Politica

SEL: «Vogliamo con forza puntualizzare. Si è colta l'occasione per alzare i toni»

«Documento reso pubblico all'insaputa di SEL». «Fantasiose motivazioni tecniche»

«In merito a quanto accaduto nella riunione del tavolo politico di giovedì 12 gennaio riunitosi presso la sede della "Buona Politica" vogliamo con forza puntualizzare alcune questioni impropriamente descritte». E' il momento delle precisazioni, a firma del coordinatore e vice coordinatore cittadini del SEL, rispettivamente Michelangelo Acclavio e Adriano Antonucci, nella discussione tutta politica nata tra le varie forze, con una dialettica che non lascia adito a dubbi. «In primis sottolineare che la rappresentanza al tavolo non ha firmato alcun documento politico e lamentando tale inesattezza siamo costretti a stigmatizzare duramente il comportamento di chi ha redatto tale documento rendendolo pubblico ad insaputa di SEL e, forse, anche di altre forze presenti al tavolo. Fermo restando l'auspicio che prossimamente si possa riunire un tavolo politico completo di tutte le forze della maggioranza (compresa la neonata "Lista Emiliano" oramai organica al centrosinistra in consiglio comunale) ed anche alla presenza del Sindaco, avevamo apprezzato l'intento costruttivo degli incontri promossi con la volontà di poter collaborare in sinergia con tutti i partiti alla costruzione di una linea politica chiara e di sostegno all'azione del consiglio comunale e della giunta guidata da Maffei; ci eravamo, pertanto, permessi di rimarcare la parziarietà delle riunioni per le quali si sarebbe reso opportuno un rinvio per consentire la partecipazione di tutte le forze politiche del centrosinistra attuale».

«Evidentemente però si è colta l'occasione per alzare i toni mettendo in risalto una mancanza di ascolto da parte del Sindaco nei confronti delle forze politiche, cosa che non risponde assolutamente al vero visto e considerato che la stessa SEL ha avuto sempre la possiblità di dire la sua e di intervenire nell'azione amministrativa e di governo. A testimonianza di ciò, provvedimenti come il patto sottoscritto tra comune ed Agenzia delle entrate per la lotta all'evasione fiscale promosso dall'assessore Mazzarisi o anche la partecipazione del primo cittadino alle iniziative promosse dal nostro partito come ad esempio "Il cantiere dell'alternativa" del 26 novembre al GOS dove si è discusso di lavoro, formazione ed ambiente smentiscono tali ignominie. Appare inoltre tanto curioso quanto ingiusto ed infondato (ma pur sempre in linea con un chiaro atteggiamento di rottura politica con questo centrosinistra che però non si ha il coraggio di abbandonare fino in fondo), l'articolo apparso su questo giornale qualche giorno fa a firma del Presidente del movimento de la buona politica il qule stigmatizzava (adducendo fantasiose motivazioni tecniche) l'operato dell'Amministrazione in merito al bando "unitario" per la realizzazione delle opere di urbanizzazione nell'area della 167. Rircordando a tutti che quella zona soffre da più di 15 anni di un deficit di urbanizzazione che la porta ad essere il "terzo mondo" della città ogni volta che piove, non possiamo che essere daccordo con l'Amministrazione nella scelta di operare finalmente una politica di qualità nella realizzazione delle opere pubbliche. Il Presidente della Buona Politica dovrebbe sapere, anche per diretta conoscenza degli appalti pubblici cui spesso partecipa come imprenditore (cosa che dovrebbe farlo astenere da certe considerazioni politiche), che l'eccesso di ribasso pur consentendo un iniziale risparmio al Comune costrige sempre a subire successive variazioni imposte dagli appaltatori vincitori che fanno lievitare sensibilmente i costi complessivi».

«Vi è poi una scarsa conoscenza del bando de quo, posto che esso opera con le seguenti proporzioni 70 punti per la qualità progettuale, 20 punti per i tempi di esecuzione (cronoprogramma) e 10 punti per l'offerta economica e non come erroneamente riportato nell'articolo 90 punti per la progettualità e 10 per l'offerta economica. A supporto di ciò con l'introduzione del D.P.R. 207/10 è stato introdotto un "principio" che possiamo definire "dell'offera economicamente più vantaggiosa" al fine da una parte di responsabilizzare le imprese nei confronti della P.A., dall'altra di evitare che gli eccessivi ribassi (erroneamente auspicati dalla buona politica) portino a delle varianti onerose da parte dell'Amministrazione e/o, in alternativa, all'abbandono del cantiere con successiva risoluzione del contratto costringendo la P.A. all'indizione di una nuova gara per la prosecuzione dei lavori con ulteriori costi a carico dei contribuenti. Per cui, ribadendo tutto quanto detto in merito alla sciagurata condotta dei redattori del comunicato presenti al tavolo politico nei confronti di SEL riteniamo di astenerci da ogni ulteriore partecipazione prevista ad incontri parziali aspicando comunque la rapida fattibilità del tavolo politico comprensivo di tutte le forze rappresentative del più ampio centrosinistra per favorire lrealmente l'azione di governo in senso puramente costruttivo».
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