Politica
Trabucco, «Provincia pronta a intervenire con un contributo economico»
«Restituiamo a Barletta un simbolo», interviene Dario Damiani
Barletta - martedì 1 aprile 2014
21.05
Sta per uscire di scena l'ultimo "trabucco" a sud della costa adriatica, quello di Barletta. «Ancora un inchino e, con la dignità di un attore protagonista della vita della nostra comunità che nessuno ha saputo preservare dall'usura del tempo e dagli insulti degli atti vandalici, ci saluterà per sempre – scrive l'assessore provinciale e consigliere comunale Dario Damiani - Non posso restare indifferente allo scempio culturale che si sta compiendo sotto i nostri occhi in queste ore, documentato fotogramma dopo fotogramma dal reportage pubblicato oggi da Barlettalife, poiché con alcune associazioni del territorio da anni mi batto per ridare dignità al nostro trabucco.
Già nel settembre del 2011, in seguito all'ordinanza di divieto di avvicinamento per ragioni di incolumità pubblica emanata dall'Ufficio Circondariale Marittimo, mi ero fatto promotore di iniziative dirette a sollecitare l'interessamento di enti istituzionali e privati cittadini. Nonostante la disponibilità manifestata dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani, pronta ad intervenire con un contributo economico per salvaguardare un monumento alle tradizioni locali come il trabucco, purtroppo il manufatto è rimasto vittima anche della sua ambigua natura giuridica. Si tratta infatti di un bene che insiste su un'area demaniale ma affidato in concessione a un soggetto privato, che negli anni non ha mai ottemperato alle richieste, pubbliche e private, di provvedere alla manutenzione del prezioso patrimonio storico. Non mi rimane che rinnovare l'appello affinché tutti coloro che hanno a cuore il nostro trabucco si attivino per salvarlo dalla imminente distruzione definitiva: in quanto rappresentante dell'ente provinciale, posso assicurare la ferma volontà dell'Amministrazione della Provincia Bat, sebbene giunta al termine del suo mandato, di farsi carico della sua tutela impegnando le risorse finanziarie necessarie. E' ancora possibile recuperare in parte il materiale originario e, con una buona opera di restauro e manutenzione, restituire alla città di Barletta un simbolo che non deve morire».
Già nel settembre del 2011, in seguito all'ordinanza di divieto di avvicinamento per ragioni di incolumità pubblica emanata dall'Ufficio Circondariale Marittimo, mi ero fatto promotore di iniziative dirette a sollecitare l'interessamento di enti istituzionali e privati cittadini. Nonostante la disponibilità manifestata dalla Provincia di Barletta-Andria-Trani, pronta ad intervenire con un contributo economico per salvaguardare un monumento alle tradizioni locali come il trabucco, purtroppo il manufatto è rimasto vittima anche della sua ambigua natura giuridica. Si tratta infatti di un bene che insiste su un'area demaniale ma affidato in concessione a un soggetto privato, che negli anni non ha mai ottemperato alle richieste, pubbliche e private, di provvedere alla manutenzione del prezioso patrimonio storico. Non mi rimane che rinnovare l'appello affinché tutti coloro che hanno a cuore il nostro trabucco si attivino per salvarlo dalla imminente distruzione definitiva: in quanto rappresentante dell'ente provinciale, posso assicurare la ferma volontà dell'Amministrazione della Provincia Bat, sebbene giunta al termine del suo mandato, di farsi carico della sua tutela impegnando le risorse finanziarie necessarie. E' ancora possibile recuperare in parte il materiale originario e, con una buona opera di restauro e manutenzione, restituire alla città di Barletta un simbolo che non deve morire».