Territorio
Sogni volanti su Canne della Battaglia
Un ingegnere barlettano e il suo drone in volo sulla Puglia
Barletta - domenica 6 settembre 2015
12.54
Visto dall'alto, il mondo è diverso. La passione per la fotografia di un ingegnere elettronico di 38 anni - il barlettano M.R. - ci ha permesso di guardare il sito di Canne della battaglia con una prospettiva diversa, dando spazio all'immaginazione, lontano da putride commissioni consiliari e speculazioni sul glorioso sito. L'ingegnere barlettano, col suo drone, ha filmato il suddetto sito archeologico ed altre bellezze della Puglia: Castel del Monte, le isole Tremiti, Porto Ghiacciolo (Monopoli).
Le riprese video, sono visualizzabili sull'apposito canale Flying Dreams. Poniamo qualche domanda a M.R., che ha preferito non divulgare il suo nome a mezzo stampa, ma al quale potrete chiedere ogni delucidazione, iscrivendovi al suo canale You Tube.
Pur essendo appassionato di fotografia, perché hai scelto un drone?
«Ho sentito l'esigenza di esplorare nuove prospettive, utilizzando un drone per riprese aeree. Ho sempre avuto una fissazione per il volo e le visioni aeree, appassionandomi ai droni».
Quale modello di drone utilizzi per le riprese?
«E' un modello commerciale di una delle aziende produttrici più famose al mondo nella produzione di multirotori: DJI Innovation. Ho scelto una configurazione che consentisse la giusta affidabilità e flessibilità in diversi ambienti operativi. Una scelta precisa, dettata dalla necessità di garantire la sicurezza. Per due anni mi sono esercitato su modelli più piccoli, con la stessa tipologia di controllo».
A quanti metri di altezza hai effettuato le riprese video su Canne della Battaglia?
«Per la maggior parte del video ho scelto di operare ad una altezza di circa 70 metri al di sopra della cittadella di Canne, per ottimizzare sia il campo inquadrato, che risoluzione delle immagini ottenute».
Hai avuto problemi tecnici, durante le riprese?
«Nessun tipo di problema, lo strumento utilizzato si rivela ad ogni utilizzo sempre molto affidabile e le informazioni diagnostiche che il radio controllo mette a disposizione permette - previa approfondita conoscenza dello strumento - di capire sempre in qualsiasi momento lo stato in cui si trova il drone e la qualità stessa della comunicazione radio».
Quali saranno le prossime location per le tue riprese video?
«Non ho deciso ancora, ma ho intenzione di filmare molti dei siti archeologici, che abbondano nella nostra regione».
Il drone potrebbe essere un mezzo per diffondere maggiormente Barletta e la Puglia nel mondo?
«Certamente, in passato era impossibile pensare di effettuare riprese aeree di questo tipo, i risultati che si possono ottenere permettono di esplorare punti di vista e angolazioni per valorizzare qualsiasi tipo di sito di interesse storico, paesaggistico e urbano, ma è necessario che lo strumento sia usato da persone responsabili , dotate delle dovute conoscenze, non solo in ambito fotografico, ma anche e soprattutto nel campo della meteorologia e dello strumento».
Le riprese video, sono visualizzabili sull'apposito canale Flying Dreams. Poniamo qualche domanda a M.R., che ha preferito non divulgare il suo nome a mezzo stampa, ma al quale potrete chiedere ogni delucidazione, iscrivendovi al suo canale You Tube.
Pur essendo appassionato di fotografia, perché hai scelto un drone?
«Ho sentito l'esigenza di esplorare nuove prospettive, utilizzando un drone per riprese aeree. Ho sempre avuto una fissazione per il volo e le visioni aeree, appassionandomi ai droni».
Quale modello di drone utilizzi per le riprese?
«E' un modello commerciale di una delle aziende produttrici più famose al mondo nella produzione di multirotori: DJI Innovation. Ho scelto una configurazione che consentisse la giusta affidabilità e flessibilità in diversi ambienti operativi. Una scelta precisa, dettata dalla necessità di garantire la sicurezza. Per due anni mi sono esercitato su modelli più piccoli, con la stessa tipologia di controllo».
A quanti metri di altezza hai effettuato le riprese video su Canne della Battaglia?
«Per la maggior parte del video ho scelto di operare ad una altezza di circa 70 metri al di sopra della cittadella di Canne, per ottimizzare sia il campo inquadrato, che risoluzione delle immagini ottenute».
Hai avuto problemi tecnici, durante le riprese?
«Nessun tipo di problema, lo strumento utilizzato si rivela ad ogni utilizzo sempre molto affidabile e le informazioni diagnostiche che il radio controllo mette a disposizione permette - previa approfondita conoscenza dello strumento - di capire sempre in qualsiasi momento lo stato in cui si trova il drone e la qualità stessa della comunicazione radio».
Quali saranno le prossime location per le tue riprese video?
«Non ho deciso ancora, ma ho intenzione di filmare molti dei siti archeologici, che abbondano nella nostra regione».
Il drone potrebbe essere un mezzo per diffondere maggiormente Barletta e la Puglia nel mondo?
«Certamente, in passato era impossibile pensare di effettuare riprese aeree di questo tipo, i risultati che si possono ottenere permettono di esplorare punti di vista e angolazioni per valorizzare qualsiasi tipo di sito di interesse storico, paesaggistico e urbano, ma è necessario che lo strumento sia usato da persone responsabili , dotate delle dovute conoscenze, non solo in ambito fotografico, ma anche e soprattutto nel campo della meteorologia e dello strumento».