Territorio
Ripulita la zona della fontana di San Ruggero grazie a un benefattore
Un agricoltore e suo figlio hanno spontaneamente operato la pulizia dell'area
Barletta - giovedì 29 ottobre 2020
13.05 Comunicato Stampa
«Canne della Battaglia, in tempi di emergenza Covid-19 fa notizia segnalare una buona azione: ripulita l'area intorno alla Fontana di San Ruggiero. E che c'è di tanto strano, direte voi, tutto qui?». A scrivere è Nino Vinella (Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV - Barletta).
«Mentre il Comune annuncia l'adozione da parte di ditte private delle prime tre aree verdi in città, lo "strano" è che si è trattato – a Canne della Battaglia facente parte del territorio comunale - di una solitaria quanto meritevole (crediamo davvero) iniziativa di un agricoltore della zona e di suo figlio: i quali, stanchi ed amareggiati di vedere quel sito ridotto in stato di abbandono e di degrado da tempo immemorabile, si sono alzati ieri di buon mattino e, come per un gesto fra disperazione e devozione, hanno devoluto l'intera giornata a fresare il terreno, a disboscare dalle sterpaglie altissime e pericolose per l'eventuale focolaio d'incendio, insomma a ripulire come si deve il fondo dov'è ubicata quell'antichissima testimonianza di culto, di devozione popolare, di tradizione storica.
San Ruggiero certamente ringrazia per questo piccolo ma grandissimo… miracolo della buona volontà e del sentimento di appartenenza a quel popolo di fedeli che, pur non portandolo in processione, ne porta scolpito in cuore l'amore ed il rispetto. Ma si è trattato di un gesto che, per quanto ammirevole, è poca cosa rispetto a quanto necessita il manufatto della Fontana di San Ruggiero. Sul quale, fin dall'ormai lontanissimo 2008, ha acceso i riflettori dell'informazione nei vari media territoriali per l'incuria, lo sfregio (graffiti sul vascone di pietra medievale, secolo XII, ormai sedimentati perché mai rimossi) e l'indolenza di privati e soggetti pubblici verso la sua tutela e conservazione.
L'apparente interesse di facciata dimostrato, anche di recente dal sindaco Cannito dopo ben tre diverse giunte comunali, del Comune viene puntualmente smentito nei fatti: solo il sindaco Cascella emise nel 2015 un'ordinanza a carico dei proprietari per pulizia e messa in sicurezza, dando incarico alla Barsa di transennare l'accesso alla Fontana che tuttora resta in serio pericolo di crollo per le ampie fenditure e lesioni visibili ad occhio nudo.
Al nostro Comitato, firmatario negli anni di una serie di istanze e perfino di una denuncia, pervengono, anche dai social con tanto di fotografie, le rimostranze dei vari camminatori, runners, visitatori, turisti, semplici curiosi: i quali, com'è accaduto anche domenica scorsa con gli ospiti degli Amici del Cammino, devono tornarsene indietro per l'impraticabilità dei luoghi oppure si… sfogano lamentandosene.
Poi, come un raggio di sole nel buio di un temporale, il gesto dell'agricoltore-benefattore che a spese sue e per tante ore ha (temporaneamente) restituito dignità al prospetto della Fontana di San Ruggiero. Il quale dall'alto lo ringrazia. Come facciamo anche noi…».
«Mentre il Comune annuncia l'adozione da parte di ditte private delle prime tre aree verdi in città, lo "strano" è che si è trattato – a Canne della Battaglia facente parte del territorio comunale - di una solitaria quanto meritevole (crediamo davvero) iniziativa di un agricoltore della zona e di suo figlio: i quali, stanchi ed amareggiati di vedere quel sito ridotto in stato di abbandono e di degrado da tempo immemorabile, si sono alzati ieri di buon mattino e, come per un gesto fra disperazione e devozione, hanno devoluto l'intera giornata a fresare il terreno, a disboscare dalle sterpaglie altissime e pericolose per l'eventuale focolaio d'incendio, insomma a ripulire come si deve il fondo dov'è ubicata quell'antichissima testimonianza di culto, di devozione popolare, di tradizione storica.
San Ruggiero certamente ringrazia per questo piccolo ma grandissimo… miracolo della buona volontà e del sentimento di appartenenza a quel popolo di fedeli che, pur non portandolo in processione, ne porta scolpito in cuore l'amore ed il rispetto. Ma si è trattato di un gesto che, per quanto ammirevole, è poca cosa rispetto a quanto necessita il manufatto della Fontana di San Ruggiero. Sul quale, fin dall'ormai lontanissimo 2008, ha acceso i riflettori dell'informazione nei vari media territoriali per l'incuria, lo sfregio (graffiti sul vascone di pietra medievale, secolo XII, ormai sedimentati perché mai rimossi) e l'indolenza di privati e soggetti pubblici verso la sua tutela e conservazione.
L'apparente interesse di facciata dimostrato, anche di recente dal sindaco Cannito dopo ben tre diverse giunte comunali, del Comune viene puntualmente smentito nei fatti: solo il sindaco Cascella emise nel 2015 un'ordinanza a carico dei proprietari per pulizia e messa in sicurezza, dando incarico alla Barsa di transennare l'accesso alla Fontana che tuttora resta in serio pericolo di crollo per le ampie fenditure e lesioni visibili ad occhio nudo.
Al nostro Comitato, firmatario negli anni di una serie di istanze e perfino di una denuncia, pervengono, anche dai social con tanto di fotografie, le rimostranze dei vari camminatori, runners, visitatori, turisti, semplici curiosi: i quali, com'è accaduto anche domenica scorsa con gli ospiti degli Amici del Cammino, devono tornarsene indietro per l'impraticabilità dei luoghi oppure si… sfogano lamentandosene.
Poi, come un raggio di sole nel buio di un temporale, il gesto dell'agricoltore-benefattore che a spese sue e per tante ore ha (temporaneamente) restituito dignità al prospetto della Fontana di San Ruggiero. Il quale dall'alto lo ringrazia. Come facciamo anche noi…».