Associazioni
Rischio caos al mercato del sabato di Barletta
Le associazioni di categoria scrivono a sindaco e prefetto
Barletta - sabato 12 aprile 2014
Le nuove prescrizioni della Polizia Municipale sulle disposizioni dei mezzi utilizzati dagli ambulanti per il mercato del sabato di Barletta sta suscitando vive preoccupazioni nelle associazioni di categoria, che a tal proposito hanno inviato questa nota al sindaco Pasquale Cascella e al prefetto Clara Minerva, al fine di sollecitare una soluzione che eviti il caos tra gli operatori e i clienti del mercato settimanale.
«Durante l'incontro di lunedì 2 dicembre 2013, presso la sede comunale, con l'Assessore alle Attività Produttive ed Economiche del comune di Barletta, Antonio Divincenzo l'argomento fu anche oggetto di trattazione e ne seguì una richiesta di convocazione del tavolo di concertazione con tutte le Sigle Sindacali alla presenza anche dei responsabili della Squadra Annonaria del Comune di Barletta per approfondire quelle tematiche già discusse con l'Assessore e soprattutto per evitare ulteriori tensioni derivanti dalle indicazioni fornite agli Operatori ambulanti circa la dislocazione dei mezzi all'interno dell'area mercatale e nella fattispecie, lungo un tratto di via Fortunato. Dopo quel nostro segnale d'allarme ci aspettavamo che non si arrivasse al punto in cui si è arrivati e che l'argomento potesse trovare un momento di discussione allargata e generale proprio come da noi richiesto ma così non è stato ed ecco che già da sabato scorso è partito l'allarme lanciato dagli operatori in seguito alla rigida ed inflessibile direttiva degli addetti al controllo del mercato secondo i quali già da sabato 12 aprile 2014 tutti i mezzi utilizzati dagli ambulanti, compresi gli automarket, non potrebbero più restare all'interno dell'area mercatale e nella fattispecie sulle postazioni di lavoro. Questa direttiva sta generando un fortissimo clima di tensione tra gli operatori concessionari di posteggio, già enormemente sotto pressione per condizioni contingenti che proprio le pubbliche amministrazioni stanno continuando ad alimentare in negativo, in quanto stravolgerebbe lo stato dei luoghi e soprattutto comporterebbe disagi di enorme portata fino alla impossibilità di poter operare senza l'ausilio degli automezzi che fungono anche da deposito e in molti casi da macchine negozio. Fino ad oggi quegli automezzi, come avviene in tutti i mercati, erano e sono posizionati sul posteggio e proprio il posteggio è ben delineato con gli stalli disegnati in giallo posizionati anche sui marciapiedi da dove si vorrebbe rimuovere i mezzi. Allora perché questa novità assoluta dopo 17 anni che gli automezzi vengono posizionati sui posteggi così come tracciati? Perché si intima di rimuovere gli automezzi dai marciapiedi indicando che le postazioni di vendita devono essere montate al di sotto dei marciapiedi creando, si facendo, seri problemi di sicurezza in quanto tra una postazione di vendita e l'altra rimarrebbe solo un minimo, insignificante, piccolissimo spazio per l'attraversamento dei pedoni e dei consumatori?
Non conosciamo le motivazioni di tale repentina ed improvvisata indicazione ma sicuramente sarebbero numerosi gli elementi che non sono stati messi in conto, soprattutto quelli relativi alla sicurezza nel mercato di cose e persone in quanto questa nuova ma improponibile condizione causerebbe problemi tali da poter addirittura compromettere lo svolgimento del mercato stesso, anche in futuro e il rischio chiusura. Se è vero, quindi, che quell'area mercatale comporta problemi logistici si faccia una volta per tutte la scelta definitiva, come da noi richiesto da anni e la si smetta con soluzioni tampone ed improvvisazioni che alimentano tensione e malessere non solo tra i commercianti del mercato. Auspichiamo che anche sabato 12 aprile prevalga il buon senso e la ragione e che vengano tenuti in considerazione i nostri numerosi elementi di riflessione quindi venga immediatamente convocato il tavolo di concertazione richiesto ripetutamente, nel corso del quale ognuno di noi e dell'amministrazione comunale si assuma chiare e precise responsabilità nel merito della questione. La presente viene inviata, per opportuna conoscenza, anche al Prefetto della Provincia di Barletta-Andria-Trani per gli approfondimenti eventualmente ritenuti necessari e per sollecitare la convocazione del tavolo richiesto, al quale si invita sin da ora la Prefettura ad essere presente con un proprio rappresentante».
«Durante l'incontro di lunedì 2 dicembre 2013, presso la sede comunale, con l'Assessore alle Attività Produttive ed Economiche del comune di Barletta, Antonio Divincenzo l'argomento fu anche oggetto di trattazione e ne seguì una richiesta di convocazione del tavolo di concertazione con tutte le Sigle Sindacali alla presenza anche dei responsabili della Squadra Annonaria del Comune di Barletta per approfondire quelle tematiche già discusse con l'Assessore e soprattutto per evitare ulteriori tensioni derivanti dalle indicazioni fornite agli Operatori ambulanti circa la dislocazione dei mezzi all'interno dell'area mercatale e nella fattispecie, lungo un tratto di via Fortunato. Dopo quel nostro segnale d'allarme ci aspettavamo che non si arrivasse al punto in cui si è arrivati e che l'argomento potesse trovare un momento di discussione allargata e generale proprio come da noi richiesto ma così non è stato ed ecco che già da sabato scorso è partito l'allarme lanciato dagli operatori in seguito alla rigida ed inflessibile direttiva degli addetti al controllo del mercato secondo i quali già da sabato 12 aprile 2014 tutti i mezzi utilizzati dagli ambulanti, compresi gli automarket, non potrebbero più restare all'interno dell'area mercatale e nella fattispecie sulle postazioni di lavoro. Questa direttiva sta generando un fortissimo clima di tensione tra gli operatori concessionari di posteggio, già enormemente sotto pressione per condizioni contingenti che proprio le pubbliche amministrazioni stanno continuando ad alimentare in negativo, in quanto stravolgerebbe lo stato dei luoghi e soprattutto comporterebbe disagi di enorme portata fino alla impossibilità di poter operare senza l'ausilio degli automezzi che fungono anche da deposito e in molti casi da macchine negozio. Fino ad oggi quegli automezzi, come avviene in tutti i mercati, erano e sono posizionati sul posteggio e proprio il posteggio è ben delineato con gli stalli disegnati in giallo posizionati anche sui marciapiedi da dove si vorrebbe rimuovere i mezzi. Allora perché questa novità assoluta dopo 17 anni che gli automezzi vengono posizionati sui posteggi così come tracciati? Perché si intima di rimuovere gli automezzi dai marciapiedi indicando che le postazioni di vendita devono essere montate al di sotto dei marciapiedi creando, si facendo, seri problemi di sicurezza in quanto tra una postazione di vendita e l'altra rimarrebbe solo un minimo, insignificante, piccolissimo spazio per l'attraversamento dei pedoni e dei consumatori?
Non conosciamo le motivazioni di tale repentina ed improvvisata indicazione ma sicuramente sarebbero numerosi gli elementi che non sono stati messi in conto, soprattutto quelli relativi alla sicurezza nel mercato di cose e persone in quanto questa nuova ma improponibile condizione causerebbe problemi tali da poter addirittura compromettere lo svolgimento del mercato stesso, anche in futuro e il rischio chiusura. Se è vero, quindi, che quell'area mercatale comporta problemi logistici si faccia una volta per tutte la scelta definitiva, come da noi richiesto da anni e la si smetta con soluzioni tampone ed improvvisazioni che alimentano tensione e malessere non solo tra i commercianti del mercato. Auspichiamo che anche sabato 12 aprile prevalga il buon senso e la ragione e che vengano tenuti in considerazione i nostri numerosi elementi di riflessione quindi venga immediatamente convocato il tavolo di concertazione richiesto ripetutamente, nel corso del quale ognuno di noi e dell'amministrazione comunale si assuma chiare e precise responsabilità nel merito della questione. La presente viene inviata, per opportuna conoscenza, anche al Prefetto della Provincia di Barletta-Andria-Trani per gli approfondimenti eventualmente ritenuti necessari e per sollecitare la convocazione del tavolo richiesto, al quale si invita sin da ora la Prefettura ad essere presente con un proprio rappresentante».