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Stop alle prenotazioni delle visite sanitarie in farmacia

Di Gioia: «Le farmacie non sono uno sportello ASL». Gorgoni: «Mai interrotto il dialogo, abbiamo chiesto tempo»

Dopo circa dieci anni, non è più possibile prenotare una visita od un esame in farmacia al posto di rivolgersi al CUP, il Centro Unico di Prenotazione della ASL della BAT. La decisione, maturata dopo un lungo periodo di contatti più o meno proficui con la Direzione Generale e la Regione, è stata presa da FederFarma per l'impossibilità di regolamentare meglio e nuovamente il servizio: «Sono dieci anni di lavoro ininterrotto al servizio del cittadino e della ASL gratuitamente - ha detto il Dott. Angelo Di Gioia, Presidente dei FederFarma BAT - ma con grande dispiacere da oggi dobbiamo sospendere il servizio perché impossibilitati a proseguire in questo modo».

Alla base della decisione una semplice equazione: le 98 farmacie aderenti al servizio della BAT, hanno registrato nel 2013 circa 200mila prenotazioni di visite ed esami per conto della ASL e circa 20mila disdette: «Circa un operatore in farmacia o part time o full time è addetto solo a questo compito senza considerare le spese gestionali del servizio stesso - ha proseguito lo stesso Di Gioia - il carico di lavoro è divenuto insostenibile anche perché la ASL ha chiuso diversi CUP ed i cittadini, giustamente, si rivolgono principalmente in luoghi più facili da raggiungere come le farmacie. E' utile ribadire che è la stessa ASL che deve garantire questo servizio ai propri cittadini, le Farmacie lo hanno fatto sino ad ora con estremo spirito di sacrificio e vicinanza ai territori». Troppe spese ed una discussione partita nel lontano settembre 2012 con i vertici aziendali per cercare di trovare una soluzione alla vicenda: «Il 21 gennaio scorso vi è stato l'ultimo incontro con il Direttore Generale - ha concluso Di Gioia - nel quale ci era stato detto che nei primi giorni di febbraio avremmo avuto la presentazione del progetto della ASL e poi entro fine febbraio la firma della nuova convenzione. Ad ora non siamo stati nè più interpellati e nè abbiamo avuto un nuovo contatto se non a mezzo stampa. I rapporti con la ASL solo ottimi, però a noi servono risposte e finchè non ve ne saranno il servizio resterà sospeso nell'intero territorio della BAT».

Tra le varie proposte delle farmacie vi era anche la possibilità di consegnare direttamente i referti oltre alle prenotazioni, ma la ASL ha chiesto ulteriore tempo: «Il dialogo con FederFarma non è stato mai interrotto – dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale Asl Bt – in questi giorni abbiamo anche inviato una comunicazione scritta con la quale abbiamo precisato che riconosciamo il ruolo di prossimità territoriale delle farmacie e che proprio per questo da alcune settimane stiamo lavorando a una sperimentazione gestionale che partirebbe per prima in questa Provincia, previa autorizzazione regionale. Il servizio gratuito di prenotazione in farmacia è infatti il risultato di un accordo regionale e non aziendale. Siamo alle prese con moltissime urgenze – aggiunge Gorgoni – e la nostra idea è quella di rilanciare il ruolo assolutamente prezioso che le farmacie svolgono sul territorio, ma i progetti ambiziosi hanno bisogno di attenzione, analisi, definizione e dialogo con i diretti interessanti. La base del progetto deve essere rispondente alle esigenze dei cittadini ed equilibrato tra i costi di fornitura di un servizio e i vincoli finanziari aziendali. La rottura di quest'oggi la valuteremo nei prossimi giorni».
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