa di omicidio di Michela Strever, la pensionata 73enne trovata morta lo scorso 19 dicembre a Vasto nella sua abitazione: la donna era nascosta da una coperta, con le mani legate e fazzoletti per tapparle la bocca. Un omicidio risultato subito strano, in quanto dall'abitazione della donna furono portati via solo 60 euro.
I militari, come spiegato ieri mattina nella conferenza stampa tenuta dal procuratore Francesco Prete e dal pm Giancarlo Ciano, sono risaliti all'identità dell'assassino attraverso la comparazione del Dna rinvenuto sui fazzoletti che Hamid aveva utilizzato per impedire alla donna di urlare. Sul posto erano poi intervenuti i Ris di Roma: durante le indagini gli uomini del Reparto Investigazioni Scientifiche, è stato trovato un foglio sul quale era riportato un numero di cellulare, rivelatosi poi appartenente all'omicida: il 36enne marocchino ha poi confessato il misfatto davanti ai Carabinieri. Nell'inchiesta risulta ancora indagato il fratello della vittima, Antonio Strever.
I militari, come spiegato ieri mattina nella conferenza stampa tenuta dal procuratore Francesco Prete e dal pm Giancarlo Ciano, sono risaliti all'identità dell'assassino attraverso la comparazione del Dna rinvenuto sui fazzoletti che Hamid aveva utilizzato per impedire alla donna di urlare. Sul posto erano poi intervenuti i Ris di Roma: durante le indagini gli uomini del Reparto Investigazioni Scientifiche, è stato trovato un foglio sul quale era riportato un numero di cellulare, rivelatosi poi appartenente all'omicida: il 36enne marocchino ha poi confessato il misfatto davanti ai Carabinieri. Nell'inchiesta risulta ancora indagato il fratello della vittima, Antonio Strever.