Politica
Ruggiero Crudele (ItaliaViva): «La Sanità che vogliamo»
Il candidato al consiglio regionale afferma: «La tutela della salute ha bisogno di un Assessore a tempo pieno»
Barletta - venerdì 11 settembre 2020
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«Cinque anni senza un Assessore regionale alla Sanità, caso più unico che raro nella cinquantennale storia delle regioni in Italia, eppure questo è accaduto n Puglia, nel silenzio assordante della maggioranza consiliare». È quanto scrive Ruggiero Crudele, candidato al Consiglio regionale con ItaliaViva per Ivan Scalfarotto.
«È vero, d'altronde, che il Presidente uscente ha candidamente affermato "non mi fidavo di nessuno", ma tant'è, ora quegli stessi di cui non si fida sono schierati con lui sparsi nelle innumerevoli liste elettorali.
Intanto, in questi anni i pugliesi non hanno avuto le risposte di cui avevano bisogno, hanno continuato ad andare a farsi curare fuori regione, hanno visto chiudersi degli ospedali senza rafforzare la medicina del territorio, i lungodegenti e i cronici hanno spesso smesso di curarsi perché il Covid ha preso il sopravvento, si sono visti prospettare tempi biblici per avere accertamenti diagnostici o visite specialistiche.
Emblematico, riguardo le liste d'attesa, il teatrino in consiglio regionale su una proposta di legge dello scorso anno, presentata da consiglieri di maggioranza e stravolta in consiglio dalla minoranza con l'assenso del Presidente uscente, così commentata dal proponente "cose mai viste, rinviare e tergiversare per più di un anno per poi dire che i voti di alcuni medici valgono più delle persone in fila al Cup. E la cosa più grave è che si è approfittato per introdurre un aumento di budget in favore dei privati, come se fossimo procacciatori d'affari per l'attività privata. Una legge trasformata in un mostro giuridico». Superfluo aggiungere che quel consigliere e i suoi colleghi che sostenevano la sua proposta, sono tutti candidati con il Presidente uscente, e nulla si sa di una loro proposta per risolvere il problema!
Noi pensiamo invece, che la tutela della salute abbia bisogno di un Assessore a tempo pieno per una macchina sanitaria più sana, più forte, che sappia anticipare i problemi, investendo in risorse umane -più borse di specializzazione per i neomedici pugliesi, coinvolgimento di infermieri e farmacisti nella rete di medicina territoriale- e nelle tecnologie per la telemedicina volta alla cura personalizzata del paziente, figura centrale della macchina sanitaria.
Un impegno imprescindibile per la Puglia che vogliamo disegnare nell'immediato futuro».
«È vero, d'altronde, che il Presidente uscente ha candidamente affermato "non mi fidavo di nessuno", ma tant'è, ora quegli stessi di cui non si fida sono schierati con lui sparsi nelle innumerevoli liste elettorali.
Intanto, in questi anni i pugliesi non hanno avuto le risposte di cui avevano bisogno, hanno continuato ad andare a farsi curare fuori regione, hanno visto chiudersi degli ospedali senza rafforzare la medicina del territorio, i lungodegenti e i cronici hanno spesso smesso di curarsi perché il Covid ha preso il sopravvento, si sono visti prospettare tempi biblici per avere accertamenti diagnostici o visite specialistiche.
Emblematico, riguardo le liste d'attesa, il teatrino in consiglio regionale su una proposta di legge dello scorso anno, presentata da consiglieri di maggioranza e stravolta in consiglio dalla minoranza con l'assenso del Presidente uscente, così commentata dal proponente "cose mai viste, rinviare e tergiversare per più di un anno per poi dire che i voti di alcuni medici valgono più delle persone in fila al Cup. E la cosa più grave è che si è approfittato per introdurre un aumento di budget in favore dei privati, come se fossimo procacciatori d'affari per l'attività privata. Una legge trasformata in un mostro giuridico». Superfluo aggiungere che quel consigliere e i suoi colleghi che sostenevano la sua proposta, sono tutti candidati con il Presidente uscente, e nulla si sa di una loro proposta per risolvere il problema!
Noi pensiamo invece, che la tutela della salute abbia bisogno di un Assessore a tempo pieno per una macchina sanitaria più sana, più forte, che sappia anticipare i problemi, investendo in risorse umane -più borse di specializzazione per i neomedici pugliesi, coinvolgimento di infermieri e farmacisti nella rete di medicina territoriale- e nelle tecnologie per la telemedicina volta alla cura personalizzata del paziente, figura centrale della macchina sanitaria.
Un impegno imprescindibile per la Puglia che vogliamo disegnare nell'immediato futuro».