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Politica

Turbolenze in consiglio, Cascella apprezza il gesto di Alfarano

Il sindaco lancia l'ultimatum: «Chiudere questa fase sregolata o interrompere la consiliatura»

«La manovra di salvaguardia degli equilibri è stata approvata e, quindi, il percorso del bilancio è potuto giungere a compimento consolidando la tenuta finanziaria della città di Barletta ed evitando lo scioglimento del Consiglio comunale. Il compito è stato assolto, sia pure con il voto di una maggioranza che non corrisponde – bisogna avere l'onestà di riconoscerlo – alla coalizione politica che ha ricevuto il mandato dagli elettori». Così il commento del primo cittadino Pasquale Cascella dopo i lavori del consiglio comunale del 25 luglio, dando una personale risposta alla polemica che le opposizioni hanno sollevato nei confronti di Alfarano.

«La parte del bicchiere mezza piena richiama il senso di responsabilità istituzionale, ma la parte mezza vuota induce a non rimuovere i problemi politici che continuano ad appalesarsi rendendo, ora per una ragione ora per un'altra (persino con o senza giustificazioni), la maggioranza non autosufficiente. E' evidente l'effetto di un sommovimento politico che non risparmia nessuno schieramento, visto che né la maggioranza né l'opposizione possono oggi riconoscersi nella composizione del Consiglio scaturita dal risultato elettorale. Tanto più anacronistica si rivela essere una dialettica politica che si affida alla sterile conta del numero legale, anziché misurarsi sui problemi aperti in città. E' per questo che, quando i 17 voti che pure la maggioranza aveva si sono improvvidamente ridotti a 16, ed è stato addirittura l'antagonista candidato sindaco, rimanendo in aula, a consentire il definitivo varo del bilancio, ho ritenuto di apprezzare il senso istituzionale dell'atto compiuto. Ma, al tempo stesso, di tornare a chiedere a tutti - anzitutto a me stesso e alla parte politica a cui sono legato - un chiarimento di fondo: siamo di fronte a un bivio politico in cui assumere o la responsabilità di interrompere consapevolmente la consiliatura o di passare a programmare gli interventi necessari per chiudere questa fase confusa e sregolata e aprire la strada a una nuova classe dirigente per la città della Disfida?

Ci si misuri su questo. Ci si confronti apertamente, da subito, sulle opzioni politiche da costruire e mettere in campo da qui a 2 anni, senza recriminazioni e pregiudiziali. A quest'opera l'Amministrazione intende offrire il proprio contributo non arrendendosi alla destabilizzazione e senza cedere al logoramento, ma assolvendo alla propria parte, finché sarà possibile. Come con il varo nella prossima riunione di giunta del Documento Preliminare Programmatico al Piano Urbanistico Generale e gli altri provvedimenti che potranno consentire alla città di Barletta di partecipare al bando per la rigenerazione urbana. Lo faremo con la serena coscienza di onorare il mandato degli elettori».
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