La città
Sindaco Maffei, per favore a cittadino risponda
Prova mediatica di corrispondenza con l'Amministrazione. «In qualità di cittadino barlettano non posso rimanere distaccato...»
Barletta - mercoledì 21 marzo 2012
2.11
Alle estese lettere che contengono sempre più frequentemente lamentele e tristi segnalazioni da parte di lettori di Barlettalife, è consuetudine del nostro portale dedicare lo spazio "iReport". Questa garbata lettera che è solo propositiva, invece, desideriamo pubblicarla quale articolo e interpretandola quale lettera aperta all'Amministrazione comunale. Siamo certi che il Sindaco Maffei, vorrà considerare favorevolmente il nostro lettore, interprete poi di tanti lettori, consegnando alle nostre pagine una ricca risposta rasserenatrice, la meno ufficiale possibile e che diventi addirittura familiare. Risulterebbe dialogo aperto e di esteso favore per tutta la città.
In qualità di cittadino barlettano non posso rimanere distaccato da quelli che, a mio parere, sono alcuni dei problemi che avvolgono questa città. Il mio vuol essere un fattivo contributo affinché questo territorio possa crearsi uno spazio nel panorama mondiale. La nostra città ha un bisogno urgente di Interventi, di politiche di valorizzazione che vadano a centrare una prospettiva che le permetta di competere nel panorama mondiale dell'economia e della cultura, anche in forza di una possibile "green economy". Questo lo si può ottenere solo attraverso uno sviluppo tra natura e archeologia non tralasciando quello architettonico paesaggistico, il mare, la nostra costa, la nostra posizione strategica, gli eventi storici. Barletta ha bisogno di presentarsi alla ribalta internazionale come itinerario turistico integrato. Voglio segnalare con pacatezza alcuni esempi di quelli che, a mio avviso, rappresentano i limiti e i ritardi di un' azione amministrativa che non ha ancora affrontato quelle sfide che la nostra città deve saper cogliere e vincere : l'ambiente (sicuramente rappresenta la risorsa su cui far perno per il rilancio della nostra economia), il centro storico, i beni culturali e archeologici, i prodotti tipici, l'agricoltura di qualità, le tradizioni, la natura sono quelle risorse che sevono per incentivare un turismo compatibile e quindi di conseguenza fonte di nuova e duratura occupazione.
L'agricoltura deve basarsi essenzialmente sulla coltivazione con metodi biologici puntando a prodotti di qualità. In questa ottica andrebbero riscoperte produzioni tipiche che, nel tempo, sono andate perdute, avendo come scopo finale il raggiungimento di obiettivi contrattuali tra le nostre aziende agricole e le grandi catene commerciali. Beni archeologici. In questo territorio molti sono in stato di abbandono e nella migliore delle ipotesi poco valorizzati. Canne della Battaglia ne è esempio (monumento storico che tutti ci invidiano ma del tutto abbandonato a se stesso, a dimostrazione che questa comunità non ha rispetto del suo passato e delle sue origini), il Castello, il museo, le Chiese,etc.. Questa città ha bisogno urgentemente di fare cultura mettendo in rete (non solo virtuale) l'immenso patrimonio culturale di cui gode.
Centro storico. Un attento piano di recupero centrato sia su aspetti di arredo (piano del colore, riqualificazione e riporto agli aspetti originari di immobili che nel tempo hanno subito stravolgimenti), reintroduzione nei borghi di caratteristiche attività artigianali creando un percorso turistico culturale opportunamente segnalato e pubblicizzato. La nostra amministrazione deve ridisegnare il futuro di questa comunità, ricordandosi che per essere competitivi bisogna essere in grado di trasmettere nel visitatore una forte carica di emozione e per aver maggior effetto presuppone che i beni culturali debbano essere fruibili, nel senso più lato del termine, per cui è necessario che essi siano idonei ad essere ammirati e visitati. Solo così si aprirà per questa città una grande opportunità contando su quelle aree di straordinaria bellezza da mantenere intatte per le generazioni future e da mettere sul piatto sia dell'offerta turistica che degli investimenti economici, l'unico settore che nonostante la grave crisi mondiale non solo non perde posti di lavoro ma addirittura li incrementa. A questa amministrazione chiedo di scommettere su quanto proposto, con la consapevolezza che un buon risultato si può raggiungere soltanto attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio quali le istituzioni, le categorie economiche, le associazioni culturali e ambientali.
Gino Rutigliano
In qualità di cittadino barlettano non posso rimanere distaccato da quelli che, a mio parere, sono alcuni dei problemi che avvolgono questa città. Il mio vuol essere un fattivo contributo affinché questo territorio possa crearsi uno spazio nel panorama mondiale. La nostra città ha un bisogno urgente di Interventi, di politiche di valorizzazione che vadano a centrare una prospettiva che le permetta di competere nel panorama mondiale dell'economia e della cultura, anche in forza di una possibile "green economy". Questo lo si può ottenere solo attraverso uno sviluppo tra natura e archeologia non tralasciando quello architettonico paesaggistico, il mare, la nostra costa, la nostra posizione strategica, gli eventi storici. Barletta ha bisogno di presentarsi alla ribalta internazionale come itinerario turistico integrato. Voglio segnalare con pacatezza alcuni esempi di quelli che, a mio avviso, rappresentano i limiti e i ritardi di un' azione amministrativa che non ha ancora affrontato quelle sfide che la nostra città deve saper cogliere e vincere : l'ambiente (sicuramente rappresenta la risorsa su cui far perno per il rilancio della nostra economia), il centro storico, i beni culturali e archeologici, i prodotti tipici, l'agricoltura di qualità, le tradizioni, la natura sono quelle risorse che sevono per incentivare un turismo compatibile e quindi di conseguenza fonte di nuova e duratura occupazione.
L'agricoltura deve basarsi essenzialmente sulla coltivazione con metodi biologici puntando a prodotti di qualità. In questa ottica andrebbero riscoperte produzioni tipiche che, nel tempo, sono andate perdute, avendo come scopo finale il raggiungimento di obiettivi contrattuali tra le nostre aziende agricole e le grandi catene commerciali. Beni archeologici. In questo territorio molti sono in stato di abbandono e nella migliore delle ipotesi poco valorizzati. Canne della Battaglia ne è esempio (monumento storico che tutti ci invidiano ma del tutto abbandonato a se stesso, a dimostrazione che questa comunità non ha rispetto del suo passato e delle sue origini), il Castello, il museo, le Chiese,etc.. Questa città ha bisogno urgentemente di fare cultura mettendo in rete (non solo virtuale) l'immenso patrimonio culturale di cui gode.
Centro storico. Un attento piano di recupero centrato sia su aspetti di arredo (piano del colore, riqualificazione e riporto agli aspetti originari di immobili che nel tempo hanno subito stravolgimenti), reintroduzione nei borghi di caratteristiche attività artigianali creando un percorso turistico culturale opportunamente segnalato e pubblicizzato. La nostra amministrazione deve ridisegnare il futuro di questa comunità, ricordandosi che per essere competitivi bisogna essere in grado di trasmettere nel visitatore una forte carica di emozione e per aver maggior effetto presuppone che i beni culturali debbano essere fruibili, nel senso più lato del termine, per cui è necessario che essi siano idonei ad essere ammirati e visitati. Solo così si aprirà per questa città una grande opportunità contando su quelle aree di straordinaria bellezza da mantenere intatte per le generazioni future e da mettere sul piatto sia dell'offerta turistica che degli investimenti economici, l'unico settore che nonostante la grave crisi mondiale non solo non perde posti di lavoro ma addirittura li incrementa. A questa amministrazione chiedo di scommettere su quanto proposto, con la consapevolezza che un buon risultato si può raggiungere soltanto attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà presenti sul territorio quali le istituzioni, le categorie economiche, le associazioni culturali e ambientali.
Gino Rutigliano