Politica
Sarà Stella Mele
La migliore chance del Centrodestra è in dirittura d’arrivo per la candidatura a Sindaco. Arrivano gli anni del ricambio generazionale
Barletta - sabato 26 febbraio 2011
Manca solo il sorriso del PdL, gli altri ci sono tutti e gonfiano le gote per far esplodere il fiato del rinnovamento politico del Centrodestra. Non c'è da stupirsi, anzi vietato farlo se si presuppongono i valori della coerenza di una giovane donna che in solo poche ore riattiva le possibilità di una compagine destinata alla più nera debacle.
I commenti del dopo Tatò, infatti, sono tristi, neppure delusi, tristi sì. E la politica esige speranza, duttilità umana, svecchiamento, corridori, risorgimento. Ora le decisioni, dopo l'esperimento del candidato del PdL Tatò sono a carico degli altri partners della coalizione che reclamano di diritto la responsabilità di decidere il nome della candidatura a sindaco per le amministrative di primavera. E la stagione del voto assomiglia tutta alla Mele che obbliga tutti a evitare commenti circa la sua avvenenza e provare ad investire solo sulle sue capacità politico-amministrative under 30.
Dopo l'imprenditore tutto d'un pezzo, severo con se stesso sino a ragionare responsabilmente su suo sofferto diniego, arrivano gli anni del ricambio generazionale, l'impossibile politico. Ma poi mica tanto se pensiamo che i conciliaboli autorevoli che chiacchierano oramai definitivamente sul nome della Mele, hanno deciso in fretta, prima del tramonto. Una scorribanda di liste mature che investono senza rischiare poi tanto, anzi. Solo un pomeriggio per darsi voce, farla giungere anche nel palazzo della Provincia da dove arriva, dopo l'oscurantismo di poche ore fa, il cauto ottimismo di uno che nelle alte sfere ha ancora da raccontare la sua (Ventola). Nel PdL manca l'allegria della novità, non sono abituati alle sorprese, ma due mesi di torture potrebbero farli tornare all'illusione che la politica può essere bella, come racconta la probabile candidata Stella Mele.
Questa è la sorpresa che comunichiamo di prima ora. Non abbiamo notizie sulla reazione della Mele. Trasmettiamo tel quel quanto i responsabili delle liste via via ci comunicano. Scriviamo a braccio, seguendo l'atmosfera e le intenzioni che simultaneamente riportiamo ai lettori. Ci dicono che non ci saranno ulteriori ripensamenti e siamo autorizzati a non formulare dubbi su questo nuovo ventottenne fatto di politica barlettana che si chiama Stella Mele.
I commenti del dopo Tatò, infatti, sono tristi, neppure delusi, tristi sì. E la politica esige speranza, duttilità umana, svecchiamento, corridori, risorgimento. Ora le decisioni, dopo l'esperimento del candidato del PdL Tatò sono a carico degli altri partners della coalizione che reclamano di diritto la responsabilità di decidere il nome della candidatura a sindaco per le amministrative di primavera. E la stagione del voto assomiglia tutta alla Mele che obbliga tutti a evitare commenti circa la sua avvenenza e provare ad investire solo sulle sue capacità politico-amministrative under 30.
Dopo l'imprenditore tutto d'un pezzo, severo con se stesso sino a ragionare responsabilmente su suo sofferto diniego, arrivano gli anni del ricambio generazionale, l'impossibile politico. Ma poi mica tanto se pensiamo che i conciliaboli autorevoli che chiacchierano oramai definitivamente sul nome della Mele, hanno deciso in fretta, prima del tramonto. Una scorribanda di liste mature che investono senza rischiare poi tanto, anzi. Solo un pomeriggio per darsi voce, farla giungere anche nel palazzo della Provincia da dove arriva, dopo l'oscurantismo di poche ore fa, il cauto ottimismo di uno che nelle alte sfere ha ancora da raccontare la sua (Ventola). Nel PdL manca l'allegria della novità, non sono abituati alle sorprese, ma due mesi di torture potrebbero farli tornare all'illusione che la politica può essere bella, come racconta la probabile candidata Stella Mele.
Questa è la sorpresa che comunichiamo di prima ora. Non abbiamo notizie sulla reazione della Mele. Trasmettiamo tel quel quanto i responsabili delle liste via via ci comunicano. Scriviamo a braccio, seguendo l'atmosfera e le intenzioni che simultaneamente riportiamo ai lettori. Ci dicono che non ci saranno ulteriori ripensamenti e siamo autorizzati a non formulare dubbi su questo nuovo ventottenne fatto di politica barlettana che si chiama Stella Mele.