Traslazione del corpo di San Ruggero: Barletta celebra il patrono
«In questo tempo così difficile e pieno di incognite, siamo invitati a ricorrere al nostro santo protettore perché possa continuare a benedirci»
«Una ricorrenza questa forse poco conosciuta a differenza della solenne festa liturgica che si celebra durante l'ottava del S. Natale il 30 dicembre, giorno della sua nascita al cielo, ma non meno importante. Il ricordo di quell'antico evento ritengo debba ricordare alla nostra città la sua storia e le sue origini: da sempre in S. Ruggero i nostri padri, la nostra gente, hanno riconosciuto un segno forte di fede, di identità, di unità! Sempre il "Padre, Maestro e Protettore" che Dio nella sua provvidenza ha voluto donarci, ha accompagnato il cammino del nostro popolo, con le sue luci e le sue ombre, le Sue positività e contraddizioni, i suoi momenti di gioia e quelli più cupi di tristezza, fatica e disorientamento! Il busto argenteo che ne ritrae l'effige, è il segno di questa filiale e cordiale fiducia che i nostri avi hanno riposto in lui! Anche noi oggi, in questo tempo così difficile e pieno di incognite, siamo invitati a ricorrere al nostro santo protettore perché possa continuare a benedirci dal cielo e ad "amare e proteggere la patria di elezione, la sua fedelissima Barletta"».
Per tanto, da barlettani fedeli alla propria storia, lo invochiamo:
O custode e pastore del gregge di Dio e instancabile annunciatore della salvezza San Ruggero, scelto tra i fratelli a guidare la chiesa di Canne, insegnaci ad essere come te, discepoli della parola, testimoni autentici e credibili del Vangelo. Amico di Cristo che per disposizione divina hai privilegiato a luogo della tua pace e del tuo riposo Barletta, città di Maria, sostienici sempre con la tua protezione fino a quando, accolti tra le braccia misericordiose del Padre, canteremo in eterno la sua misericordia. Amen. S. Ruggero, prega per noi!