Associazioni
Troppi treni della speranza, insorgono i pendolari di Barletta
«Tutti hanno diritto a una mobilità sostenibile efficiente e integrata»
Barletta - lunedì 5 settembre 2016
Comunicato Stampa
Domani è convocato il Consiglio Regionale, e tra i punti all'ordine del giorno ve ne è uno che ha una importante rilevanza per la mobilità di ogni cittadino/a, che sia pendolare o meno, con oggetto: Relazione dell'Assessore Giannini Giovanni sul tema: "Situazione del Trasporto pubblico locale in Puglia: prospettive e criticità". Un servizio che se ben funzionante è una valida e giusta alternativa all'auto soprattutto negli spostamenti dalla città in cui si risiede a quelle viciniori. Chi non ha mai preso un autobus o un treno del trasporto pubblico locale? Da questo spunto parte la riflessione del gruppo "Pendolari Barletta", movimento spontaneo di cittadini costretti a viaggiare per motivi di lavoro e che esprimono tutta la loro indignazione per la carente situazione del trasporto locale.
«Se ci si focalizza sul trasporto ferroviario ad esempio; sono in centinaia, se non migliaia, i lavoratori e gli studenti oltre che viaggiatori occasionali che si muovono da Barletta verso Bari con Trenitalia, numeri aumentati, per il tragico evento del 12/07/2016 sulla linea della Ferrotramviaria, perché in molti sono costretti ad utilizzare questa linea per raggiungere Bari Centrale e di qui l'aeroporto di Palese con la Ferrotramviaria. Il contratto di servizio tra Regione Puglia e Trenitalia è scaduto in data 31/12/2015 e si è in attesa della firma del nuovo; si spera il prima possibile magari con il nuovo orario 2016/2017. Questo ritardo, ad esempio in assenza di programmazione, ha tenuto fuori la nostra Regione dalla possibile fornitura di 500 nuovi e modernissimi treni che saranno distribuiti tra diverse regioni di Italia; Emilia Romagna in primis. Si tenga presente che, anche con il caldo capita ancora di ritrovarsi treni a due piani degli anni 80 senza aria condizionata.
Nel dicembre 2015 è stato firmato un accordo quadro tra Regione e RFI, che per quanto previsto su carta permetterebbe un netto miglioramento negli spostamenti su rotaia, abbattendo i tempi di percorrenza ed aumentandone le frequenze, attirando nuovi viaggiatori che utilizzano l'auto. L'accordo prevede nuove offerte di servizi sulla direttrice Adriatica, linee Foggia - Bari e Bari – Lecce: treni cadenzati ogni 60 minuti, potenziati nelle ore di punta; treni cadenzati ogni 30 minuti fra Barletta e Fasano, ogni 15 minuti nell'area metropolitana di Bari, da Molfetta a Monopoli. Quindi si avranno treni regionali veloci, treni suburbani che raggiungerebbero più velocemente il capoluogo di regione saltando le fermate di Giovinazzo, Bari S. Spirito, Bari Palese-Macchie e Bari Z.I. servite da un servizio metropolitano il cui interscambio è a Molfetta e Bari Centrale per chi dovesse raggiungere queste località nelle due direttrici. Tradotto, dagli attuali 50-55 minuti di percorrenza, a volte più lunghi a causa di treni merci e treni a lunga percorrenza in ritardo, si potrebbe raggiungere Bari da Barletta e viceversa tra i 35 e i 40 minuti di viaggio con il trasporto locale tutto a vantaggio dei viaggiatori! Certo per chi deve raggiungere luoghi molto distanti dalla stazione centrale di Bari, salire su un bus Amtab resta ancora oggi una odissea, perché non esiste piena integrazione, bisognerebbe prendere esempio dai servizi milanesi ATM-TreNord-Trenitalia.
Il servizio previsto nell'accordo quadro sarebbe dovuto iniziare con il nuovo orario invernale 2015/2016, ma il tutto è stato fermato da lacune dovute all'ignoranza degli amministratori nostrani e da pseudo associazioni come a Giovinazzo, e pensare che così avrebbero avuto un treno ogni 15 minuti per/da Bari Centrale con la possibilità di trovare posto a sedere, visto che i treni si riempiono già a Barletta e da Trani si resta in piedi nel periodo settembre-giugno. Però ci sono territori dove si è lavorato, come ad esempio a Brindisi, dove la fermata Brindisi Perrino sulla linea RFI serve ora il locale ospedale e da lì con un servizio bus-shuttle sarà a breve raggiungibile anche l'aeroporto! E a Barletta? Da quanti anni si parla di una fermata ferroviaria vicino all'ospedale Dimiccoli? Quanti articoli di giornale dalle parole perse nel vento che si ripropongono ciclicamente nei momenti di accalappiare voti dei due consiglieri regionali Filippo Caracciolo (Presidente della V Commissione Ecologia, Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali, Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, Edilizia Residenziale in Regione) e Ruggiero Mennea. E il potenziamento della Barletta-Spinazzola? E il secondo fronte della stazione centrale i cui lavori come si era detto nel consiglio comunale del 23/12/2015 sarebbero cominciati verso Giugno 2016 a cura di Ferrotramviaria? Della gara di appalto non vi è neppure l'ombra! E' vero che l'iter dell'interramento della linea ferroviaria ad Andria con le tre stazioni ha rallentato l'intero iter. A Barletta si è immaginata una linea metropolitana leggera, basta vedere la relazione dell'Ing. Carpagnano, in quanti conoscono questo? E il parcheggio interrato nella ex-distilleria a carico del Comune, i lavori inizieranno davvero come previsto nel piano triennale dei lavori pubblici 2016-2018 nel quarto trimestre 2016?
Sono tante le sfide da affrontare in materia di trasporto pubblico su ogni fronte, ma basta avere la volontà e perseguire il raggiungimento dell'obiettivo per il bene comune, ma purtroppo siamo circondati da inetti, che poco o nulla fanno, quindi sfido i due consiglieri regionali Filippo Caracciolo e Ruggiero Mennea a lavorare seriamente per la collettività con la collaborazione del Sindaco Cascella e non pensare tanto alla vostra carriera politica, dimostrate il contrario, altrimenti basta! Siete entrambi al secondo mandato, di risultati veri non ne sono stati prodotti, se non al minimo. Il giorno 6 settembre lasciate l'auto a casa e recatevi a Bari prendendo un treno regionale, in fin dei conti il consiglio regionale ha ancora sede su via Capruzzi, dovete solo percorrere il sottopasso e attraversare la strada».