Scuola e Lavoro
Studenti di Barletta per una scuola più dignitosa
Incontro col sindaco Maffei per i problemi di mala edilizia. Intanto in Italia si manifesta contro il governo Monti
Barletta - venerdì 18 novembre 2011
In occasione della Giornata Internazionale del Diritto allo Studio, nella mattinata di ieri migliaia di studenti sono scesi in piazza in tutt'Italia per manifestare: c'era chi ha abbandonato per qualche ora gli istituti superiori e le aule universitarie per gridare a gran voce maggiore dignità per la propria scuola, maggiori servizi per gli studenti di ogni fascia d'età, maggiore attenzione alle più comuni problematiche studentesche; ma c'è anche chi ha scioperato contro il neo-premier Mario Monti e il cosiddetto "governo dei banchieri", bruciando troppe tappe e perdendo il sostegno di molti manifestanti. A Milano e a Torino si sono registrati amari scontri fra agenti della polizia e giovani partecipanti al corteo studentesco, con lancio di fumogeni e il bilancio di numerosi feriti. Ancora una volta, le più pretestuose motivazioni politiche che spesso colorano le proteste dei giovani studenti italiani hanno avuto la meglio a suon di violenza e lacrimogeni.
A Barletta, per fortuna, l'atmosfera era ben più pacata. Un corteo di studenti provenienti da ogni scuola della città, convogliato da Rete degli Studenti Medi, ha manifestato su temi ben più vicini alla realtà barlettana, partendo dalla cronica problematica della mala edilizia degli istituti scolastici cittadini. «Gli studenti – dichiara Francesco De Martino di Rete Studenti Medi Barletta - sono stati ricevuti dal sindaco Nicola Maffei, il quale, attraverso le voci dei rappresentanti dei vari istituti, ha ascoltato le loro richieste riguardanti l'edilizia, promettendo una sollecitazione dell'assessore provinciale competente, in previsione dell'approvazione del bilancio, in modo che gli edifici, e quindi l'immagine della scuola pubblica barlettana, possano riacquisire vigore e decoro. Sono state avanzate inoltre alcune importanti proposte riguardanti la possibilità di incrementare il fondo per la spesa destinata ai libri di testo in comodato d'uso per la scuola media superiore e per i trasporti pubblici, due elementi indispensabili per rendere davvero operativo per tutti il diritto allo studio. Le risposte vaghe del sindaco a questo proposito sono dovute anche agli ingenti tagli nazionali e regionali ai comuni, i quali ancora una volta ricadono sulla fascia più debole della popolazione. Auspichiamo che, come richiesto, vengano convocate le parti sociali a discutere gli indirizzi di spesa comunale del 2012 per la legge regionale sul diritto allo studio in modo da tener ben presenti i bisogni e le problematiche degli studenti».
A Barletta, per fortuna, l'atmosfera era ben più pacata. Un corteo di studenti provenienti da ogni scuola della città, convogliato da Rete degli Studenti Medi, ha manifestato su temi ben più vicini alla realtà barlettana, partendo dalla cronica problematica della mala edilizia degli istituti scolastici cittadini. «Gli studenti – dichiara Francesco De Martino di Rete Studenti Medi Barletta - sono stati ricevuti dal sindaco Nicola Maffei, il quale, attraverso le voci dei rappresentanti dei vari istituti, ha ascoltato le loro richieste riguardanti l'edilizia, promettendo una sollecitazione dell'assessore provinciale competente, in previsione dell'approvazione del bilancio, in modo che gli edifici, e quindi l'immagine della scuola pubblica barlettana, possano riacquisire vigore e decoro. Sono state avanzate inoltre alcune importanti proposte riguardanti la possibilità di incrementare il fondo per la spesa destinata ai libri di testo in comodato d'uso per la scuola media superiore e per i trasporti pubblici, due elementi indispensabili per rendere davvero operativo per tutti il diritto allo studio. Le risposte vaghe del sindaco a questo proposito sono dovute anche agli ingenti tagli nazionali e regionali ai comuni, i quali ancora una volta ricadono sulla fascia più debole della popolazione. Auspichiamo che, come richiesto, vengano convocate le parti sociali a discutere gli indirizzi di spesa comunale del 2012 per la legge regionale sul diritto allo studio in modo da tener ben presenti i bisogni e le problematiche degli studenti».