Sit-in di protesta per la Cementeria
Sit-in di protesta per la Cementeria
Associazioni

Sit-in in provincia sulla Cementeria, ma solo per pochi

La sensibile denuncia del collettivo Exit sul tema Cementeria esaltata solo dall’informazione. Domina il silenzio politico

La querelle ambientale Cementeria Buzzi Unicem - Provincia Bat - Comune di Barletta diventa ogni giorno più invisibile come potrebbero esserlo le nano-particelle che vagano, forse incidenti pericolosamente sulla salute dei cittadini barlettani. La recente autorizzazione dell'assessore provinciale all'ambiente avvocato Gennaro Cefola, supportato dal positivo riscontro della VIA (valutazione d'impatto ambientale) che concede ulteriore tonnellaggio di rifiuti combustibili (CDR) e di rifiuti speciali pericolosi alla Cementeria di Barletta, allarma le sigle ambientaliste (Collettivo Exit, volontari Beni Comuni, l'associazione Parcocane, coordinamento No Biomasse e l'associazione Andria Città Sana).

La richiesta della Cementeria Buzzi Unicem di Barletta di aumentare la quantità di rifiuti da bruciare dalle attuali 27.000 tonnellate ad 80.000 non è una improvvisazione di queste ore. L'istruttoria della società cementiera risale all'aprile 2010. Nel settembre dello scorso anno la Buzzi Unicem inoltrò al Comune di Barletta attestazione del corretto adempimento burocratico. L'amministrazione locale si limitò, con debite note, ad inoltrare documentazione alla competente Provincia di allora, quella di Bari, e timidamente espressero parere negativo in via pregiudiziale alla richiesta di incrementare le quantità di rifiuti speciali non pericolosi da utilizzare per il ciclo produttivo del cemento. Evidentemente le formali rimostranze dell'amministrazione locali non hanno sortito effetto e l'autorizzazione della provincia BT è arrivata schietta ma senza l'auspicato tavolo tecnico della parti interessate.

Il sit-in fortemente dimostrativo delle sigle ambientaliste locali rimane, al momento, l'unica istruttoria quanto meno morale su una vicenda che, se non acclarata con la necessaria limpidezza, rischia di infrangere le regole essenziali dell'ambiente. E' appunto il tombale silenzio dei politici ed amministratori locali, provinciali e regionale ad innescare i maggiori timori nella popolazione attenzionata solo dall'orgoglioso e tenace lavoro delle sigle ambientaliste. Il consigliere regionale Mennea invita il sindaco di Barletta ad avviare un confronto pubblico e sgombera il campo dalle critiche all'indirizzo della Regione, terminale di definitive autorizzazioni.

La delocalizzazione dell'imponente impianto - che non si sa più se funge da azienda cementiera o da inceneritore, come da sempre il coordinamento Exit ventila - è l'auspicio di un lontano consiglio comunale di Barletta datato dicembre 2010. Mennea auspica un dibattito pubblico, lo stesso ci riferisce l'assessore all'ambiente di Barletta Carpagnano che auspica un forum. Fatto sta che gli esponenti e i militanti delle sigle ambientaliste che hanno gridato al megafono la propria preoccupazione dinanzi al palazzo della Provincia ad Andria, sono da ritenere l'unico baluardo severo a salvaguardia della salute dei cittadini di Barletta. Un silenzio inspiegabile, che doverosamente va registrato è quello degli altri consiglieri regionali barlettani: Pastore, Caracciolo e del rappresentante del Pdl Giovanni Alfarano.

Il Collettivo Exit chiede che si apra il più ampio fronte sociale che smuova la pigrizia di associazioni, comitati, studenti e semplici cittadini, riconducendoli a quel senso di collettiva responsabilità alla quale non è esente un altro personaggio politico barlettano di rilievo: l'assessore regionale Maria Campese di Rifondazione Comunista, responsabile nazionale delle tematiche ambientali. Il suo partito, ad esempio, conduce una dura battaglia contro la Tav in Valsusa dimenticando troppo spesso le situazioni ambientali locali. Sull'argomento Cementeria Buzzi Unicem di Barletta si vuole conoscere di più.
13 fotoSit-in in provincia sulla Cementeria
Sit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la CementeriaSit-in in provincia per la Cementeria
Procedura di VIADocumento PDF
  • Protesta
  • Cementeria
  • Collettivo Exit
Altri contenuti a tema
Sparatoria a Barletta, il commento del Collettivo Exit Sparatoria a Barletta, il commento del Collettivo Exit La nota degli attivisti
Collettivo Exit: «Lodispoto sfiduciato, meglio tardi che mai» Collettivo Exit: «Lodispoto sfiduciato, meglio tardi che mai» La nota degli attivisti
7 Anfiteatro all’aperto, Collettivo Exit: «Cannito travisa la realtà» Anfiteatro all’aperto, Collettivo Exit: «Cannito travisa la realtà» La nota degli attivisti
«Barletta tra criminalità e speculazione», la nota del Collettivo Exit «Barletta tra criminalità e speculazione», la nota del Collettivo Exit Le riflessioni degli attivisti
Collettivo Exit: «La sorella di Benedetto Petrone sconfessa l’iniziativa dell’amministrazione Cannito» Collettivo Exit: «La sorella di Benedetto Petrone sconfessa l’iniziativa dell’amministrazione Cannito» La nota sulla questione intitolazione strada
Strada per Sergio Ramelli, Collettivo Exit:  «La politica barlettana rasenta continuamente il ridicolo» Strada per Sergio Ramelli, Collettivo Exit: «La politica barlettana rasenta continuamente il ridicolo» La nota dell'associazione
1 Ampliamento discarica San Procopio, Collettivo Exit: «Ingiustificabile assenza di Lodispoto in commissione regionale» Ampliamento discarica San Procopio, Collettivo Exit: «Ingiustificabile assenza di Lodispoto in commissione regionale» La nota degli ambientalisti
Collettivo Exit: «Dov’è finito il comitato tecnico ambientale della provincia Bat?» Collettivo Exit: «Dov’è finito il comitato tecnico ambientale della provincia Bat?» La nota degli ambientalisti
© 2001-2025 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.