La città
Sangue in corso Vittorio Emanuele, “Quella zona non può essere terra di nessuno”
Interviene il sindaco Cosimo Cannito
Barletta - lunedì 18 giugno 2018
17.23 Comunicato Stampa
"Un delitto efferato come quello compiuto oggi nella nostra città turba la serenità di tutta la comunità, in particolar modo quella dei residenti di quella zona, praticamente nel centro della città, a ridosso del vecchio ospedale". Sono le parole del neo sindaco Cosimo Cannito.
"Già durante la scorsa consiliatura, nel mio ruolo di consigliere comunale, con altri colleghi fra cui il consigliere Marzocca, avevamo più volte sollecitato alcune misure di sicurezza, a cominciare dalla installazione di telecamere per la video sorveglianza, intervento che sarà compiuto al più presto.
Colgo, inoltre, l'occasione per sollecitare la Asl Bt, come già previsto, a rimuovere, nel più breve tempo possibile, la recinzione del vecchio ospedale, in modo che quello spazio torni a essere fruibile da parte dei cittadini, degli anziani del quartiere, delle famiglie e dei tanti ragazzi e bambini che frequentano la vicina parrocchia di "Sant'Agostino".
Quella zona non può continuare a essere terra di nessuno. Questo è il modo migliore per sottrarre spazio a fenomeni di marginalizzazione sociale e criminalità".
"Già durante la scorsa consiliatura, nel mio ruolo di consigliere comunale, con altri colleghi fra cui il consigliere Marzocca, avevamo più volte sollecitato alcune misure di sicurezza, a cominciare dalla installazione di telecamere per la video sorveglianza, intervento che sarà compiuto al più presto.
Colgo, inoltre, l'occasione per sollecitare la Asl Bt, come già previsto, a rimuovere, nel più breve tempo possibile, la recinzione del vecchio ospedale, in modo che quello spazio torni a essere fruibile da parte dei cittadini, degli anziani del quartiere, delle famiglie e dei tanti ragazzi e bambini che frequentano la vicina parrocchia di "Sant'Agostino".
Quella zona non può continuare a essere terra di nessuno. Questo è il modo migliore per sottrarre spazio a fenomeni di marginalizzazione sociale e criminalità".