La città
Sorpresa di Pasqua da via Dei Muratori
L'imprenditore Aldo Musti scopre scottanti verità. Il dirigente dell'U.T.C. sconfessa il Sindaco
Barletta - domenica 8 aprile 2012
Come altri cronisti al termine del Consiglio Comunale del 22 dicembre 2011 ( come da allegato in Pdf in coda) accertammo e convenemmo sulla risoluta e felice ammenda dell'austero parlamentino cittadino che diede atto e ragione piena alle rimostranze che, con certosina capacità, documentò l'imprenditore Aldo Musti ed altri, in relazione ad inconfutabili diritti circa la prosecuzione della parziale esistenza via dei Muratori nella zona industriale di via Foggia nella quale si insedia l' azienda l'Arpex. Invece, nuove alchimie burocratiche potrebbero devastare quel felice incontro consiliare che apparve liberatorio e trasparente per tutta la città. Via dei Muratori non è solo un segmento di strada solo parzialmente asfaltato e del quale gli artigiani interessati chiedono completamento e riconoscimento nel P.R.G. E' diventato un monumento sul quale dovranno ritrovarsi percorsi di giustizia collettiva. Caparbia e ancora una volta circostanziata è la lettera pasquale che l'artigiano delle ragioni, Aldo Musti, ci fa pervenire perchè venga pubblicata. Non ci siamo limitati alla passiva accettazione ovviamente. Abbiamo approfondito il corposo ed inequivocabile dossier che l'imprenditore barlettano negli anni ha istruito. Ci sono altri bollenti " scritture" nei cassetti delle ragioni inconfutabili che non ci è concesso, al momento, divulgare. Ma tutti lineramente credibili circostanziati e documentati. Ma è Pasqua e allora solo, per ora, la nota comunque circostanziata dell'imprenditore ed altri artigiani. Alla nota di Musti segue una riflessione più tecnica che riproduciamo in Pdf. Ma cogliamo solo gli interrogativi finali contenuti: "Perchè il Comune di Barletta non concederebbe accesso agli atti preparatori del PRG vigente, contrariamente alla sollecita Regiione Puglia che li consegna in 15 giorni?; Perchè il Sindaco non dà riscontro a richiesti e pertinenti quesiti sul PRG vigente?: Perchè i vari settori dell'Amministrazione, alla richiesta di tavole grafiche rilasciano solo copie conformi ad altra copia e non doverose copie conformi relative alle varienti come invece l'ottemperante Regione Puglia?
Michele Sarcinelli
L'ultima volta che avevamo interessato i lettori del Vs. portale sull'affaire di via dei Muratori era Natale. Siamo a Pasqua, ma l'ultimazione della strada non è ancora stata fatta. In compenso, come da tradizione, il Comune ha fatto una sorpresa.
Il Consiglio comunale, poco prima di Natale, dopo aver studiato le carte, aveva concluso che, sì, la strada di via dei Muratori è prevista dal P.R.G. vigente. Manca un retino sulla mappa (e ti pareva! proprio quello!) ma solo per un errore. I presenti alla seduta del consiglio comunale del 22 dicembre avevano potuto sentire, con le proprie orecchie, il Sindaco affermare davanti a tutti "…lo ammetto, lo dico io per primo, che nel 2000, quando abbiamo approvato l'adeguamento alla 56/80, allora ero consigliere comunale, ma anche presidente della Commissione Urbanistica, ma sfuggì in quel mo-mento la presenza di quella variante del '79…che per mero errore, per mera di-strazione non fu riportata nei grafici…". Tutto chiaro, insomma, e che non se ne parli più.
La questione sembrava conclusa. Il consiglio comunale aveva messo d'accordo il dirigente dell'U.T.C., convinto che la strada non fosse più prevista, con tutti gli altri dirigenti comunali, che invece dicevano che la strada esisteva, esiste e che il Comune l'aveva pure realizzata quasi (!) tutta. Occorreva solo ultimarla.
E invece: SCOOP! Con una sua recente relazione, il ns. dirigente dell'U.T.C., che pure lavora presso il nostro Comune già da qualche anno, prima ammette di aver ap-preso solo recentemente (e grazie ad uno di noi) della variante del 1979 (!) e che il Comune era proprietario dell'area di via dei Muratori già dal 1987 (!!), poi se la prende con i colleghi che non gli avevano detto niente, e infine sconfessa il Sindaco–Consigliere comunale–Presidente della Commissione Urbanistica.
Ma quale errore e quale distrazione, rivela il nostro dirigente. Il retino non c'è per una "…scelta consapevole…". E chi ha scelto, sig. Dirigente? Chi ha compiuto tale scelta consapevole (in particolari settori si direbbe dolosa)? Se una strada prima c'è e poi non c'è più, o è un errore, come dice il Sindaco-Consigliere comunale-Presidente della Commissione urbanistica, e allora va semplicemente rettificato, oppure qualcuno l'ha fatto apposta, come dice il Dirigente, e allora è un problema. Perché nelle carte del procedimento della variante del 2003 non c'è traccia della volontà di soppressione della strada. Lo stesso Sindaco-Consigliere comunale-Presidente della Commissione urbanistica, non un passante, quindi, non ha memoria di tale "…scelta consapevole..". Chi ha cancellato allora proprio quel retino?
E poi, perché una simile scelta consapevole? Perché, come dice il dirigente dell'U.T.C., "…su quei suoli ricadono capannoni industriali condonati, la cui de-molizione per la realizzazione di un'opera pubblica avrebbe comportato i costi di un e-sproprio…".
Ma come? Ancora? I suoli sono liberi e di proprietà comunale da decenni. La parte che manca è occupata da capannoni abusivi, mai condonati, ed il proprietario ha già detto che li butta giù a spese sue pur di vedere ultimata la strada.
Basta giochetti. Vogliamo la strada.
Gli imprenditori di via dei Muratori
Michele Sarcinelli
L'ultima volta che avevamo interessato i lettori del Vs. portale sull'affaire di via dei Muratori era Natale. Siamo a Pasqua, ma l'ultimazione della strada non è ancora stata fatta. In compenso, come da tradizione, il Comune ha fatto una sorpresa.
Il Consiglio comunale, poco prima di Natale, dopo aver studiato le carte, aveva concluso che, sì, la strada di via dei Muratori è prevista dal P.R.G. vigente. Manca un retino sulla mappa (e ti pareva! proprio quello!) ma solo per un errore. I presenti alla seduta del consiglio comunale del 22 dicembre avevano potuto sentire, con le proprie orecchie, il Sindaco affermare davanti a tutti "…lo ammetto, lo dico io per primo, che nel 2000, quando abbiamo approvato l'adeguamento alla 56/80, allora ero consigliere comunale, ma anche presidente della Commissione Urbanistica, ma sfuggì in quel mo-mento la presenza di quella variante del '79…che per mero errore, per mera di-strazione non fu riportata nei grafici…". Tutto chiaro, insomma, e che non se ne parli più.
La questione sembrava conclusa. Il consiglio comunale aveva messo d'accordo il dirigente dell'U.T.C., convinto che la strada non fosse più prevista, con tutti gli altri dirigenti comunali, che invece dicevano che la strada esisteva, esiste e che il Comune l'aveva pure realizzata quasi (!) tutta. Occorreva solo ultimarla.
E invece: SCOOP! Con una sua recente relazione, il ns. dirigente dell'U.T.C., che pure lavora presso il nostro Comune già da qualche anno, prima ammette di aver ap-preso solo recentemente (e grazie ad uno di noi) della variante del 1979 (!) e che il Comune era proprietario dell'area di via dei Muratori già dal 1987 (!!), poi se la prende con i colleghi che non gli avevano detto niente, e infine sconfessa il Sindaco–Consigliere comunale–Presidente della Commissione Urbanistica.
Ma quale errore e quale distrazione, rivela il nostro dirigente. Il retino non c'è per una "…scelta consapevole…". E chi ha scelto, sig. Dirigente? Chi ha compiuto tale scelta consapevole (in particolari settori si direbbe dolosa)? Se una strada prima c'è e poi non c'è più, o è un errore, come dice il Sindaco-Consigliere comunale-Presidente della Commissione urbanistica, e allora va semplicemente rettificato, oppure qualcuno l'ha fatto apposta, come dice il Dirigente, e allora è un problema. Perché nelle carte del procedimento della variante del 2003 non c'è traccia della volontà di soppressione della strada. Lo stesso Sindaco-Consigliere comunale-Presidente della Commissione urbanistica, non un passante, quindi, non ha memoria di tale "…scelta consapevole..". Chi ha cancellato allora proprio quel retino?
E poi, perché una simile scelta consapevole? Perché, come dice il dirigente dell'U.T.C., "…su quei suoli ricadono capannoni industriali condonati, la cui de-molizione per la realizzazione di un'opera pubblica avrebbe comportato i costi di un e-sproprio…".
Ma come? Ancora? I suoli sono liberi e di proprietà comunale da decenni. La parte che manca è occupata da capannoni abusivi, mai condonati, ed il proprietario ha già detto che li butta giù a spese sue pur di vedere ultimata la strada.
Basta giochetti. Vogliamo la strada.
Gli imprenditori di via dei Muratori