Eventi
Tutti pazzi per Annibale, apre al Castello di Barletta la mostra sull'eroe punico
Giuliano Volpe: «La città entra in una nuova stagione culturale»
Barletta - lunedì 1 agosto 2016
18.47
Apre al pubblico la mostra organizzata in onore del 2232° anniversario della Battaglia di Canne, "Annibale. Un viaggio" che il Castello Svevo di Barletta ospiterà da domani 2 agosto 2016 e che terminerà il 22 gennaio 2017. L'inaugurazione svoltasi nella mattinata di oggi presso la Sala Rossa del Castello ha visto gli interventi del Sindaco Pasquale Cascella, della Prof.ssa Filli Rossi, del Prof. Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e dell'ex Sottosegretario di Stato Bruno Cesario.
La presentazione dell'evento – la cui importanza ha un valore di livello internazionale – è stata affidata al Sindaco Cascella che soffermandosi sulla vicenda di Annibale Barca ed in particolar modo sui risvolti storici di tale personalità sulla vicina Canne – all'epoca sotto giurisdizione romana – ha sostenuto quanto l'esposizione allestita nelle sale della struttura voluta da Federico II, possa assumere significato fondamentale per il panorama culturale, ambientalistico, storico ed artistico della città. «Il progetto si pone come obiettivo quello di rivalutare il territorio della Puglia imperiale» ha sottolineato il primo cittadino, che non ha dimenticato di spiegare come sia nata l'idea di "riportare" il busto del condottiero cartaginese in Puglia. «Tutto è partito da una proposta di alcuni studenti che, quasi per gioco, hanno pensato ad un ideale incontro tra il busto di Annibale conservato presso le Gallerie del Quirinale, e quello di Federico II», idea che col passare del tempo ha visto la propria effettiva realizzazione e che oggi permette alla città di Barletta di farsi vertice del turismo sul Mediterraneo.
Passando per il breve intervento della Prof.ssa Rossi, curatrice della mostra, che ha parlato della volontà di descrivere Annibale sotto un insolito punto di vista culturale ed umano, ha preso la parola il Prof. Volpe che ha analizzato la situazione delle realtà museali nazionali. «E' necessario creare un sistema di poli museali regionali che possa convergere poi in un unico centro nazionale, di cui in Italia non vi è traccia» ha chiosato il Presidente del Consiglio ai Beni Culturali, sostenendo l'importanza di condensare la forza del patrimonio artistico italiano in un grande sforzo che nel futuro potrebbe permettere al Paese non soltanto di ampliare i propri orizzonti culturali ma anche di dar vita a nuove opportunità di lavoro per i più giovani. «Con soddisfazione posso affermare che la città stia entrando in una nuova stagione culturale» ha poi concluso.
La conferenza è poi terminata con le significative parole di Cesario che ha attribuito al viaggio di Annibale una valenza quanto mai attuale, capace di costituire un grande momento di riflessione sulla realtà geo-politica attuale nel bacino del Mare Nostrum ed in Medio Oriente. «Questa mostra serve a dare prestigio non solo alla comunità locale ma anche ad intercettare i flussi turistici internazionali» ha detto l'ex Sottosegretario che poi terminato la conferenza con l'augurio che la mostra possa viaggiare in tutt'Italia, sollecitando quantitativamente e qualitativamente il turismo nazionale.
Tra gli oggetti esposti, alcuni sono stati concessi da diversi poli museali di importanza nazionale e non: dalle terrecotte del Louvre, al Cratere e l'Elefantino del Museo Civico di Foggia, la Stele di Geronio della Soprintendenza Archeologica del Molise, una selezione di monete e l'anello con nodo erculeo del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dalla testa di Eracle del Museo Civico di Lucera, all'Askos Policromo e Morso di Cavallo dell'Antiquarium di Canne, l'Elmo Benacci del Museco Civico Archeologico di Bologna e il corredo da Spina con maschera punica del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Si prosegue poi con l'elmo romano e l'urna in terracotta con coperchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il corredo di guerrieri da Flero della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e l'elmo con iscrizione latina da Pizzighettone del Museo Civico di Cremona insieme all'elefante in terra cotta di epoca tolemaica del Museo Egizio di Torino ed infine la spada con fodero da Remedello, il Torquis da Carpenedolo, la falera di Manerbio e l'elmo da Gottolengo dei Musei Civici di Brescia.
Noi di BarlettaViva siamo riusciti in anteprima a visionare tale mostra così da offrire a voi lettori un assaggio dell'epica esperienza che i visitatori si apprestano a vivere, seguendo la storia del grande condottiero e stratega cartaginese dall'infanzia sino al momento in cui, alla testa di pochi uomini riuscì ad infliggere un'amarissima sconfitta a quello che all'epoca era il più potente esercito del mondo conosciuto, riuscendo a trasformare la netta inferiorità numerica in punto di forza e fulcro della sua grande strategia di guerra. In questi momenti più che mai, la storia insegna e fuori da qualsiasi dialettica legata alla violenza, tale esperienza deve aiutare a comprendere che qualsiasi ostacolo non è mai impossibile da superare se lo si affronti insieme, con tenacia.
La presentazione dell'evento – la cui importanza ha un valore di livello internazionale – è stata affidata al Sindaco Cascella che soffermandosi sulla vicenda di Annibale Barca ed in particolar modo sui risvolti storici di tale personalità sulla vicina Canne – all'epoca sotto giurisdizione romana – ha sostenuto quanto l'esposizione allestita nelle sale della struttura voluta da Federico II, possa assumere significato fondamentale per il panorama culturale, ambientalistico, storico ed artistico della città. «Il progetto si pone come obiettivo quello di rivalutare il territorio della Puglia imperiale» ha sottolineato il primo cittadino, che non ha dimenticato di spiegare come sia nata l'idea di "riportare" il busto del condottiero cartaginese in Puglia. «Tutto è partito da una proposta di alcuni studenti che, quasi per gioco, hanno pensato ad un ideale incontro tra il busto di Annibale conservato presso le Gallerie del Quirinale, e quello di Federico II», idea che col passare del tempo ha visto la propria effettiva realizzazione e che oggi permette alla città di Barletta di farsi vertice del turismo sul Mediterraneo.
Passando per il breve intervento della Prof.ssa Rossi, curatrice della mostra, che ha parlato della volontà di descrivere Annibale sotto un insolito punto di vista culturale ed umano, ha preso la parola il Prof. Volpe che ha analizzato la situazione delle realtà museali nazionali. «E' necessario creare un sistema di poli museali regionali che possa convergere poi in un unico centro nazionale, di cui in Italia non vi è traccia» ha chiosato il Presidente del Consiglio ai Beni Culturali, sostenendo l'importanza di condensare la forza del patrimonio artistico italiano in un grande sforzo che nel futuro potrebbe permettere al Paese non soltanto di ampliare i propri orizzonti culturali ma anche di dar vita a nuove opportunità di lavoro per i più giovani. «Con soddisfazione posso affermare che la città stia entrando in una nuova stagione culturale» ha poi concluso.
La conferenza è poi terminata con le significative parole di Cesario che ha attribuito al viaggio di Annibale una valenza quanto mai attuale, capace di costituire un grande momento di riflessione sulla realtà geo-politica attuale nel bacino del Mare Nostrum ed in Medio Oriente. «Questa mostra serve a dare prestigio non solo alla comunità locale ma anche ad intercettare i flussi turistici internazionali» ha detto l'ex Sottosegretario che poi terminato la conferenza con l'augurio che la mostra possa viaggiare in tutt'Italia, sollecitando quantitativamente e qualitativamente il turismo nazionale.
Tra gli oggetti esposti, alcuni sono stati concessi da diversi poli museali di importanza nazionale e non: dalle terrecotte del Louvre, al Cratere e l'Elefantino del Museo Civico di Foggia, la Stele di Geronio della Soprintendenza Archeologica del Molise, una selezione di monete e l'anello con nodo erculeo del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dalla testa di Eracle del Museo Civico di Lucera, all'Askos Policromo e Morso di Cavallo dell'Antiquarium di Canne, l'Elmo Benacci del Museco Civico Archeologico di Bologna e il corredo da Spina con maschera punica del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Si prosegue poi con l'elmo romano e l'urna in terracotta con coperchio del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, il corredo di guerrieri da Flero della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e l'elmo con iscrizione latina da Pizzighettone del Museo Civico di Cremona insieme all'elefante in terra cotta di epoca tolemaica del Museo Egizio di Torino ed infine la spada con fodero da Remedello, il Torquis da Carpenedolo, la falera di Manerbio e l'elmo da Gottolengo dei Musei Civici di Brescia.
Noi di BarlettaViva siamo riusciti in anteprima a visionare tale mostra così da offrire a voi lettori un assaggio dell'epica esperienza che i visitatori si apprestano a vivere, seguendo la storia del grande condottiero e stratega cartaginese dall'infanzia sino al momento in cui, alla testa di pochi uomini riuscì ad infliggere un'amarissima sconfitta a quello che all'epoca era il più potente esercito del mondo conosciuto, riuscendo a trasformare la netta inferiorità numerica in punto di forza e fulcro della sua grande strategia di guerra. In questi momenti più che mai, la storia insegna e fuori da qualsiasi dialettica legata alla violenza, tale esperienza deve aiutare a comprendere che qualsiasi ostacolo non è mai impossibile da superare se lo si affronti insieme, con tenacia.