Politica
Sottovia via Andria, Desario: «Da Cannito populismo e demagogia spicciola»
La nota della componente della direzione nazionale di Sinistra Italiana
Barletta - mercoledì 31 gennaio 2024
13.19
«Populismo e demagogia spicciola. L'ennesima sceneggiata del sindaco Mino Cannito in occasione dell'apertura del sottopasso carrabile e pedonale di via Andria. Dopo cinque anni la struttura viene aperta alla circolazione stradale e pedonale in quello che è uno dei punti nevralgici della città. Cannito sfrutta l'occasione per la puntuale e stucchevole contrapposizione politica, non solo contro l'attuale opposizione in Consiglio comunale, non solo contro quei cittadini e personaggi della politica che da cinque anni hanno denunciato le storture e i disagi, ma verso le amministrazioni precedenti alle sue». Così la componente della direzione nazionale di Sinistra Italiana, Grazia Desario.
«Quest'ultime – secondo lui – negli ultimi 22 anni colpevoli del non aver provveduto ad impegnarsi per la progettazione di un'opera che, ora invece, viene alla luce grazie al "suo" decantato e strombazzato impegno. Peccato che Cannito dimentica che tutta la fase della progettazione in concertazione tra Comune, Rfi e altri soggetti e/o enti è partita da oltre dieci anni (amministrazioni Maffei e Cascella) nel corso del quale non si hanno tracce di un suo interessamento o intervento teso a sollecitarne la realizzazione, nelle vesti di consigliere comunale di centrosinistra!. Cannito e la sua amministrazione oggi mirano in maniera subdola di passare come "salvatori della patria" circa un'opera partita da lontano, attraverso vari step, e che negli ultimi cinque anni ha vista la fase realizzativa! Ma più assurdo è constatare che al solito Cannito scarica i demeriti agli altri su problemi e ritardi, mentre si vanta di meriti su cose fatte, o quasi fatte.
Nell'ultimo anno più volte sulla conclusione dell'opera annunciando varie date, poi non rispettate: oggi afferma che detti annunci erano dettati da comunicazioni di Rfi, a cui vanno addebitati i ritardi e il mancato rispetto delle date medesime. Nulla da eccepire se non la circostanza che si arroga il merito di essere stato sempre vigile e presente sul cantiere mentre poi si scusa con la città e i cittadini per i ritardi e i disagi, cosa che al limite avrebbe dovuto fare (o dovrebbe fare) Rfi, considerato – appunto – come dice lui, che il Comune non centra nulla con l'esecuzione dei lavori e realizzazione dell'opera».
«Quest'ultime – secondo lui – negli ultimi 22 anni colpevoli del non aver provveduto ad impegnarsi per la progettazione di un'opera che, ora invece, viene alla luce grazie al "suo" decantato e strombazzato impegno. Peccato che Cannito dimentica che tutta la fase della progettazione in concertazione tra Comune, Rfi e altri soggetti e/o enti è partita da oltre dieci anni (amministrazioni Maffei e Cascella) nel corso del quale non si hanno tracce di un suo interessamento o intervento teso a sollecitarne la realizzazione, nelle vesti di consigliere comunale di centrosinistra!. Cannito e la sua amministrazione oggi mirano in maniera subdola di passare come "salvatori della patria" circa un'opera partita da lontano, attraverso vari step, e che negli ultimi cinque anni ha vista la fase realizzativa! Ma più assurdo è constatare che al solito Cannito scarica i demeriti agli altri su problemi e ritardi, mentre si vanta di meriti su cose fatte, o quasi fatte.
Nell'ultimo anno più volte sulla conclusione dell'opera annunciando varie date, poi non rispettate: oggi afferma che detti annunci erano dettati da comunicazioni di Rfi, a cui vanno addebitati i ritardi e il mancato rispetto delle date medesime. Nulla da eccepire se non la circostanza che si arroga il merito di essere stato sempre vigile e presente sul cantiere mentre poi si scusa con la città e i cittadini per i ritardi e i disagi, cosa che al limite avrebbe dovuto fare (o dovrebbe fare) Rfi, considerato – appunto – come dice lui, che il Comune non centra nulla con l'esecuzione dei lavori e realizzazione dell'opera».