Scuola e Lavoro
Timac di Barletta, rimandato il termine per il licenziamento collettivo
Cgil Bat: «Bisogna salvare questi lavoratori e garantirgli un futuro»
Barletta - venerdì 13 luglio 2018
Comunicato Stampa
Si è tenuto mercoledì presso gli uffici del comitato Sepac, su convocazione del presidente della task force regionale Leo Caroli, un tavolo per affrontare la vertenza dei lavoratori della Timac Agro di Barletta, dopo i precedenti incontri, alla presenza dei componenti del comitato, del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, dell'azienda e delle organizzazioni sindacali.
Chiarito da parte del presidente Caroli il fatto che, viste le attuali condizioni, non può essere erogata la cassa integrazione guadagni, dopo un ampio dibattito in cui sono stati esaminati tutti gli aspetti della vicenda e rilevato che "l'ingombro fondamentale – si legge nel verbale stilato dalle parti – alla possibilità di progettare una continuazione dell'attività anziché la sua cessazione è dato dall'attività penale in corso da parte della Procura della Repubblica di Trani che ha portato alla revoca a Timac Agro Italia Spa degli impianti dello stabilimento, si concorda che le parti tutte avanzino richiesta di incontro, esteso alla partecipazione delle istituzioni locali, oltre che delle parti costituite al tavolo di crisi, ai Giudici Penali interessati della questione onde discuterne le criticità".
L'azienda si impegna "a non procedere con determinazioni riguardo la procedura, al termine dei 75 giorni di legge, qualora entro il termine (25 luglio) venga convocato l'ulteriore incontro richiesto e comunque non oltre il 10 agosto. Termine oltre il quale si procederà con le determinazioni finali".
"Siamo convinti che in una situazione del genere si possa coniugare lavoro, salvaguardia dell'occupazione ed interventi di bonifica. Se c'è la volontà comune di raggiungere questo obiettivo, la strada si trova. Lanciamo un appello, dunque, a tutti gli attori di questa vicenda affinchè si trovi la via da percorrere per salvare questi lavoratori e garantirgli un futuro. Auspichiamo che a breve si tenga questo incontro con la Procura e Prefettura per tentare di trovare insieme una soluzione", commentano Pietro Fiorella, segretario generale Filctem Bat-Foggia e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
Chiarito da parte del presidente Caroli il fatto che, viste le attuali condizioni, non può essere erogata la cassa integrazione guadagni, dopo un ampio dibattito in cui sono stati esaminati tutti gli aspetti della vicenda e rilevato che "l'ingombro fondamentale – si legge nel verbale stilato dalle parti – alla possibilità di progettare una continuazione dell'attività anziché la sua cessazione è dato dall'attività penale in corso da parte della Procura della Repubblica di Trani che ha portato alla revoca a Timac Agro Italia Spa degli impianti dello stabilimento, si concorda che le parti tutte avanzino richiesta di incontro, esteso alla partecipazione delle istituzioni locali, oltre che delle parti costituite al tavolo di crisi, ai Giudici Penali interessati della questione onde discuterne le criticità".
L'azienda si impegna "a non procedere con determinazioni riguardo la procedura, al termine dei 75 giorni di legge, qualora entro il termine (25 luglio) venga convocato l'ulteriore incontro richiesto e comunque non oltre il 10 agosto. Termine oltre il quale si procederà con le determinazioni finali".
"Siamo convinti che in una situazione del genere si possa coniugare lavoro, salvaguardia dell'occupazione ed interventi di bonifica. Se c'è la volontà comune di raggiungere questo obiettivo, la strada si trova. Lanciamo un appello, dunque, a tutti gli attori di questa vicenda affinchè si trovi la via da percorrere per salvare questi lavoratori e garantirgli un futuro. Auspichiamo che a breve si tenga questo incontro con la Procura e Prefettura per tentare di trovare insieme una soluzione", commentano Pietro Fiorella, segretario generale Filctem Bat-Foggia e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.