La città
Salate multe per l'occupazione di suolo pubblico nel centro città
Scadute le concessioni, le lamentele degli esercizi commerciali. Si chiedono concessioni annuali
Barletta - lunedì 5 dicembre 2011
15.01
Tavolini e sedie nel centro storico? A Barletta da oggi non vedrete...o meglio, ci sono ma non ci potrebbero essere!
Lo scorso sabato sera 26 novembre 2011, i cittadini che come abitudine hanno quella di girare nel centrostorico tra stradine, piazze, negozi e locali si sono subito accorti che qualcosa era cambiato, qualcosa mancava. In effetti a seguito di un controllo da parte dei Vigili Urbani si è dovuto procedere, da parte dei gestori dei locali, alla rimozione dei tavolini, sedie e ombrelloni non potendo di conseguenza più svolgere la normale attività lavorativa creando non seri disagi ai gestori e all'indotto che gli stessi muovono.
La motivazione è la scadenza dei termini per la concessione di occupazione di suolo pubblico. I commercianti, ormai realta' economica-produttiva del nostro territorio, lamentano e denunciano l'operazione di mancanza di tolleranza da parte dei Vigili,in effetti sono state multate attivita' che hanno smantellato i dehors ma per il fatto di aver lasciato le piante che,come arredamento esterno, si sono beccati comunque un verbale.
In data 29 novembre 2011 l'associazione Afeba, rappresentata da un folto gruppo di ristoratori e commercianti ,si è riunita per discutere la possibilità di cambiare il regolamento vigente che disciplina l'occupazione di suolo pubblico oltre a richiedere quanto prima un ulteriore incontro con l'amministrazione per la discussione delle proposte di modifica del Regolamento stesso come da Sollecito protocollato il 18 novembre 2011 c/o il Comune di Barletta. Nella fattispecie tra le richieste avanzate c'è quella di poter ottenere un'occupazione per un tempo pari all'intero anno,visto che a Barletta le temperature lo permettono oltre ad un conseguente aumento dell'occupazione di forza lavoro nonché alimentando così le casse comunali che riscuoterebbero una somma maggiore.
Si attende un gentile riscontro da parte degli organi competenti, sperando di non soccombere a questa agonia di uno dei importanti e sottovalutati settori economici.
Lo scorso sabato sera 26 novembre 2011, i cittadini che come abitudine hanno quella di girare nel centrostorico tra stradine, piazze, negozi e locali si sono subito accorti che qualcosa era cambiato, qualcosa mancava. In effetti a seguito di un controllo da parte dei Vigili Urbani si è dovuto procedere, da parte dei gestori dei locali, alla rimozione dei tavolini, sedie e ombrelloni non potendo di conseguenza più svolgere la normale attività lavorativa creando non seri disagi ai gestori e all'indotto che gli stessi muovono.
La motivazione è la scadenza dei termini per la concessione di occupazione di suolo pubblico. I commercianti, ormai realta' economica-produttiva del nostro territorio, lamentano e denunciano l'operazione di mancanza di tolleranza da parte dei Vigili,in effetti sono state multate attivita' che hanno smantellato i dehors ma per il fatto di aver lasciato le piante che,come arredamento esterno, si sono beccati comunque un verbale.
In data 29 novembre 2011 l'associazione Afeba, rappresentata da un folto gruppo di ristoratori e commercianti ,si è riunita per discutere la possibilità di cambiare il regolamento vigente che disciplina l'occupazione di suolo pubblico oltre a richiedere quanto prima un ulteriore incontro con l'amministrazione per la discussione delle proposte di modifica del Regolamento stesso come da Sollecito protocollato il 18 novembre 2011 c/o il Comune di Barletta. Nella fattispecie tra le richieste avanzate c'è quella di poter ottenere un'occupazione per un tempo pari all'intero anno,visto che a Barletta le temperature lo permettono oltre ad un conseguente aumento dell'occupazione di forza lavoro nonché alimentando così le casse comunali che riscuoterebbero una somma maggiore.
Si attende un gentile riscontro da parte degli organi competenti, sperando di non soccombere a questa agonia di uno dei importanti e sottovalutati settori economici.