“Truffe, non lasciarti raggirare”: il progetto realizzato dalla Uil Pensionati Puglia
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“Truffe non lasciarti raggirare”: il progetto realizzato dalla Uil Pensionati Puglia

A Barlella tappa della rassegna di incontri per prevenire le truffe e i raggiri agli anziani

Si è tenuta giovedì Barletta la quinta tappa della settimana itinerante di prevenzione e sensibilizzazione contro le truffe ed i raggiri agli anziani dal titolo: "Truffe non lasciarti raggirare". Il progetto, ideato e realizzato dalla Uil Pensionati Puglia con il patrocinio dell'INPS Regionale, ha l'obiettivo di informare ed educare le persone anziane sui rischi legati alle principali truffe che nel quotidiano si trovano a dover affrontare.

Nell'ultimo periodo a Barletta sono state 200 le denunce presentate ai carabinieri, ma stando ai dati solo il 47% sporge denuncia. Molti provano vergogna, hanno timore di essere rimproverati dai propri figli e nipoti che magari li avevano avvisati e messi in guardia dai tentativi di truffe; altri invece non denunciano per paura di ripercussioni personali e sui propri familiari.

Le pene per questi tipi di reati molto spesso non sono severe ed adeguate al danno che le vittime subiscono; un danno che non è solo di natura economica, ma influisce anche sulla salute e sull'impatto psicologico del truffato.

Gli anziani purtroppo sono le vittime preferite dei truffatori perché più fragili e vulnerabili, a causa dell'età, della poca dimestichezza nell'utilizzo delle nuove tecnologie. Ma la causa principale è sicuramente la solitudine delle persone anziane che determina una maggiore facilità di subire truffe e raggiri.

Ai nostri microfoni la segretaria generale Uil pensionati Puglia, Tiziana Carella: "Con questi incontri di prevenzione e sensibilizzazione abbiamo fornito ai nostri amici anziani gli strumenti per riconoscere le possibili truffe, abbiamo dato alcuni consigli per affrontarle e non cadere vittime di questi reati.

Il primo consiglio importante è chiamare le forze dell'ordine, poi sicuramente non aprire mai la porta agli sconosciuti e non consegnare somme di denaro o oggetti personali preziosi.

Con la nostra iniziativa abbiamo voluto costruire una rete di protezione sociale con tutte le istituzioni e gli enti interessati a partire dall'INPS, dalle forze dell'ordine, le ASL, i comuni e gli enti del terzo settore".
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