Cronaca
Sequestrati due autolavaggi a Barletta per danni ambientali
Nelle strutture mancavano i documenti per verificare la tracciabilità del ciclo dei rifiuti
Barletta - mercoledì 30 ottobre 2019
15.42 Comunicato Stampa
Personale della Guardia Costiera, appartenente al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari, in esito a dedicate attività di indagine e di controllo del territorio, coordinate dalla Capitaneria di Porto di Barletta, ha posto sotto sequestro, nel Comune di Barletta, due attività di auto-lavaggio, che operavano in assenza delle previste autorizzazioni ambientali ed in completo dispregio delle prescrizioni fissate dalla legge ai fini della corretta gestione e del corretto smaltimento, sia dei reflui industriali sia dei rifiuti prodotti.
È emersa, in particolare, la pressoché totale mancanza delle evidenze documentali (modulari, registri, bolle, ecc.) prescritte dal Testo Unico Ambientale (D.lgs. 152/2006) ai fini della corretta e completa tracciabilità del ciclo dei rifiuti e dei reflui industriali, i quali, pertanto, risultavano raccolti, recuperati, trasportati e smaltiti dai gestori delle due aziende, in modo del tutto fraudolento ed illecito. E' di tutta evidenza la gravità del danno che le condotte omissive accertate sono in grado di arrecare all'ambiente, attesa l'impossibilità di stabilire, in assenza della prescritta documentazione probatoria, l'origine, l'esatta tipologia, la destinazione e, soprattutto, il corretto smaltimento dei rifiuti e dei reflui prodotti.
Complessivamente sono state sottoposte a sequestro due aree della superficie di circa 800 mq., unitamente ai beni ed alle attrezzature strumentali alle attività d'azienda. I titolari delle due attività sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per violazione degli artt. 137 e 256 del D.lgs. 152/2006. I controlli della Guardia Costiera a tutela dell'ambiente continueranno a ritmo serrato anche nei prossimi giorni.
È emersa, in particolare, la pressoché totale mancanza delle evidenze documentali (modulari, registri, bolle, ecc.) prescritte dal Testo Unico Ambientale (D.lgs. 152/2006) ai fini della corretta e completa tracciabilità del ciclo dei rifiuti e dei reflui industriali, i quali, pertanto, risultavano raccolti, recuperati, trasportati e smaltiti dai gestori delle due aziende, in modo del tutto fraudolento ed illecito. E' di tutta evidenza la gravità del danno che le condotte omissive accertate sono in grado di arrecare all'ambiente, attesa l'impossibilità di stabilire, in assenza della prescritta documentazione probatoria, l'origine, l'esatta tipologia, la destinazione e, soprattutto, il corretto smaltimento dei rifiuti e dei reflui prodotti.
Complessivamente sono state sottoposte a sequestro due aree della superficie di circa 800 mq., unitamente ai beni ed alle attrezzature strumentali alle attività d'azienda. I titolari delle due attività sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per violazione degli artt. 137 e 256 del D.lgs. 152/2006. I controlli della Guardia Costiera a tutela dell'ambiente continueranno a ritmo serrato anche nei prossimi giorni.