Territorio
Stop al 5G a Barletta, lettera aperta al sindaco
L'avvocato Chiariello: «Nella nostra città tutto tace»
Barletta - venerdì 8 novembre 2019
Comunicato Stampa
In qualità di vice presidente del Comitato Operazione Aria Pulita Bat, l'avvocato Michele Alfredo Chiariello ha scritto una lettera al sindaco Cannito, con riguardo al tema della nuova tecnologia 5G.
«Il giorno 5 Novembre a Roma, si è svolta una grande manifestazione, a livello nazionale – preceduta da un incontro in Senato - per richiedere l'immediato blocco della tecnologia 5G. La rete 5G sfrutterà tecnologie mai utilizzate finora su larga scala, che prevedono il posizionamento di nuove infrastrutture, composte da centinaia e centinaia di gruppi di nuove miniantenne "("small cells") a microonde millimetriche su abitazioni, scuole, palestre, stadi e addirittura ospedali! Il risultato sarà una ingiustificata moltiplicazione alla esposizione di queste onde, sulle quali, i primissimi studi scientifici sono tutt'altro che rassicuranti e diffuse sono le preoccupazioni a livello internazionale di esperti del settore, fra cui il Nostro, in quanto pugliese, Dott. Agostino Diciaula, Presidente Regionale dell' Associazione Medici per l'Ambiente.-
Qualche Amministrazione "coraggiosa" si è già opposta alla sperimentazione di tale nuova tecnologia, impedendo l'installazione delle relative antenne, mentre – nonostante la mia precedente richiesta, inviata a mezzo pec a fine Giugno alla più importanti autorità locali - nella nostra Città tutto tace. A ciò si aggiunga – per onestà intellettuale – che le radiazioni del 5G andranno a sommarsi a quelle della telefonia mobile attuale (2G, 3G, 4G) e sistemi Wi-Fi, di cui tutti disponiamo in abbondanza, ma proprio per questo è assolutamente necessario valutare l'impatto sulla salute pubblica e sulla natura, del cumulo, anche nel breve periodo, di questa sovraesposizione, anche, e soprattutto in considerazione della situazione ambientale della nostra Città.
Da avvocato, devo riconoscere che la normativa vigente, sul punto, è assai deficitaria, ma da genitore, pur convinto che il progresso tecnologico comporti un progresso sociale, non nego la mia crescente preoccupazione, perchè temo che la voglia di progresso si possa trasformare in catastrofi salutari ed ambientali, di qui a breve; a tale proposito trovo molto calzante una espressione utilizzata sempre dal Dottor Agostino Diciaula che, durante una intervista sul 5G, ha affermato che "la cosa più grave è che ciò che si sa viene ignorato e sottovalutato, ciò che non si sa viene classificato come irrilevante".
Proprio per quanto fin qui detto – senza voler creare inutili allarmismi – ma in virtù del principio di precauzione, che dovrebbe ispirare tutte le Amministrazioni (ahimè, purtroppo, non sempre è così, basti vedere i rinnovi, negli anni passati, delle Autorizzazioni Integrali Ambientali, sottaciuti ai cittadini, anche in evidente violazione, tra le altre cose, di quanto stabilito nella convenzione di Arhaus), ho inviato al Sig. Sindaco e alle più alte autorità locali una richiesta di moratoria di tale tecnologia, consistente nell'adozione di tutte le misure ragionevoli al fine di fermare/sospendere la diffusione della rete 5G, finché non saranno completati, e resi noti, studi scientifici sull'impatto sanitario e ambientale, nonchè a non autorizzare l'installazione di nuove antenne, che comporterebbero un aumento significativo dell''inquinamento elettromagnetico e, di conseguenza, un potenziale aggravio delle condizioni di insalubrità ambientale e di danni sanitari alla popolazione, il tutto, solo e soltanto, in osservanza del predetto "principio di precauzione".
Inoltre, ho invitato il sig. Sindaco a promuovere campagne d'informazione e, per tali ragioni, ho richiesto ufficialmente un incontro pubblico – da fissarsi quanto prima - aperto alla cittadinanza e a ricercatori ed esperti, liberi da ogni pregiudizio, anche economico.
Se qualcuno volesse saperne di più sul tema, oppure partecipare a tutte le iniziative ambientali, in relazione al 5g, ma anche con riferimento ad altre situazioni, che, purtroppo, fanno parte della nostra realtà cittadina, può iscriversi alla pagina Facebook del Comitato Aria Pulita Bat, oppure contattare me o l'Avv. Michele Cianci, Presidente del Comitato, sui più diffusi social network».
«Il giorno 5 Novembre a Roma, si è svolta una grande manifestazione, a livello nazionale – preceduta da un incontro in Senato - per richiedere l'immediato blocco della tecnologia 5G. La rete 5G sfrutterà tecnologie mai utilizzate finora su larga scala, che prevedono il posizionamento di nuove infrastrutture, composte da centinaia e centinaia di gruppi di nuove miniantenne "("small cells") a microonde millimetriche su abitazioni, scuole, palestre, stadi e addirittura ospedali! Il risultato sarà una ingiustificata moltiplicazione alla esposizione di queste onde, sulle quali, i primissimi studi scientifici sono tutt'altro che rassicuranti e diffuse sono le preoccupazioni a livello internazionale di esperti del settore, fra cui il Nostro, in quanto pugliese, Dott. Agostino Diciaula, Presidente Regionale dell' Associazione Medici per l'Ambiente.-
Qualche Amministrazione "coraggiosa" si è già opposta alla sperimentazione di tale nuova tecnologia, impedendo l'installazione delle relative antenne, mentre – nonostante la mia precedente richiesta, inviata a mezzo pec a fine Giugno alla più importanti autorità locali - nella nostra Città tutto tace. A ciò si aggiunga – per onestà intellettuale – che le radiazioni del 5G andranno a sommarsi a quelle della telefonia mobile attuale (2G, 3G, 4G) e sistemi Wi-Fi, di cui tutti disponiamo in abbondanza, ma proprio per questo è assolutamente necessario valutare l'impatto sulla salute pubblica e sulla natura, del cumulo, anche nel breve periodo, di questa sovraesposizione, anche, e soprattutto in considerazione della situazione ambientale della nostra Città.
Da avvocato, devo riconoscere che la normativa vigente, sul punto, è assai deficitaria, ma da genitore, pur convinto che il progresso tecnologico comporti un progresso sociale, non nego la mia crescente preoccupazione, perchè temo che la voglia di progresso si possa trasformare in catastrofi salutari ed ambientali, di qui a breve; a tale proposito trovo molto calzante una espressione utilizzata sempre dal Dottor Agostino Diciaula che, durante una intervista sul 5G, ha affermato che "la cosa più grave è che ciò che si sa viene ignorato e sottovalutato, ciò che non si sa viene classificato come irrilevante".
Proprio per quanto fin qui detto – senza voler creare inutili allarmismi – ma in virtù del principio di precauzione, che dovrebbe ispirare tutte le Amministrazioni (ahimè, purtroppo, non sempre è così, basti vedere i rinnovi, negli anni passati, delle Autorizzazioni Integrali Ambientali, sottaciuti ai cittadini, anche in evidente violazione, tra le altre cose, di quanto stabilito nella convenzione di Arhaus), ho inviato al Sig. Sindaco e alle più alte autorità locali una richiesta di moratoria di tale tecnologia, consistente nell'adozione di tutte le misure ragionevoli al fine di fermare/sospendere la diffusione della rete 5G, finché non saranno completati, e resi noti, studi scientifici sull'impatto sanitario e ambientale, nonchè a non autorizzare l'installazione di nuove antenne, che comporterebbero un aumento significativo dell''inquinamento elettromagnetico e, di conseguenza, un potenziale aggravio delle condizioni di insalubrità ambientale e di danni sanitari alla popolazione, il tutto, solo e soltanto, in osservanza del predetto "principio di precauzione".
Inoltre, ho invitato il sig. Sindaco a promuovere campagne d'informazione e, per tali ragioni, ho richiesto ufficialmente un incontro pubblico – da fissarsi quanto prima - aperto alla cittadinanza e a ricercatori ed esperti, liberi da ogni pregiudizio, anche economico.
Se qualcuno volesse saperne di più sul tema, oppure partecipare a tutte le iniziative ambientali, in relazione al 5g, ma anche con riferimento ad altre situazioni, che, purtroppo, fanno parte della nostra realtà cittadina, può iscriversi alla pagina Facebook del Comitato Aria Pulita Bat, oppure contattare me o l'Avv. Michele Cianci, Presidente del Comitato, sui più diffusi social network».