Politica
Stop agli sprechi alimentari, valorizzare le eccedenze di cibo
Convegno a Barletta sulla proposta di legge regionale
Barletta - mercoledì 23 dicembre 2015
Comunicato Stampa
Si è tenuto lunedì a Barletta il primo incontro di presentazione della proposta di legge contro lo spreco alimentare e il riutilizzo delle eccedenze di cibo, firmata dal consigliere regionale Ruggiero Mennea. All'incontro hanno partecipato l'assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Nero, quello alle Politiche sociali del Comune di Barletta, Anna Rizzi Francabandiera, e il direttore della Caritas di Barletta, Lorenzo Chieppa.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, e del presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Spina, il consigliere Mennea ha illustrato l'iter per l'approvazione della legge con la quale la Regione Puglia intende intervenire sul fenomeno degli sprechi alimentari e promuovere e sostenere la lotta contro la povertà alimentare, il disagio e l'esclusione sociale. L'idea è quella di promuovere forme di intervento che mirano a ridurre le condizioni di disagio economico della popolazione, valorizzando l'attività di solidarietà e beneficenza svolta dai soggetti coinvolti, attraverso la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari non idonei alla commercializzazione ma commestibili, o dei pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione autorizzati e dalle eccedenze alimentari invendute dalla grande distribuzione.
«Il recupero delle eccedenze alimentari e agroalimentari e la loro successiva destinazione a fasce fragili della società (indigenti, emarginati, persone escluse dai circuiti produttivi, donne vittime di violenza, madri sole, genitori separati in difficoltà) avverrebbe grazie all'attività di raccolta di onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficienza», ha spiegato il consigliere Mennea. «In questa maniera, si riuscirebbe a promuovere un forte intervento di solidarietà che non può più essere procrastinato».
Ispirandosi ai valori della responsabilità, condivisione e solidarietà, la proposta di legge intende anche valorizzare l'attività di volontariato e beneficenza svolta dagli operatori del terzo settore e quella delle imprese produttrici e della distribuzione, incentivando interventi in materia di responsabilità sociale nella lotta allo spreco alimentare.
Per il raggiungimento delle finalità indicate, la giunta regionale dovrà adottare un apposito regolamento entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, predisponendo le manovre di riduzione delle aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per le aziende produttrici e della distribuzione, che introdurranno interventi in materia di responsabilità sociale nella lotta allo spreco alimentare.
Sarà istituito anche un apposito albo delle imprese socialmente responsabili nella lotta allo spreco alimentare. La proposta di legge è costituita da otto articoli e le fasi di consultazione, che vedranno coinvolti i vari operatori su tutta la regione, tra produttori di generi alimentari, gdo e onlus che si occuperanno di redistribuire, si svilupperanno in sei incontri per ogni provincia. A questo si aggiungerà la mappatura delle onlus che si occupano già di redistribuzione di alimenti e una massiccia campagna di comunicazione per sensibilizzare i pugliesi a prevenire lo spreco di cibo.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, e del presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Francesco Spina, il consigliere Mennea ha illustrato l'iter per l'approvazione della legge con la quale la Regione Puglia intende intervenire sul fenomeno degli sprechi alimentari e promuovere e sostenere la lotta contro la povertà alimentare, il disagio e l'esclusione sociale. L'idea è quella di promuovere forme di intervento che mirano a ridurre le condizioni di disagio economico della popolazione, valorizzando l'attività di solidarietà e beneficenza svolta dai soggetti coinvolti, attraverso la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari non idonei alla commercializzazione ma commestibili, o dei pasti non serviti dagli esercizi di ristorazione autorizzati e dalle eccedenze alimentari invendute dalla grande distribuzione.
«Il recupero delle eccedenze alimentari e agroalimentari e la loro successiva destinazione a fasce fragili della società (indigenti, emarginati, persone escluse dai circuiti produttivi, donne vittime di violenza, madri sole, genitori separati in difficoltà) avverrebbe grazie all'attività di raccolta di onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficienza», ha spiegato il consigliere Mennea. «In questa maniera, si riuscirebbe a promuovere un forte intervento di solidarietà che non può più essere procrastinato».
Ispirandosi ai valori della responsabilità, condivisione e solidarietà, la proposta di legge intende anche valorizzare l'attività di volontariato e beneficenza svolta dagli operatori del terzo settore e quella delle imprese produttrici e della distribuzione, incentivando interventi in materia di responsabilità sociale nella lotta allo spreco alimentare.
Per il raggiungimento delle finalità indicate, la giunta regionale dovrà adottare un apposito regolamento entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, predisponendo le manovre di riduzione delle aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per le aziende produttrici e della distribuzione, che introdurranno interventi in materia di responsabilità sociale nella lotta allo spreco alimentare.
Sarà istituito anche un apposito albo delle imprese socialmente responsabili nella lotta allo spreco alimentare. La proposta di legge è costituita da otto articoli e le fasi di consultazione, che vedranno coinvolti i vari operatori su tutta la regione, tra produttori di generi alimentari, gdo e onlus che si occuperanno di redistribuire, si svilupperanno in sei incontri per ogni provincia. A questo si aggiungerà la mappatura delle onlus che si occupano già di redistribuzione di alimenti e una massiccia campagna di comunicazione per sensibilizzare i pugliesi a prevenire lo spreco di cibo.