Politica
Risultati elettorali, ne parliamo con gli esponenti della Giovane Italia
I giovani militanti del Pdl analizzano l'esito delle Regionali 2010
Barletta - mercoledì 31 marzo 2010
Giorni di grande fermento in campo politico. Dopo i risultati effettivi delle elezioni regionali 2010, ci soffermiamo sui commenti a caldo, per osservare come un evento politico di tale importanza venga vissuto tra i militanti delle singole fazioni.
Ne parliamo con Marco Lattanzio, portavoce del gruppo Giovane Italia di Barletta e sostenitore del Popolo della Libertà.
Fra gli iscritti barlettani alla Giovane Italia, come avete seguito i risultati di queste elezioni regionali?
«Abbiamo seguito gli spogli con la tensione di chi ha fatto un esame ed attende il risultato con impazienza, con la speranza del cambiamento che però non è avvenuto in tutta la Puglia».
Palese non ha vinto, ma nella Bat ha ottenuto un considerevole vantaggio su Nichi Vendola, in controtendenza rispetto al resto della Puglia. Cosa ne pensate? Ve lo sareste aspettato?
«Purtroppo sapevamo che la vittoria sarebbe stato un traguardo difficile da raggiungere ma ognuno ha provato a dare il massimo in base alle proprie possibilità, spendendo una parola agli amici, parenti e conoscenti fino all'ultimo secondo utile.
Lo abbiamo fatto con soddisfazione e ognuno ha contribuito a ribadire che questa neonata provincia di Barletta-Andria-Trani ha scelto la via del centro destra.
Le forze messe in campo hanno fatto sì la nostra provincia si distinguesse dalle altre pugliesi lanciando un forte segnale ai vertici.
Purtroppo sono gravi le sconfitte nelle altre province ed in particolare in quella di Lecce dove praticamente si giocava "in casa" ed invece si è incassata un' inaspettata sconfitta».
Grande successo per Giovanni Alfarano. Solo a Barletta ha superato le 10mila preferenze. Avete fiducia in lui? Conoscete anche gli altri consiglieri eletti del centrodestra?
«Giovanni Alfarano "questa volta non ha sbagliato" e c'è da rendergli merito di uno sbalorditivo risultato figlio di una sua personale tenacia e determinazione.
La fiducia degli elettori lo ha premiato e ora sarà lui che con la stessa tenacia e determinazione dovrà ripagarla facendo un duro lavoro in regione.
Nino Marmo, il consigliere più suffragato nella Bat, lo conosciamo più che bene, è una persona leale e vanta di un' esperienza alla regione che farebbe gola a chiunque e tutti noi siamo più che sicuri che nascerà una grandissima collaborazione con Giovanni Alfarano, una collaborazione che servirà a fare un duro lavoro di opposizione in cinque anni per evitare che vengano create altri disastri dal centro-sinistra come quello della gestione sanitaria che ad oggi ci costa un miliardo di euro di debiti. Noi saremo sempre lì, a fare l'opposizione che la Puglia merita affinchè non si possa assistere all'ennesima divisione di feudi, assegnazione di appalti e poltrone ad amici, che ha caratterizzato la prima gestione del governo Vendola.
Speriamo in meglio e buon lavoro a tutti».
Ne parliamo con Marco Lattanzio, portavoce del gruppo Giovane Italia di Barletta e sostenitore del Popolo della Libertà.
Fra gli iscritti barlettani alla Giovane Italia, come avete seguito i risultati di queste elezioni regionali?
«Abbiamo seguito gli spogli con la tensione di chi ha fatto un esame ed attende il risultato con impazienza, con la speranza del cambiamento che però non è avvenuto in tutta la Puglia».
Palese non ha vinto, ma nella Bat ha ottenuto un considerevole vantaggio su Nichi Vendola, in controtendenza rispetto al resto della Puglia. Cosa ne pensate? Ve lo sareste aspettato?
«Purtroppo sapevamo che la vittoria sarebbe stato un traguardo difficile da raggiungere ma ognuno ha provato a dare il massimo in base alle proprie possibilità, spendendo una parola agli amici, parenti e conoscenti fino all'ultimo secondo utile.
Lo abbiamo fatto con soddisfazione e ognuno ha contribuito a ribadire che questa neonata provincia di Barletta-Andria-Trani ha scelto la via del centro destra.
Le forze messe in campo hanno fatto sì la nostra provincia si distinguesse dalle altre pugliesi lanciando un forte segnale ai vertici.
Purtroppo sono gravi le sconfitte nelle altre province ed in particolare in quella di Lecce dove praticamente si giocava "in casa" ed invece si è incassata un' inaspettata sconfitta».
Grande successo per Giovanni Alfarano. Solo a Barletta ha superato le 10mila preferenze. Avete fiducia in lui? Conoscete anche gli altri consiglieri eletti del centrodestra?
«Giovanni Alfarano "questa volta non ha sbagliato" e c'è da rendergli merito di uno sbalorditivo risultato figlio di una sua personale tenacia e determinazione.
La fiducia degli elettori lo ha premiato e ora sarà lui che con la stessa tenacia e determinazione dovrà ripagarla facendo un duro lavoro in regione.
Nino Marmo, il consigliere più suffragato nella Bat, lo conosciamo più che bene, è una persona leale e vanta di un' esperienza alla regione che farebbe gola a chiunque e tutti noi siamo più che sicuri che nascerà una grandissima collaborazione con Giovanni Alfarano, una collaborazione che servirà a fare un duro lavoro di opposizione in cinque anni per evitare che vengano create altri disastri dal centro-sinistra come quello della gestione sanitaria che ad oggi ci costa un miliardo di euro di debiti. Noi saremo sempre lì, a fare l'opposizione che la Puglia merita affinchè non si possa assistere all'ennesima divisione di feudi, assegnazione di appalti e poltrone ad amici, che ha caratterizzato la prima gestione del governo Vendola.
Speriamo in meglio e buon lavoro a tutti».