Territorio
Se il termine "Puglia" è in etichetta crescono le vendite dei prodotti agroalimentari
Lo rivela l'analisi condotta dalla Coldiretti Puglia sulla base dei dati dell’Osservatorio ISMEA - Qualivita
Barletta - sabato 4 settembre 2021
I consumi alimentari dei pugliesi privilegiano sempre più la qualità Made in Italy con un aumento degli acquisti familiari del +14,4% di prodotti che riportano la Puglia in etichetta, oppure una delle indicazioni geografiche europee di origine, con la Dop e IG Economy pugliese che vale 439 milioni di euro. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia in occasione del Cibus, sulla base dei dati dell'Osservatorio ISMEA - Qualivita.
Crescono le vendite dei prodotti agroalimentari con il termine 'Puglia' in etichetta, un successo frutto della battaglie condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell'origine e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - con il boom del regionalismo a tavola anche sotto la spinta dell'emergenza Covid e della voglia dei pugliesi di prodotti del territorio sani e genuini.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, pari al 92,7% del paniere IG del Paese.
Sulle tavole dei pugliesi nell'anno del Covid – precisa la Coldiretti regionale - sono cresciuti latte, salumi, formaggi, salse, prodotti confezionati, uova, pasta, vino, olio, farine, frutta e verdura Made in Italy, anche per la voglia di sostenere l'economia ed il lavoro locali nel tempo della pandemia. Una emergenza che – continua la Coldiretti Puglia - ha favorito scelte di acquisto più sostenibili con un vero boom dei prodotti green, dal biologico al chilometro zero direttamente dal contadino.
L'emergenza Covid ha fatto emergere prepotentemente il ruolo economico e sociale della filiera corta e della vendita diretta dei prodotti agroalimentari, in una fase difficile per il sistema commerciale del Paese – insiste Coldiretti Puglia - con la spesa nei mercati contadini cresciuta in Puglia del 20 per cento proprio nel momento della crisi causata dalla pandemia e con iniziative di solidarietà divenute un fenomeno strutturale.
"Nonostante l'emergenza pandemica, gli occupati in agricoltura sono aumentati nel 2020 del 2,3%, con la vendita diretta e la filiera corta di Campagna Amica che garantisce lavoro e futuro con 22mila giornate lavorative e 3 milioni di scontrini, con i mercati contadini che oltre a essere luogo di acquisto, sono divenuti "Food Hub" dove riscoprire uno stile di vita più consapevole ed informato legato al cibo di qualità, di prossimità, tipico del territorio ed ai suoi innumerevoli significati che vanno aldilà del mero aspetto economico", ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
L'approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all'operatività, con la ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall'asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti.
Il cibo – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato anche la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia, 9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.
Crescono le vendite dei prodotti agroalimentari con il termine 'Puglia' in etichetta, un successo frutto della battaglie condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell'origine e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - con il boom del regionalismo a tavola anche sotto la spinta dell'emergenza Covid e della voglia dei pugliesi di prodotti del territorio sani e genuini.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, pari al 92,7% del paniere IG del Paese.
Sulle tavole dei pugliesi nell'anno del Covid – precisa la Coldiretti regionale - sono cresciuti latte, salumi, formaggi, salse, prodotti confezionati, uova, pasta, vino, olio, farine, frutta e verdura Made in Italy, anche per la voglia di sostenere l'economia ed il lavoro locali nel tempo della pandemia. Una emergenza che – continua la Coldiretti Puglia - ha favorito scelte di acquisto più sostenibili con un vero boom dei prodotti green, dal biologico al chilometro zero direttamente dal contadino.
L'emergenza Covid ha fatto emergere prepotentemente il ruolo economico e sociale della filiera corta e della vendita diretta dei prodotti agroalimentari, in una fase difficile per il sistema commerciale del Paese – insiste Coldiretti Puglia - con la spesa nei mercati contadini cresciuta in Puglia del 20 per cento proprio nel momento della crisi causata dalla pandemia e con iniziative di solidarietà divenute un fenomeno strutturale.
"Nonostante l'emergenza pandemica, gli occupati in agricoltura sono aumentati nel 2020 del 2,3%, con la vendita diretta e la filiera corta di Campagna Amica che garantisce lavoro e futuro con 22mila giornate lavorative e 3 milioni di scontrini, con i mercati contadini che oltre a essere luogo di acquisto, sono divenuti "Food Hub" dove riscoprire uno stile di vita più consapevole ed informato legato al cibo di qualità, di prossimità, tipico del territorio ed ai suoi innumerevoli significati che vanno aldilà del mero aspetto economico", ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
L'approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all'operatività, con la ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall'asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti.
Il cibo – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato anche la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia, 9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.